Ahah no Wis, la cosa dei locali era solo un esempio, anch'io da quando e' nata Gaia non ho piu' messo piede in un pub, mentre prima mi piaceva andarci. Sono vecchio e ne vado fiero, solo che non e' possibile arrivare a sognare cose che per chiunque abiti in citta' o vicino ad una citta' sono la NORMA. Eddai. Io mi son ridotto ad andare a Roma (300 km da qua) in fumetteria una o due volte l'anno, quando invece ci andrei quotidianamente. Ma credo che chi abiti in citta' non possa semplicemente capire il "tedio a morte del vivere in provincia", come cantava Guccini : anche lavorativamente parlando, in citta' si puo' scegliere tra 10000 robe diverse, qui o fai l'operaio in fabbrica o ti apri il tuo negozietto. NIENT'ALTRO. Tutti i miei amici laureati non sono mica tornati qua, ahah, per fare cosa, scusate? Aprire una libreria? O una fumetteria? Una qualunque altra attivita' che non sia d'abbigliamento? Non esiste. E' davvero...triste, vivere qui. Non posso farci nulla se non ci credete o non riuscite a figurarvelo. Ovviamente la citta' e' piu' pericolosa, caotica e tutto quello che volete, ma qui e' LA morte. C'e' un albanese che lavorava qui, faceva il muratore e il mese scorso mi fa "l'Italia e' un paese finito, non c'e' piu' niente per me qui, me ne torno a casa mia" e l'ha fatto. Un ALBANESE. Brrrr, brividi.