Non abbiamo elementi per dare consigli sensati a Jello dai, non mettetegli confusione in testa.
Alla fine la decisione si deve prendere rispondendo a domande tipo le seguenti, cui bisogna rispondere in modo conservativo:
- quanti soldi ante tasse ci tiri fuori all'anno?
- quanto è stabile questo numero?
- quanto saresti capace di assorbire questa instabilità, se presente?
- quali costi ha il mantenimento dell'attività?
- Possono esserci pesanti costi imprevisti? (Già contenuta nella seconda domanda a dire il vero)
- quanto potere hai di dettare un prezzo di vendita che ti garantisca un guadagno equo? (anche questa contenuta nella seconda domanda, qui mi preoccupa che un cliente/consorzio rappresenti una fetta consistente del fatturato)
Eccetera
Così a naso le cose di cui mi preoccuperei sono
1- stimare costi e ricavi in modo conservativo.
2- stimare costi e ricavi in modo conservativo
3- stimare costi e ricavi in modo conservativo
4- avere un solo grosso cliente è molto inquietante. Non vorrei si verificasse una situazione tipo polli di allevamento negli USA dove gli agricoltori sono indebitati fino al collo, lavorano come schiavi e non guadagnano un cazzo perché l'unico cliente è Tyson Foods
Sì, esattamente i miei stessi dubbi.
Allora: ci sono due cicli di produzione, uno invernale ed uno estivo (ma coprono un anno, non sono a anni accavallati). Il secondo ha una produttività media di circa 1,5 kg di carne/m2, il primo di circa 1,2 kg/m2. Per i miei conti, però, ho considerato produzioni più basse, e cioè di 1 kg/m2 e di 0,8 kg/m2.
Il prezzo varia tra 3 e 7 euri al kg. Assumendo una media di 4 euro al kg, su 1 Ha (che sono 10.000 m2), ottengo una PLV (produzione lorda vendibile) di circa 10.000 euro in estate e circa 8.000 euro in inverno, per un totale di, ovviamente, 18.000 euro all'anno.
Le spese in realtà sono poche, e cioè le imposte, l'acqua (circa 1000 euro all'anno) e l'affitto di terreno + capannone (1500 euro all'anno) e le spese di un eventuale trasporto+ritiro merce (sono in attesa di una risposta dai consorzi su questo, cmq non più di altre 1500 euro all'anno). La manodopera saremmo io e la mia compagna, su 1Ha si devono lavorare circa 400 ore all'anno, non di più.
Al netto dei premi PAC, che aumentano il reddito, ci rimarrebbero circa 9000 euro netti all'anno. Ai quali aggiungere però la PAC. E ovviamente questo senza tener conto della bava da vendere all'industria cosmetica, che non ho calcolato perché mi sto informando su come fare.
Come tutte le attività agricole i costi imprevisti ci possono essere ed ovviamente sono sottoforma di perdita di produzione a causa di malattie/eventi naturali. Come dicevo prima, la debolezza starebbe nell'essere un'azienda monocoltura, non diversificata. Ma per diversificare bisogna investire ben altre cifre.
Il contratto però mi consente di vendere a chi mi pare, non richiedono esclusiva.
Tenete a mente che se vi sembrano cifre basse, per quanto riguarda l'agricoltura, siamo sopra la media, eh.