Autore Topic: Il fumo e la dipendenza  (Letto 94271 volte)

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Offline Neophoeny

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #405 il: 16 Dic 2010, 21:13 »
Io conosco una persona dipendente dalle canne ma non lo vedo da molto tempo, non so se è ancora in questo stato. E' l'unico veramente dipendente che io conosco. Se non si fumava MINIMO una o due canne al giorno (le sigarette non gli bastavano), impazziva e diventava furioso, si faceva chilometri e andava nei quartieri più pericolosi se restava a secco e aveva bisogno di fumare. Comunque mi dispiace Ferruccio, per me una canna al giorno è sempre dipendenza, anche se non ti crea problemi e la gestisci bene.

Io ancora non sono riuscito a smettere del tutto, faccio attacca e stacca, ma sono stanco di questo rapporto ambivalente con la sigaretta. Ogni volta smetto perchè mi sento intossicato dalle troppe sigarette, poi appena smetto per una settimana e mi sento bene, sento il bisogno di fumarne  perchè la tentazione con gli amici è altissima, poche ma vanno ad aumentare e mi determinano uno stato di nervosismo. E' un circolo vizioso che voglio spezzare perchè già so come funziona e nonostante le mie promesse ogni volta ci ricado puntualmente (mai fumare una volta smesso, nemmeno un tiro ogni tanto).

Mi ricordo che quando smisi per un bel pezzo di tempo di fumare e stavo benissimo (fu una vera rivelazione e vivevo davvero meglio), ho dovuto prima sopportare questi momenti di ambiguità tra voglio/non voglio la sigaretta. Mi ricordo che prima di smettere e stare bene, passavo settimane senza fumare, poi mi veniva in un istante quella tentazione bastarda, compravo un pacco da 10, e dopo aver fumato mezza sigaretta (una intera dopo tanto tempo ha un sapore orribile) mi pentivo e buttavo il pacco (mai conservare il pacco, meglio buttare tutto). Dopo un po' non ho sentito più il bisogno di fumare.

Spero di riprovare questa bella esperienza, sono contento per te Toki e capisco bene il tuo stato d'animo. Mi raccomando non fare il mio stesso errore e non sottovalutare mai il fatto che così com'è stato facile smettere sarà facile ricominciare, quindi mai più sigaretta, nemmeno un tiro, tanto non ne hai bisogno. Io ho fatto un tiro dopo molto tempo (più di un anno) senza averne voglia perchè ero con amici, credendo "tanto un tiro che sarà mai, ormai ho smesso e so rismettere", due giorni dopo ero già col pacchetto da 10 in mano.


Offline Castalia83

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #406 il: 16 Dic 2010, 21:29 »
L'ultima volta che ho smesso (luglio) l'ho fatto dopo aver letto il libro. Nessuna crisi di astinenza, in compenso ridevo molto più spesso e mi sentivo più serena :)
Quasi quasi me lo rileggo, visto che:
- per fumare mentre lavoro devo uscire all'aperto, con solo una maglietta e il camice
- fuori ci sono circa -5°C
- ho una tosse che mi porto avanti da diverse settimane e il fumo + freddo non aiutano di certo a farla passare.

Dai, domani lo re-inizio :)
O capitano! Mio capitano! E davvero sei qua fra noi, fra noi, me e lui...

Offline Neophoeny

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #407 il: 16 Dic 2010, 21:33 »
Dai Castalia ce la ri-faremo! :)

Offline Shape

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #408 il: 16 Dic 2010, 22:33 »
Woody Allen diceva una roba del genere: "Smettere di fumare è facilissimo. L'ho fatto un sacco di volte."

Offline Daimon

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #409 il: 17 Dic 2010, 14:36 »
ha ragione ferruccio, quando puoi veramentre stare senza una cosa (non e' per forza  una frase retorica che dicono  i dipendenti) non lo sei.
Quindi se fumi una sigaretta o canna al giorno, ma a periodi di tipo sei mesi consecutivi, ad esempio, smetti, e poi riprendi di nuovo una tantum, no e' dipendenza.

Che poi ce ne preoccupiamo perche "uccidono" e' un altro paio di maniche, e ovviamente e' una cosa che non prendo in considerazione, visto che,
come si sa, vivere in se ti fa morire, se fosse tipo un pocket coffee al giorno nessuno lo considererebbe nemmeno.

