Ricominciamo
Suona la sveglia e con un gesto meccanico la blocchi prima che parta il secondo trillo. Allunghi la mano verso il pavimento, cercando sigarette ed accendino, proprio sotto il preservativo usato la sera prima. Accendi la Marlboro e il profumo del tabacco si mescola a quello della biancheria sporca, ammucchiata in un angolo della stanza a mo' di arcaio monumento di virilità. Scendi dal letto e ti avvii verso la cucina, alla disperata ricerca di caffè, mentre il tuo piede fa amicizia con una macchia di ketchup non ancora perfettamente rafferma. Il caffè è finito, hai la barba lunga e sei in fottuto ritardo. "Cazzo", ti esce dalla bocca ancor prima di pensarlo, progenitore giornaliero di una lunga serie di bestemmie e lamenti. Corri in studio, prendi posto dietro la scrivania e già l'astinenza da tabacco si fa sentire.
Pausa pranzo, torni a casa, vero? Dai da mangiare al gatto, quindi recuperi qualche panino allo stutto dalla dispensa e dei wurstel dal frigo. Ingurgiti tutto velocemente, apri una lattina di Diet Coca e ti piazzi davanti alla tv con il pad in mano: "Qualche classificata riesco a farmela".
Torni in ufficio dopo una furiosa lotta con la forza di gravità che cerca di incollarti al divano, e hai sonno. Tanto.
Sono le 18.05 quando varchi di nuovo la soglia di casa. Il gatto ha cagato sul divano (La lettiera! Dovevo comprare la lettiera), le briciole di cibo tappezzano il pavimento e, te ne accorgi solo ora, hai il balcone occupato dalle buste delle immondizie. Ti rimbocchi le maniche e, armato di Swiffer e buona volontà, ti cimenti nel ruolo della brava casalinga, prima che arrivi quella stronza viziata della tua ragazza. Ed è proprio nel momento in cui impugni il pad che senti la porta aprirsi, e la vedi raggiante con una custodia in mano: "Ho noleggiato il Favoloso Mondo di Amelie", amore. Ora ce lo vediamo abbracciati!. E ti ritrovi a pensare: "Ma perchè cazzo le ho regalato un duplicato delle MIE chiavi della MIA casa con il MIO lcd?".
A te Amelie sta sul cazzo, ma sorridi e conti pecorelle. Sei un uomo, per Dio, puoi farcela. Poi, a fine serata, dopo aver ordinato l'ottava pizza in dieci giorni, lei ti chiede di riaccompagnarla a casa in auto, se no mamma si incazza se dorme fuori. Fai in tempo a scopare, almeno. Quindi a mezzanotte ti ritovi nel letto, che sei stanco, hai l'acidità di stomaco, il frigo pieno di wurstel e casa è di nuovo sporca. "Ma vaffanculo", ti dici, "da domani si cambia vita". Certo, bravo, come no.
Suona la sveglia e con un gesto meccanico la blocchi prima che parta il secondo trillo. Allunghi la mano verso il pavimento, cercando sigarette ed accendino, proprio sotto il preservativo usato la sera prima. Accendi la Marlboro e il profumo del tabacco si mescola a quello della biancheria sporca, ammucchiata in un angolo della stanza a mo' di arcaio monumento di virilità. Scendi dal letto e ti avvii verso la cucina, alla disperata ricerca di caffè, mentre il tuo piede fa amicizia con una macchia di ketchup...
(non ancora perfettamente rafferma...)
Già...
Bang!