Autore Topic: [GTAIV] Della responsabilità del videogiocatore  (Letto 24971 volte)

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Offline Cryu

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Nope. Io passo.
Capisco i 3.000 motivi per cui piaccia o possa piacere, ma per il mio gusto e la mia sensibilità speravo in qualcosa di diverso.

Tecnicamente è ancora molto grezzo.
I controlli approssimativi.
Le missioni blindatissime.
Ma soprattutto il tasso di nequizia - sarò io che invecchio, sarà il dettaglio next-gen - nauseante. Le esecuzioni a sangue freddo di bersagli arresi, le estorsioni, gli investimenti. No, non riesco più a pensare "tanto è solo un VG", nonostante il tradizionale stile GTA nel rendere simpatico il più efferato delinquente. Anzi, forse proprio per questo. "Con che cazzo ti stai divertendo, pirla?". Questo, penso.
Mi si dirà, è GTA, che t'aspettavi? Gli ho dato una chance. Maybe here things will be different. Dopo tutto criticare dopo aver toccato con mano è sempre meglio che per partito preso.

E comunque inizio a sentirmi molto più vicino a chi critica questo genere di contenuti pur non avendone chissà che competenza rispetto a chi li difende a spada tratta solo perché lo divertono.
La TV dirà che Niko è slavo, che nel gioco bisogna stuprare a destra e a manca e tante altre inesattezze. Ma dio bono, in questo momento nel mondo ci sono migliaia di bambini che giocano a GTAIV, perché PEGI o non PEGI venderglielo è legale.
Che un ragazzino veda e faccia questo è inaccettabile.
E non c'è un videogiocatore che muova un dito o che gliene freghi qualcosa. Anzi, si convincono che non gli fa male, che la colpa è dei genitori che si disinteressano di loro e che tanto i TG fanno vedere la guerra, Striscia le Veline nude e internet è sempre a disposizione con tutto il suo porno di massa.
Scuse.
Sappiamo solo gridare alla censura e improvvisare petizioni quando qualcuno arrischia alla fruizione del nostro giochino. Il resto è menefreghismo. Stampa orizzontale compresa. Un monolito di pennivendoli pronti a sorvolare su qualunque controversia etica e a digitare 10 alla voce grafica, pur di compiacere pubblico e softco.

Io dico, prima o poi qualcosa verrà fatto. E non necessariamente sarà la cosa più giusta. Ma se censura sarà, i videogiocatori la cui opinione sulla faccenda è sempre stata solo "TG5 merda" ne saranno corresponsabili.
E metto tranquillamente il mio nome in cima alla lista.
« Ultima modifica: 02 Mag 2008, 17:19 da Ivan F. »
"non e' neppure fan-art, e' uno screenshot di un gioco, ci sono mesi e mesi di sudore di artisti VS uno scatto con un filtro instagram sopra."
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Offline Wis

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« Risposta #1 il: 30 Apr 2008, 16:52 »
Bah, mi chiedo a chi possa interessare il contenuto mostrato dal video postato da Cryu. Persone mature per farsi due ghignate? Adolescenti con testosterone a mille?
Di certo non è fine, e neppure minimamente arrapante. E' solo grottesco, come probabilmente il resto del titolo.
Io sono d'accordo con Cryu (e verosimilmente Giobbi): non è certo di questo tipo di "maturità" che ha bisogno il videogioco.
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Offline Lenin

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« Risposta #2 il: 30 Apr 2008, 16:58 »
Se Cryu disattiva il GPS, GTA inizia a piacergli :P :D

Comunque sia, che GTA, o chi per esso, possa avere influenze negative ci può stare. Ma il PEGI è lì per questo ed un genitore che si possa definire tale dovrebbe sapere quello che il proprio figlio gioca.
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Offline Lenin

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« Risposta #3 il: 30 Apr 2008, 16:58 »
Bah, mi chiedo a chi possa interessare il contenuto mostrato dal video postato da Cryu. Persone mature per farsi due ghignate? Adolescenti con testosterone a mille?
Di certo non è fine, e neppure minimamente arrapante. E' solo grottesco, come probabilmente il resto del titolo.
Io sono d'accordo con Cryu (e verosimilmente Giobbi): non è certo di questo tipo di "maturità" che ha bisogno il videogioco.

