Topic: [Retro? Eh già] ...dal tuo negoziante preferito...

[omotigre]

Maxx, dalle mie parti a Roma, il re dei  pirata per Amiga era un certo Maksoft, lo conosevi?
Aveva l'attività nel salotto di casa, c'era la moglie che distribuiva i numeretti come al supermercato... Che tempi.

[MaxxLegend]

I "pirati da salotto" c'erano in ogni quartiere, nella mia zona c'era un certo Andrew M. (nome criptato per motivi di privacy) che era molto quotato.
In sostanza, si facevano spedire/consegnare settimanalmente i pacchetti di dischi "master" con le novità da copiare e vendere.

Quelli di cui parlo nel mio post qualche pagina fa, invece erano proprio esercizi commerciali che si facevano mandare le novità dall'estero tramite corrieri, e che poi le distribuivano anche ai "dealers" più piccoli, come quelli da salotto.

[MaxxLegend]

Ma piuttosto, nessuno ha aneddoti sul mitico retroseller/trafficone Lawrence Vivarelli aka Oldwestore aka Videoingames?
Qualche anno fa uno mandò a prendere un Neo Geo "seminuovo" con un gioco a 300 euro e si vide arrivare a casa un Snes ingiallito e caccoloso con super mario.

[Konron]

Minchia sto nome già l'ho sentito da qualche parte ma non ricordo dove...
Forse per storie poco pulite come quest'ultima? Boh

[MaxxLegend]

Il nome vero è "Lorenzo".
Se cerchi su gugle il suo nome o quello dei suoi negozi ne leggerai delle belle.

[Il Pupazzo Gnawd]

Ne ho purtroppo esperienza diretta. Agli albori delle aste on line ebbi la sfortuna di comprare un Saturn e dei giochi da lui. I giochi arrivarono, il Saturn no. Fortunatamente pagai solo per quanto era stato spedito e quindi rispetto ad altre storie che ho sentito mi è andata bene, ma il tizio è un truffatore, è risaputo.
Ricordo un utente di ICC (tale Big Zio, se non erro, credo cagliaritano) che dopo essere stato truffato e non aver ricevuto la pecunia indietro approfittò di una puntata a Milano, fece un detour nella zona del negozio e andò personalmente a minacciare il proprietario di danni fisici permanenti dovuti all'incotrno delle nocche del Big Zio di cui sopra con qualche elemento facciale del "negoziante" di cui ancora più sopra. Riottenne i suoi soldi.

[Lost Highway]

Ma come si chiama il negozio milanese dei sto tizio?

[MaxxLegend]

Non è milanese, è emiliano se non erro.
Il suo shop si chamava Retroingames e poi Oldwestore. Ora sicuramente ne avrà aperto un altro.

[Il Pupazzo Gnawd]

Vero, mea culpa. Non è di Milano. E' passato un po' di tempo dall'inculata, sto cercando di rimuovere

[D3fcoN]

Newel: ma che mi pijji po u culo? Questi bastardi avevano il brutto vezzo per perculare il prossimo. Ti davano, sempre al tempo dell'amiga/commodore 64, dei dischetti pirata, inserendoli in una specie di confezioncina di plastica, con un'immagine del gioco stampata sopra e poi pretendevano di spacciarli per originali.Sai quanti padri inconsapevoli ci sono cascati? Il mio, fortunatamente, no: la leggenda racconta che, mandato in missione a prendere l'appena arrivato FIRST HOME COIN-OP (aka Xenon) si vide presentare lo scrauso floppy con ancora l'odore di pennarello. Al che fece "Beh, giovine, che mi prende in giro? Tiri fuori la confezione originale del gioco o la denuncio ai Carabinieri". Bella per lui e per me. Poi la minaccia, a quanto ne so, venne effettivamente eseguita praticamente dalla Finanza, molti anni dopo...

