quando un cittadino norvegese dice che e' "felice" in realta' sbaglia e' solo un vizioso
Ennesima perla di saggezza. Naturalmente da uno che la Norvegia manco l'ha vista sulla cartina e che probabilmente non sa neanche nominare un norvegese famoso, figuriamoci averne mai conosciuto uno di persona.
Che poi la definizione di "felicità" usata in quello studio è praticamente un manifesto di moderazione ellenica: well-rested, respected, free of pain and intellectually engaged. Felicità come assenza di dolore. Cazzo, meno viziosi così non si può essere.
Ho detto norvegia per dire un paese a caso, posso dire pure la Milano odierna, o qualsiasi altra metropoli occidentale, ogni paese in cui non sia di primaria importanza
per ognuno la ricerca e la tensione alla spiritualita' della comunita'. Che si puo quindi avere solo dove la Religione sia quasi onnipresente.
La morale greca e' viziosissima e va condannata, ovviamente, non devo nemmeno stare a dirlo, le poleis se esistessero oggi andrebbero rase al suolo da frotte
di crociati cattolici.
Tutti dovremmo vergognarci per il grado di volgare benessere fisico e materiale in cui viviamo, chi non lo fa e' doppiamente colpevole!