Appunto, non vedo cosa ci sia di male.
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Offline Daimon

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« Risposta #4 il: 30 Apr 2008, 17:28 »
o ma perche non si stupra?
sbagliavano al tg???

e che palle!
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Offline ghigo85

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« Risposta #5 il: 30 Apr 2008, 17:29 »

Che un ragazzino veda e faccia questo è inaccettabile.

Il problema è solo uno: la famiglia...

E' inutile costruire un mondo dorato intorno a un bambino che cresce e diventa ragazzino, poi adolescente, poi adulto.

Lui non diventerà assassino perchè ha giocato a GTA, non diventerà uno stupratore, tanto quanto non ammasserò rottami e mobilio intorno a una palla perchè ha giocato a Katamari e non si arrampicherà sulle cattedrali perchè ha giocato ad Assassin's Creed.

Qua a Parma continuano a beccare ragazzini che si pestano a sangue nella via principale il sabato, così per divertimento.
E' forse colpa di GTA?
O magari di Chuck Palaniuk?

Il problema è sempre lo stesso: la famiglia, i valori che gli vengono proposti.

Io ho sempre visto qualsiasi tipo di film sin da piccolo, che fosse "Il silenzio degli innocenti", "Seven" o qualsiasi altro film.
Eppure non ho mai ucciso nessuno, non ne ho mangiato il fegato, non faccio delitti con implicazioni inerenti ai racconti di canterbury.

Se la famiglia non insegna al proprio figlio ciò che è giusto è sbagliato (a partire dal non saltar la fila, dal rispetto verso gli altri, dal rispetto verso l'ambiente che ci circonda, al rispetto per sè stessi), è inutile.

I genitori dementi che accusano GTA in realtà lo usano come scusa, come scaricabarile per la loro inettitudine.

Il problema sono loro, non il gioco.

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Offline ferruccio

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« Risposta #6 il: 30 Apr 2008, 17:39 »
Nope. Io passo.
Capisco i 3.000 motivi per cui piaccia o possa piacere, ma per il mio gusto e la mia sensibilità speravo in qualcosa di diverso.

Tecnicamente è ancora molto grezzo.
I controlli approssimativi.
Le missioni blindatissime.
Ma soprattutto il tasso di nequizia - sarò io che invecchio, sarà il dettaglio next-gen - nauseante. Le esecuzioni a sangue freddo di bersagli arresi, le estorsioni, gli investimenti. No, non riesco più a pensare "tanto è solo un VG", nonostante il tradizionale stile GTA nel rendere simpatico il più efferato delinquente. Anzi, forse proprio per questo. "Con che cazzo ti stai divertendo, pirla?". Questo, penso.
Mi si dirà, è GTA, che t'aspettavi? Gli ho dato una chance. Maybe here things will be different. Dopo tutto criticare dopo aver toccato con mano è sempre meglio che per partito preso.

E comunque inizio a sentirmi molto più vicino a chi critica questo genere di contenuti pur non avendone chissà che competenza rispetto a chi li difende a spada tratta solo perché lo divertono.
La TV dirà che Niko è slavo, che nel gioco bisogna stuprare a destra e a manca e tante altre inesattezze. Ma dio bono, in questo momento nel mondo ci sono migliaia di bambini che giocano a GTAIV, perché PEGI o non PEGI venderglielo è legale.
Che un ragazzino veda e faccia questo è inaccettabile.
E non c'è un videogiocatore che muova un dito o che gliene freghi qualcosa. Anzi, si convincono che non gli fa male, che la colpa è dei genitori che si disinteressano di loro e che tanto i TG fanno vedere la guerra, Striscia le Veline nude e internet è sempre a disposizione con tutto il suo porno di massa.
Scuse.
Sappiamo solo gridare alla censura e improvvisare petizioni quando qualcuno arrischia alla fruizione del nostro giochino. Il resto è menefreghismo. Stampa orizzontale compresa. Un monolito di pennivendoli pronti a sorvolare su qualunque controversia etica e a digitare 10 alla voce grafica, pur di compiacere pubblico e softco.

Io dico, prima o poi qualcosa verrà fatto. E non necessariamente sarà la cosa più giusta. Ma se censura sarà, i videogiocatori la cui opinione sulla faccenda è sempre stata solo "TG5 merda" ne saranno corresponsabili.
E metto tranquillamente il mio nome in cima alla lista.