Neo invece e' chiaramente dipendente perche' non ne puo fare a meno.

Comunque a me continua a sembrare triste il rapporto che abbiamo col tabacco oggigiorno, o salutisti che mettono nei cerchietti della metro
i poveracci con un sigaro, o gente che si asfalta i polmoni con due pacchi di pall mall ogni giorno, e che appunto come dice castalia
escono a -30 co sta sigarettina.

Come sempre prima era tutta un'altra cosa, bicchiere di vino caminetto sedia di vimini a fine giornata a raschiare la pipa.
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Offline ferruccio

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #410 il: 17 Dic 2010, 15:37 »
Il tabacco (o meglio, le sigarette) però, tendono a spingere a quel tipo di consumo. Certo, una sigaretta al giorno sarebbe piacevole. Ma l'effetto del tabacco dura troppo poco ed è troppo superficiale perché la maggior parte della gente riesca a mantenere quel tipo di consumo.

Poi, boh, il tabacco è una droga stupidissima. Poco piacere, alta dipendenza...
E allora Mozart?

Offline Daimon

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #411 il: 17 Dic 2010, 15:41 »
E io questo dicevo, le "sigarette confezionate" sono il problema.
Percio parlavo di fumare tabacco, che e' l'unico modo in cui bisognerebbe fumare.

Poi boh, io la considero droga quanto il te, alla fin fine, pure il te non mi da tutto sto piacere, se con piacere si intende godere
come una bestia o vedere elefanti nelle pareti, insomma e' un'agente nervino.
E' piacevole pure per il contesto.
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Offline ferruccio

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #412 il: 17 Dic 2010, 15:47 »
Ma il problema del tabacco è che la sensazione di piacere è mentre si consuma (diciamo i primi secondi). Quello che lascia, dopo, è un brutto sapore in bocca e un cattivo odore addosso. Se confronto le sigarette all'erba (che mica mi dà allucinazioni: è solo una sensazione di benessere diffuso e di interesse per qualsiasi cosa) o un bicchiere di whisky la sera (più o meno lo stesso effetto di una canna) non trovo giustificazioni per tutte le sigarette che ho fumato per dieci anni.
E allora Mozart?

Offline Lost Highway

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #413 il: 17 Dic 2010, 16:22 »
Woody Allen diceva una roba del genere: "Smettere di fumare è facilissimo. L'ho fatto un sacco di volte."

Verissimo, pure io ho smesso un sacco di volte!

Questa volta però sono sulla strada giusta!

In compenso consumo chili di caramelle, e ne sono dipendente esattamente come dalle sigaretto, nel senso che dopo i pasti, se non ho qualche caramella divento nervosissimo!

Canne non ne fumo da un paio d'anni!

Sono dipendente in maniera seria dalla pizza, per la gioia della mia linea!
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Offline Xibal

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #414 il: 17 Dic 2010, 19:18 »
Woody Allen diceva una roba del genere: "Smettere di fumare è facilissimo. L'ho fatto un sacco di volte."
In effetti ai miei occhi appare di gran lunga più difficile, e senza offesa per nessuno anche incomprensibile, iniziare, considerando che pressochè invariabilmente la prima reazione naturale dell'organismo sarà sempre e comunque di rigetto.
"Hai mai visto un italiano tirare i fili?"
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Offline Daimon

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #415 il: 17 Dic 2010, 19:20 »
Non so io ho iniziato con sigarette "costruire" e cilum, e non e' stato per nulla rigetto.
Quando mi approcciai al tabacco e sigarette industriali ero gia vecchio, tipo 18 anni, quindi forse per questo non ho mai sofferto di dipendenza.
Ma non mi dispiaceva e non mi pare strano che piaccia, fai assaggiare a un ragazzino un sorso di talisker e lo sputa.
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Offline Neophoeny

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #416 il: 17 Dic 2010, 19:31 »
Che poi ce ne preoccupiamo perche "uccidono" e' un altro paio di maniche, e ovviamente e' una cosa che non prendo in considerazione, visto che,
come si sa, vivere in se ti fa morire, se fosse tipo un pocket coffee al giorno nessuno lo considererebbe nemmeno.



