mah...
ma come mai Argento non è piu quello di una volta non capisco...
Alcuni registi sono come il vino, altri no.
Dario Argento è un Barolo.
Pupi Avati è un Chianti
Carpenter è un Wisky d'annata. ^^
No dai, scherzi a parte, Argento ha detto la sua per oltre un decennio, firmando opere importanti come Profondo Rosso o L'uccello dalle piume di cristallo, semplicemente e più umanamente, credo sia incappato in una profonda fase di stallo creativo...questo stadio o stazione alla quale è involontariamente arrivato, se la trascina dietro da qualche anno.
Il declino (se così vogliamo chiamarlo), è sgusciato fuori ai tempi della sindrome. Il disagio è poi maturato in pieno con il Cartaio.
Ma già con la precedente opera (qualla col nano-killer) Argento aveva dimostrato che la sua "vena gialla" latitava e parecchio.
Comunque bisogna fare un plauso ad Argento che non si è mai dato pervinto, magari a torto.
Però ha continuato seppure a ritmo leggermente ondulatorio, a girare i suoi film, incurante del panorama filmico circondariale.
Di questo bisogna dargliene atto, ha rischiato molto di più Mr.Argento che un Mr.Romero.
Se vuoi un consiglio, recupera
Dark Water di Mariano Baino.
Film assolutamente da vedere se adori le atmosfere Argentiane...
Tutto girato in una lugubre abbazia che si affaccia sulle rive del Mar Nero, una storia sepolcrale, fortemente intrisa di toni irreligiosi e splatter.
I primi 10 minuti sono un capolavoro, pensa che alcuni critici l'hanno paragonato a un moderno Einsenstein.