Questo discorso a me sembra profondamente ipocrita. E' il discorso di chi guarda il dito che indica la luna.
GTA4 è brutale. Sì, riguarda estorsioni, esecuzioni e violenza gratuita. E secondo te, anima bella, la mafia cosa fa? Di che si occupa?
GTA4 è anzi molto più onesto dei propri predecessori, e anni luce più onesto di oscenità come Yakuza (con i mafiosi in fondo bravi guaglioni che regalano orsacchiotti alle ragazze). La criminalità è brutale, e i criminali sono persone estremamente violente. A me fa molto più incazzare Vito Corleone che si scaglia contro la droga che rovina i giovani: ma porca di quella puttana, la mafia è stata la prima a sfruttare la droga, e non esiste un solo boss che si sia mai pronunciato contro; lo scopo della mafia è investire in violenza per ottenere denaro, non ha e non ha MAI avuto alcun codice morale. Mi fa più incazzare la viscidità strisciante di un gioco di guerra ambientato in Iraq in cui non ci siano civili (quindi in Iraq gli americani stanno combattendo in uno scenario di guerra aperta e non contro, di fatto, dei civili...? Mmm, bella maniera di impostare la questione). In un certo senso, mi danno in generale più fastidio i giochi che non hanno neanche un contesto per la loro violenza, o che riducono tutto a "buoni contro cattivi", perché quel modo di pensare è molto più pericoloso, se applicato alla realtà, che quello di GTA4. Per motivi puramente estetici, Ryu in Ninja Gaiden 2 può amputare braccia e gambe agli avversari, e non trovi nulla da ridire, ma la tua sensibilità non può sopportare che un criminale uccida e sfrutti la gente in GTA4?
Chi glorifica di più lo stile di vita criminale: l'ambiguità di Niko Bellic o il "in fondo buono" Michael Corleone? Tony Soprano, che è sociopatico e padre amorevole allo stesso tempo, o i supercattivi di La Piovra?
Benvenuto nel mondo reale: non è in bianco e nero. Qualsiasi prodotto culturale ha valore solo se scarta da ciò che ti aspetti, solo se, in qualche modo, ti porta in posti in cui non saresti andato da solo. Se togli l'ambiguità da un prodotto culturale o di intrattenimento, gli togli il significato.

E come i bambini passino il loro tempo non è una responsabilità di chi produce videogiochi, dello Stato, o mia. E' di chi ne ha la responsabilità, ovvero i genitori. Non vorrei mai che un minorenne leggesse American Psycho. E sicuramente qualche cretino penserà che glorifica la violenza, invece di essere una parodia grottesca dell'edonismo americano degli anni '80. Ma questo non vuol dire che io non possa leggerlo. I genitori controllino cosa leggono i loro figli e il cretino si legga Coelho. Ma in una società libera PRETENDO il diritto di scegliere il mio divertimento e la mia "dieta culturale", fintanto che non è prodotta col dolore di altri esseri viventi.
Ma dove diavolo è finita la responsabilità personale? Suppongo sia più facile pensare che GTA4 causi Columbine, e non che la causa di quella tragedia sia nel contesto sociale alienante e vuoto o, ancora peggio!, che la colpa sia di chi ha commesso il crimine. Vale sempre il They made me do it. Difficile pensare che ci sia gente, semplicemente, cattiva, vero? Eppure a volte è così. E la colpa non è di GTA4.
E allora Mozart?

Offline Macca

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« Risposta #7 il: 30 Apr 2008, 17:42 »
Concordo con Ferruccio. E non c'entra GTA.
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Offline Darrosquall

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« Risposta #8 il: 30 Apr 2008, 17:45 »
ghico85,il tuo discorso é corretto,ma cryu non è un "moralista" : semplicemente trova poco divertente impersonare un PG che deve delinquere,just like me, che ho il vomito per l'ambiente mafioso. e si parla di un sandbox,non di un action,é molto diverso.
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Offline Zel

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« Risposta #9 il: 30 Apr 2008, 17:53 »
ghico85,il tuo discorso é corretto,ma cryu non è un "moralista"

no? rileggi il post di cryu, secondo me ti sei perso qualche passaggio

Citazione
semplicemente trova poco divertente impersonare un PG che deve delinquere,just like me, che ho il vomito per l'ambiente mafioso.