Il problema non è che uccidono in sè o i soldi che si risparmiano perchè chi ha i soldi non se ne fa di questi problemi, perchè se fosse una botta di morte improvvisa e via allora hai ragione tu. Il problema è che a lungo andare consumano gradualmente, senza che tu te ne accorgi, la qualità della vita, e praticamente un assiduo fumatore arriva all'età di 50 anni come un vecchio di 100 anni. Alcuni miei amici mi hanno raccontato di persone che sembravano vecchi pronti per morire, con una tosse continua, gialli in faccia, pieni di rughe e quanti anni avevano? Appena 60. Naturalmente fumavano da una vita.
Io non voglio ritrovarmi a 40 anni senza energie sinceramente e capisco che più passa il tempo e più sarà difficile smettere, è difficile smettere dopo una vita che fumi, anche se molti poi arrivano in un punto in cui sono costretti a farlo, sia per motivi fisici perchè rischiano una malattia, sia per motivi psicologici come il padre di un mio amico che fumava come un turco ed era arrivato al punto di non poter dormire più la notte a causa dei sintomi di nicotina e da quel momento ha deciso di buttare via tutto, quindi meglio smettere in tempo.

Oltre la qualità della vita che è importante, quello che si riacquista è una maggiore autostima, una voglia di vivere maggiore, una maggiore forza fisica e psicologica perchè non si è schiavi della nicotina e non è più lei che comanda, non sei più in quello stato di fumo/però non voglio fumare che a poco a poco ti rende nervoso, perchè ti piace fumare però sai che è una cosa stupida, non serve a niente ed è una presa in giro. E' inutile mettere la testa sotto la sabbia.

Io sono sicuro che quando riuscirò a smettere, però DEFINITIVAMENTE, non toccherò le sigarette mai più. Il problema è che mi trovo in uno stato di stress e le prime fasi dell'astinenza da nicotina mi rompono le palle, ma so che ce l'ho fatta una volta per un anno e sono stato bene come non mai, ci riuscirò un'altra volta, definitivamente.

Offline Neophoeny

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #417 il: 17 Dic 2010, 19:56 »
Comunque, dipendenza o no, quello che fa Ferruccio ha un senso. Fumare le sigarette invece proprio no, l'unica ragione perchè si fuma sigarette è alleviare i sintomi d'astinenza.

Offline Daimon

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #418 il: 17 Dic 2010, 20:16 »
No, il mio discorso era diverso.
Intendo che in casi in cui metti uno fuma solo un po la pipa la sera, o si fa un paio di sigarette di tabacco, di sicuro non stai nella merda come chi ha in tasca
due pacchetti di pall mall al giorno.

Ma troverai comunque quello che ti additera' dicendo "ahhhhrg ti fa morire!"

E' ovvio che gli ipertabagisti sono ridotti una merda, verissimo.
Ma vedi l'amico che delira in ot zone perche ha magnato troppo dolce e grassi.
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Offline ferruccio

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #419 il: 20 Dic 2010, 13:43 »
Però quello che dici è veramente difficile da fare col tabacco. Sarebbe ideale, ma mi sa che il tabacco è una sostanza che porta alla dipendenza e all'abuso con molta facilità.
Credo che ogni sostanza abbia una certo grado di "potenziale di dipendenza". Fermo restando che ci sono casi estremi, gente che non diventerebbe dipendente neanche dopo aver usato eroina per sei mesi di fila e gente che diventerebbe alcolista dopo essersi ubriacata due giorni di fila... dico, escludendo questi casi, ci sono sostanze più facili da tenere sotto controllo e da godersi per un periodo e poi lasciare senza problemi, e altre che hanno una capacità di dare dipendenza che rende molto difficile farne un uso moderato. Per dire, chi ha provato la cocaina dice che è una figata, ma ne ho conosciuti pochissimi che riescono a bilanciare un uso moderato*. Io me ne sono sempre tenuto lontano perché mi sembra una di quelle sostanze difficili da usare con moderazione.
Il tabacco, da questo punto di vista, secondo me è una droga molto, molto forte.


* In pratica ho conosciuto due tipi di persone: la maggior parte pippa in un periodo difficile/incosciente della propria vita e poi non tocca più coca per il resto della propria vita. Alcuni, invece, continuano ad usarla, sempre di più, e... boh, li ho persi di vista, non so in che condizioni siano oggi.
E allora Mozart?