6 ore e 40 minuti, 91,02% di completamento.
Se c'erano i Mondiali di Vaffanculo, perlomeno ero in finale.
Il problema di Astronite è... Beh, nessuno, in realtà. Probabilmente, il problema sono io, che con molta umiltà questa sera sono qui per intitolarmi i seguenti tre difetti...
Primo, sono una pippa. Ma il gioco, purtroppo, richiede una discreta abilità manuale se non vuoi ripetere dei passaggi mille volte.
Secondo, non ho la "mentalità Souls" dei campioni. Ma il gioco, purtroppo, richiede di non correre rischi superflui se vuoi conservare la valuta e comprare prima i perk.
Terzo, sono molto miope, con anche un leggero astigmatismo. Ma questo non c'entra niente, è solo che mi mancava la terza.
Ad ogni modo, rimane che Astronite è un gioco sporco. Sporco perché la difficoltà non è perfettamente calibrata. E sporco perché la progressione in qualche passaggio incespica. Ma cosa puoi pretendere da un Indie in bianco e nero sviluppato da, non lo so, credo una persona sola?
Questa grezzitudine, tuttavia, comporta un problema: se rimani indietro con i perk, perché il gioco non ti ha guidato o comunque non sei stato capace, diventa dura. E magari cominci a odiarlo. Insomma, è un Souls, questo dovevo aspettarmi.
Come ho risolto? Semplice, dopo una sessione piuttosto frustrante, ho preso la Decisione Ultima: mi sono trovato una zona ad hoc e mi sono messo a farmare millemila soldi. Qualche decina di minuti, non troppo, quantomeno sufficienti per un altro blocco di energia. A quel punto ho passato una "zona Celeste", ho trovato un altro perk, ho passato un'altra "zona Celeste" e via, il gioco si è sbloccato.
Sarà vera gloria? Ancora non lo so, perché ancora devo finirlo e magari domani cambio idea. Ma intanto le sensazioni sono... moderatamente positive, diciamo. Buonanotte.