questo ci sta

Citazione
e si parla di un sandbox,non di un action,é molto diverso.

questo un po meno, secondo me non regge molto sto paragone.
in gta puoi scegliere nei limiti del possibile se massacrare tutti indistintamente o seguire la trama come se fosse un film qualsiasi.
in un action sei costretto a segare arti ai nemici e non hai possibilita' di scelte, se fossi una persona sensibile ad un certo tipo di violenza (quella di gta e quella di ng2) preferirei un approccio che mi dia la possibilita' di scegliere (sempre nei limiti del possibile) cosa fare e cosa non fare.
no?

comunque quoto sia ferro che ghigo
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Offline pedro

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« Risposta #10 il: 30 Apr 2008, 19:27 »
Concordo con Ferruccio. E non c'entra GTA.
Idem.
Vietalo come si fa col p***o e buonanotte, chi vuole se lo compra.
«Allora dev'essere molto pericoloso essere un uomo.» «Lo è, signora. E solamente pochi ce la fanno. È un mestiere difficile, e al fondo c'è la tomba.»

Offline Cryu

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« Risposta #11 il: 30 Apr 2008, 21:31 »
Sulla discutibilità dei giochi à la FSW ho scritto prima di Ferruccio su Ring, proprio quando difendevo GTA come buon videogioco (allora non avevo ancora provato GTA: SA, che poi recensii severamente sullo stesso numero), a patto che fruito dai soli adulti. Così come ho lamentato eccome la gratuità del gore di Ninja Gaiden 2. O di Bioshock. Chi legge questo forum lo sa bene.

Ciò detto, ritengo sbagliate le obiezioni mossemi.

I genitori non sono onnipotenti.
Lo sappiamo benissimo: sono sempre gli ultimi a sapere le cose scomode sui figli. Gli si può nascondere di tutto. Senza contare che gli è tecnicamente impossibile valutare il contenuto integrale dei media fruiti dai figli, specie se relativi a tecnologie con cui hanno difficoltà generazionali.
Sfido chiunque di voi ad affermare di avere genitori che durante l'infanzia hanno vagliato ogni trasmissione, videogioco o fumetto con cui si dilettava.

ghigo dice che la famiglia deve inculcare dei valori, lasciando intendere che, una volta imbevuti di sani principi, i ragazzi siano impermeabili a qualunque contaminazione esterna. Ahimé è romanticismo. I desideri dei ragazzini sono violentemente imitativi. Chiunque mastichi qualche rudimento di antropologia fondamentale sa di cosa parlo. Compagni di scuola, TV e videogiochi esercitano una seduzione contro la quale gli insegnamenti e i divieti familiari possono poco.

L'esempio sarà sgradito ai più, ma secondo voi perché nelle chiese ci sono soprattutto anziani? Credete che non abbiano provato a trasmettere la fede ai loro figli? Di sicuro, ma in un mondo secolarizzato le nuove generazioni escono fisiologicamente laicizzate. Da sola, l'educazione familiare è strutturalmente in perdita.

Io non me la prendo con GTAIV. Esiste di peggio, specie su internet.
Semplicemente non ammetto che ci giochino i bambini e che i videogiocatori adulti siano indifferenti a ciò. Vanno su tutte le furie e gridano alla censura se un publisher elimina decapitazioni o croci capovolte per la commercializzazione occidentale di un gioco, ma di un bambino che si diverte a crivellare innocenti e investire puttane nulla gli cale.

Io non me la prendo con Rockstar. Non possiamo aspettarci che misure restrittive o di moderazione vengano proprio da chi vive del successo commerciale, soprattutto tra i giovanissimi, di questi contenuti. E' come aspettarsi che Berlusconi faccia una legge seria sul conflitto di interesse.

E' dall'industria nel suo insieme, specialmente dai consumatori, che deve muoversi qualcosa.
Invece il videogiocatore è sempre pronto a demandare ad altri le responsabilità. E' lì che sgomita sarcastico quando in TV si parla di videogiochi senza la sua competenza, salvo poi impegnare le sezioni OT dei forum declinando ignoranza e intolleranza a proposito di qualunque altro tema. Si fida del 99% di media di GTAIV su Game Rankings, dopodiché plaude Grillo che scende in piazza contro il "fascismo dell'informazione".

