E allora che si fa? La conseguenza logica di tutto questo è la paralisi. Non si può fare nulla se tutto è destinato a fallire.
Attenzione, non sto dicendo che situazione in Italia sia rosea, ma se il problema sono i finti liberali (quelli che invocano il libero mercato e poi piangono miseria per beccare soldi pubblici) non so se la soluzione è più statalismo. Che poi, pure riguardo la parola 'statalismo' ce ne sarebbero di cose da dire, perchè bisognerebbe fare distinzione fra cose e spazi pubblici e istituzioni del passato. Io sono un assoluto sosenitore dell'importanza della dimensione pubblica nella società, ma penso anche che l'Italia sia mostruosamente sclerotizzata e stritolata da un sistema che attinge troppo, troppo, troppo alle casse pubbliche.
Purtroppo è difficile esprimere posizioni sfumate, perchè mi pare che ogni cosa divida in due fazioni nette e contrapposte. Io do la colpa di questa situazione anche ai quindici anni di berlusconismo, oltre che alla tendenza litigiosa degli italiani (un paese dove la parola "compromesso" è una parolaccia). Però senza un minimo di fiducia non ci può essere politica.