mah, sulle prime (ma anche sulle ultime) ti consiglio di mettere le cose nella giusta prospettiva.
Illuminami.
un tempo era meglio perchè eravamo meglio noi.
anzi, secondo me purtroppo nell'università italiana non è cambiato abbastanza.
Ah, va bene. Ora capisco perché la prospettiva è automaticamente giusta. Tra l'altro, che l'università non sia cambiata abbastanza penso sia una posizione condivisa da tutti. Credo che la tua contrarietà riguardi la direzione da seguire. Entrando nel merito, a parte ribadire la tua autorità in materia in qualità di figlio di docente universitario (tanto di cappello), non si è mica capito se vedi con favore l'aumento del numero di studenti per docente (perché l'aumento delle ore riguarda quello, magari fossero più ore dedicate agli stessi studenti, ché sarebbe il meno).
tra l'altro vorrei vederli, questi dati degli istituti di ricerca.
poi magari entriamo nel merito
Ti ammiro per l'interesse improvviso per la questione. Sono i dati OCSE, Studio Ambrosetti, ISTAT, IALS, Annuario Observa e sicuramente altri istituti di ricerca che vengono messi assieme e interpretati dagli addetti del settore. La tendenza comune vede un analfabetismo di ritorno a fronte di un aumento del numero di laureati, che rivelano una difficoltà di comprensione di un testo di media difficoltà sempre più gravi con il passare del tempo. Segno, per molti tra cui me, del minor livello di istruzione e di interessi culturali a cui il laureato è approdato.