La disonestà intellettuale del videogiocatore è proverbiale, dacché nutre per la sua passione un rapporto così morboso e feticista da non ammettere nulla che possa metterla in discussione.

Mi sento dare dell'ipocrita. Ma io a un certo punto dico basta. Se per divertirmi devo estorcere il pizzo e uccidere a sangue freddo avversari innocenti e/o indifesi, allora preferisco non divertirmi. Non così.
Basta GTA. Niente The Darkness, anche se avevo adorato Riddick. Perché a 30 anni non strappo e non mangio il cuore di nessuno. La mia non è un'improvvisata crociata ideologica contro la violenza. I miei 2 giochi preferiti per PS2 sono MGS3 e SOTC, titoli profondamente violenti, ma altrettanto profondi nel mettere a tema questa violenza spendendo su di essa una parola non banale. Così non è violenza gratuita, ma MGS e Colossus sono gocce nell'oceano.

Non mi stancherò mai di ripeterlo: non esiste una sola forma di intrattenimento i cui prodotti di maggior successo sono incentrati sulla violenza gratuita. Solo i videogiochi. E tutto questo per i videogiocatori è normale, perché "i videogiochi sono questo".
Da utente adulto ritengo vergognoso che la mia passione consista nell'esercizio sistematico e compiaciuto del brutto.

E' vero, Ninja Gaiden è il mio gioco preferito. Il miglior sistema di lotta acrobatica simulata. Ma l'azione violenta è del tutto decontestualizzata, non rimanda e non si nutre di situazioni di degrado reali. Gli avversari sono mostri, al massimo ninja mascherati. La battaglia trasfigura in un balletto telecinetico. E se sbagli è game over. Il game over, cazzo, il vero baluardo educativo dei videogiochi. Se c'è una cosa che i VG hanno sempre insegnato è a non darsi mai per vinti. A riprovarci ancora e ancora, finché non ce la fai. Gli easy gamer non si rendono conto di che cosa vengono derubati. Loro e i loro figli, che coi videogiochi ci passeranno sempre più tempo, dato che sono l'intrattenimento del nuovo millennio. GTA una volta era difficile, oggi è più diseducativo che mai anche per questo motivo.

Il discorso di Ferruccio su mafia&GTA è in lampante contraddizione.
Si scaglia - giustamente - contro Vito Corleone accusandolo di fingere un codice morale, dopodiché elogia GTAIV perché presenta mafiosi con sfumature morali. Ma non ti rendi conto che è la stessa cosa? Niko non è un personaggio a metà tra il bianco e il nero, Niko è nero tanto quanto Corleone, e il fatto che ogni tanto blateri di lealtà dovrebbe farti incazzare come quando Corleone ciancia di droga. Entrambi sono efferati criminali che vivono di minacce, estorsioni e violenze. Niko sembra un mezzo buono perché il character design piacione di Rockstar fa di tutto per fartelo sembrare così, ma è un fottuto mafioso da carcere duro a vita. E io non voglio impersonarlo.

Io non credo che GTA istighi al crimine.
Perlomeno non in soggetti normali. Il criminale in erba troverà ispirazione altrove, se non in un videogioco. Su questo dissento radicalmente da Jack Thompson, personaggio macchiettistico e incompetente, ma che ha banalmente ragione quando si batte per evitare che migliaia di bambini americani giochino a GTA.

Quello che fa GTA è assuefare a meccanismi di controllo della realtà e di successo facile. Vedi una figa, te la scopi. Vedi una macchina, la rubi. Vedi uno che ti sta sul cazzo, gli spari. Per una mente giovane questo è doppiamente alienante.
E' alienante rispetto alla realtà, perché nel mondo super-competitivo di oggi il successo è tutto fuorché facile.
E' alienante rispetto all'onestà, perché quando vedi che non ce la fai, che soldi e figa non piovono dal cielo, allora ti inventi delle scorciatoie.

Senza contare l'ideologia pervasiva di tutto il mondo di GTA. Le donne sono oggetti di piacere, soldi e  successo il valore più importante, la violenza un male necessario. E se qualcuno ti tocca è ora di fargliela pagare. Credete che nell'arco di un'esperienza estesa e avvolgente come GTA un bambino non subisca l'osmosi di questi concetti?