Quoto un post vecchio di 3 anni perchè mi ha fatto tornare in mente un fatto: fresco fresco di Megadrive  mi arriva a casa un gioco per NES che avevo comprato mesi e mesi prima da Newel, che avevo contattato più volte visto il ritardo e più volte mi avevano rassicurato. Il gioco era The Flinstones 2: The Surprise at Dinosaur Peak, che era il seguito di un platform di un mio amico che mi aveva appassionato non poco (in realtà questo secondo episodio era inferiore sotto praticamente tutti i punti di vista), che mi arrivò in confezione cartonata classica, con il bollino "nintendo original" ovale, quindi era "import". Apro e trovo il gioco con una cartuccia di plastica bianca OPACA, senza le classiche venature, con l'adesivo dove veniva riportato il nome del gioco e una foto generica dei flinstones e col libretto di istruzioni FOTOCOPIATO.. Ovviamente me ne sono sbattuto altamente, ma visto che lo pagai a prezzo pieno una bella denuncia poteva anche starci.

Tra parentesi, quel gioco nella sua versione originale è considerata una delle rarità per nes, e si trova in giro anche a 300$..

Invece mi sono sepre trovato bene con Queen Computer (Torino?): tutti i giochi arrivavano relativamente presto, non ho mai avuto problemi di contraffazioni spacciate per originali ed ho ricordi fantastici di quando tornando a casa da scuola mia madre mi diceva "è arrivato il pacco!".

[Il Pupazzo Gnawd]

Invece mi sono sepre trovato bene con Queen Computer (Torino?)

Torino. Avevano un punto vendita in largo sarcazzo a Torino (all'incrocio di C.so Dante e C.so Unione Sovietica) poi spostatisi poco più in là in una sede più grande in C.so Unione. Luogo mitico anche quello. Ai tempi del Mega Cd, 3DO, Saturn, Playstation ci ho passato molto tempo e lasciato molti soldi (erano tra i pochi ad avere import USA per Mega Cd). Col tempo si sono instronziti molto (l'anno scorso hanno chiuso definitivamente) ma è stato uno dei punti focali della mia vita videoludica

[MaxxLegend]

....trovo il gioco con una cartuccia di plastica bianca OPACA, senza le classiche venature, con l'adesivo dove veniva riportato il nome del gioco e una foto generica dei flinstones e col libretto di istruzioni FOTOCOPIATO.. Ovviamente me ne sono sbattuto altamente, ma visto che lo pagai a prezzo pieno una bella denuncia poteva anche starci.
...

Incredibile.. Newel ai confini della fantascienza, copiava addirittura i giochi NES!

[D3fcoN]

Ma guarda io penso fossero made in China, compreso persino il libretto fotocopiato. Inizialmente pensai che essendo import venisse da qualche ameno paese esotico dove l'estetica delle cartucce + libretto fosse spartana (anche perchè non pensavo che NEWEL facesse queste cose) e che fosse comunque originale, ma con la saggezza della maturità sono arrivato all'ovvia conclusione finale: compravano in blocco roba contraffatta d'importazione.

[Tenkan68]

C'era anche un altro negozio in fondo a Via Meda che trattava videogiochi ma non ne ricordo il nome...

Ciao a tutti,
Guggolando in giro sono inciampato in questo thread e mi sono brillati gli occhi.
Posto il mio contributo. Da anziano che sono mi sento in dovere di aggiungere alla lista due pietre miliari della scena videoludica milanese anni 80 che non sono stati citati:

Il PRIMISSIMO negozio di Milano (e forse d'Italia) penso fu la GBC di Via Petrella, dove comprai nel 1981 il mio primo computer, appunto uno ZX 81 (vi dicevo che sono vecchiotto).
Ci passavo pomeriggi interi.

Breve parentesti di un anno di esistenza del mitico IL TEMPIO DEL COMPUTER di Via Petrella (Duomo)

E per rispondere al quote sopra, il negozio di Via Meda (che li si chiama Via Montegani) potrebbe essere il piccolissimo (una micro-vetrina) BCS, dove presi il mio primo Amiga, e che esiste ancora, ma di videogiochi ormai ha poco nulla.

E se posso permettermi, penso che ci fosse più patos e meraviglia in quei negozi 8bit più che ora davanti all'ennesimo Halo in 4D olografico con odorama.....

my two cents
Tenkan

[Gurendaiz]

Ciao a tutti. Credo che su questo forum ci siano conoscenti di Franco del negozio di videogiochi Arcobaleno di Roma. Qualche giorno fa sono passato in via Cassia ma è del tutto cambiato e lui non c'era. Se qualcuno sa qualcosa può anche contattarmi in PM, grazie.