Questa non è la mia opinione di bacchettone, è quello che dicono educatori professionisti. Ma lo dice anche Peter Lyle, ex-giornalista di EDGE:

"The new pornography depicts people acting out another, murkier drive: people staving teeth in, ripping guts open, blowing brains out, and getting even with all those bastards... the old pornography was the fantasy of easy sexual delights in a world where sex was kept unavailable. The new pornography is the fantasy of easy triumph in a world where status competition has become so complicated."


Credo che ogni adulto abbia diritto a giocare GTA.
Credo che una sensibilità adulta non possa rimanere indifferente a certi contenuti negativi, più o meno espliciti, di GTA IV. Poi che ci giochi pure, turandosi il naso come me con il gore di Ninja Gaiden II, ma non mi si dica che è la stessa cosa.
Credo che l'industria dei videogiochi debba superare la più grande ipocrisia del panorama mediatico nel nostro tempo: i giochi diseducativi non si sconsigliano ai minori, si vietano.
Credo che debba esistere una critica adulta, indipendente e competente. Che non valuti solo il valore ricreativo di un videogioco, ma anche il suo contenuto mediatico. Senza farsi dettare gli articoli dai PR o dai lettori.

Credo sia facile trovare un'obiezione per tutto. La prima che ti viene in mente, così la coscienza è in cassaforte e può continuare tutto come sempre.
Ma credo che sia sbagliato.


PS: Wis ti voglio bene, anche se mi sa che te a parte gli action di VG mica ne capisci granché  :D

PPS: Gunny, una volta che servi e che (forse) siamo d'accordo dove sei? Sì, da allora qualche idea l'ho cambiata  ;)
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« Risposta #12 il: 30 Apr 2008, 22:02 »
Citazione da:  Cryu
Il game over, cazzo, il vero baluardo educativo dei videogiochi. Se c'è una cosa che i VG hanno sempre insegnato è a non darsi mai per vinti. A riprovarci ancora e ancora, finché non ce la fai. Gli easy gamer non si rendono conto di che cosa vengono derubati. Loro e i loro figli, che coi videogiochi ci passeranno sempre più tempo, dato che sono l'intrattenimento del nuovo millennio. GTA una volta era difficile, oggi è più diseducativo che mai anche per questo motivo.
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Offline Wis

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« Risposta #13 il: 30 Apr 2008, 23:05 »
PS: Wis ti voglio bene, anche se mi sa che te a parte gli action di VG mica ne capisci granché  :D
Ecco, fai tutto bene e poi mi cadi sul finale. :no:
E' chiaro che io me ne capisco come chiunque altro che (video)gioca da quando ha quattro anni e ora ne ha trentuno. O vogliamo davvero affermare che esista una critica sensata e superiore alla ragion pura del videogioco?
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Offline pedro

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« Risposta #14 il: 30 Apr 2008, 23:40 »
Mi sembra di vedere due concetti sopra gli altri nel post di Cryu:

Citazione da: Cryu
E' dall'industria nel suo insieme, specialmente dai consumatori, che deve muoversi qualcosa.
Invece il videogiocatore è sempre pronto a demandare ad altri le responsabilità.
Sulla questione mi sembra che tu invochi una qualche forma di "attivismo" da partedei giocatori per far sì che quel "18+" sulle confezioni non resti lettera morta.
Ok, ci può stare.
Come si fa in concreto, a parte boicottare il gioco e vigilare se si ha il compito di vigilare?

Citazione da: Cryu
Se per divertirmi devo estorcere il pizzo e uccidere a sangue freddo avversari innocenti e/o indifesi, allora preferisco non divertirmi. Non così.
Scusa, ma qui siano veramente ai gusti personali. A te non piace, ma a un sacco di altra gente sì, come la saga de Il Padrino o i I Soprano; non riesco a vederci nulla di sbagliato.
Onestamente, su questo secondo aspetto, uno spunto di discussione non ce lo vedo, a meno di partire da qui per finire a parlare della degenerazione attuale dei costumi della civiltà occidentale. Con GTA che, però, è davvero l'ultimo dei problemi in questo senso.
« Ultima modifica: 30 Apr 2008, 23:42 da pedro »
«Allora dev'essere molto pericoloso essere un uomo.» «Lo è, signora. E solamente pochi ce la fanno. È un mestiere difficile, e al fondo c'è la tomba.»