Autore Topic: [360] The Darkness  (Letto 3538 volte)

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Offline Vitoiuvara

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[360] The Darkness
« il: 28 Lug 2007, 15:40 »
Una buona difesa impiegherebbe pochi minuti e solo qualche parolone per scagionare in fretta il suo cliente e convincere persino la più avversa delle giurie. Impossibile addossare a The Darkness le colpe del fumetto del quale prova a replicarne atmosfere e narrazione. Innegabile, però, che il gioco delle ombre si diverta a rovinare tutto il suo meglio ogni volta che sprofonda nel suo animo più oscuro. Impreziosito da una ambientazione mafiosa più “Quei Bravi Ragazzi” che “Il Padrino”, il gioco sfugge al controllo non appena lascia le strade principali di una città a misura di videogioco, incastrata tra due sole fermate di metro, per misurarsi con l’inferno più kitsh che occhio ricordi dai tempi di Geppo, ma con più nazisti. Sezioni di gioco talmente brutte e fuori contesto da sembrare regalate alla critica per puro spirito masochistico. Ma, si diceva, la colpa fu della carta prima ancora delle nuove generazioni e delle Tv in alta definizione.

Un buon procuratore riuscirebbe a buttare le chiavi della cella del colpevole persino prima della sentenza e senza per questo smuovere un’indagine parlamentare. La partenza di The Darkness è uno sputo in faccia alla storia del tutorial moderno e un calcio in culo alle morbide linee di difficoltà di tutto il mondo. Spaesati e confusi, ci si trascina nel buio nella speranza di comprendere quello che, a detta del gioco, dovrebbe essere già compreso. Tra indicazioni mai troppo chiare, poteri da dominare ed un approccio più stealth che FPS, si finisce col non sapere mai a quale porta bussare se non è questa ad aprirsi da sola davanti ai nostri occhi. Per carità, col tempo il problema smette di essere tale, ma è proprio quando buio, luce, poteri e piccoli aiutanti sono in nostro pieno controllo che il buco nero, squisito da vedere quanto efficace nell’agire, si assume la responsabilità di condurre il giocatore alla fine senza più troppo penare.

Peccato, vien da dire, considerando che tolta la trama da fumetto, comunque godibile, e il caos iniziale, resterebbero parecchi momenti epici da raccontare, una grafica da mostrare agli amici e una colonna sonora capace di diventare protagonista assoluta in più di qualche occasione. Peccato perché il manico (Starbreeze) ha un “cuore di panna” grande grande e si vede sia nella mastodontica regia, sia nella qualità della sceneggiatura orchestrata a tempo di grandi avvenimenti e mai addormentata a colpi di tempi morti. Peccato perché The Darkness poteva stampare le sue mani nel cemento ma si ritaglia giusto la speranza di un’apparizione da reality.
« Ultima modifica: 02 Mag 2008, 18:18 da Vitoiuvara »

Offline Stay Black

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Re: [360] The Darkness
« Risposta #1 il: 22 Apr 2008, 17:52 »
The Darkness è un'avventura in prima persona tratta dall'omonimo fumetto.

Nei panni di Jackie Estacado ci immergeremo in una New York dark e decadente, controllata dalla mafia. Jackie lavora per la famiglia mafiosa dei Franchetti, ma qualcosa va storto durante una "commissione" assegnatagli e lo zio Paulie, il Boss, vuole farlo fuori.
E' il giorno del suo ventunesimo compleanno e il gioco comincia con una folle corsa in macchina assieme ad altri due malavitosi, mentre i credits scorrono su schermo, dando la sensazione di assistere alle prime scene di un film d'azione.
Siamo braccati dalla polizia e le cose peggiorano quando uno dei nostri compagni di viaggio ci lascia le penne. Non c'è più tempo per guardarsi attorno, bisogna imbracciare un fucile e difenderci al meglio.
La corsa finirà presto, lasciando finalmente spazio al gioco vero e proprio. La visuale è in prima persona, ma sarebbe un grosso errore considerare The Darkness un first person shooter.
Se proprio dovessimo catalogarlo, potremmo parlare, piuttosto, di first person adventure, in quanto è proprio di questo che si tratta: un'avventura.

La trama riveste un ruolo fondamentale e coinvolge il giocatore totalmente. L'atmosfera, un misto tra film horror e mafioso, dona al gioco carisma e personalità ed è ben supportata da una realizzazione tecnica adeguata, che trova picchi di eccellenza nella gestione delle luci e nel comparto sonoro da applausi.

Jackie ben presto si accorgerà di avere ottenuto alcuni poteri, in quanto posseduto dalla Tenebra.
Basta la pressione di un semplice tasto e Jackie entrerà in contatto col suo lato oscuro.
La Tenebra gli metterà a disposizione Creeping Dark, con cui strisciare nell'oscurità, entrare in posti altrimenti inaccessibili, uccidere indisturbati; il braccio demoniaco, capace di trafiggere i nemici e di spostare oggetti; le pistole della tenebra e infine il buco nero, che risucchia qualsiasi cosa capiti
nel suo raggio d'azione. In più è possibile evocare i Darkling, creature della notte con abilità specifiche (kamikaze, pistolero, ammazza-luce).
I poteri della tenebra si nutrono dell'oscurità ed è per questo che la luce riveste un ruolo così importante nel gioco. Ogni fonte di luce può essere messa fuori gioco con un colpo di pistola ben assestato, immergendo nel buio le varie zone dei livelli, in modo da poter ricorrere ai nostri poteri per mettere al tappeto i nemici di turno. Il gameplay, incentrato proprio sul gioco luci/ombre e sui poteri strabilianti della Tenebra, risulta sempre vario e interessante, nonchè divertente. E' un piacere utilizzare i vari poteri e scegliere il più adatto ad ogni evenienza e tutti danno  un senso di onnipotenza che appaga immediatamente il giocatore, ma non fanno mai diventare il gioco troppo facile, in quanto bastano pochi proiettili per mettere fuori gioco Jackie.

The Darkness è un'esperienza da provare per chi cerca un'avventura ben realizzata, con una trama avvincente, atmosfera da vendere e qualche spruzzatina d'horror ai confini dello splatter (mi riferisco, ad esempio, alla possibilità di mangiare il cuore dei nemici, per alimentare il potere della Tenebra), ma il gioco non è esente da difetti.
La longevità non è eccelsa, in quanto bastano meno di 10 ore per completare il gioco.
La storia intera (se si eccettuano gli excursus durante la seconda guerra mondiale) è ambientata in una New York limitata a pochi quartieri, raggiungibili attraverso due sole fermate di metropolitana: un po' poco per gli standard odierni.
L'avventura sembrerà ancor più corta se si decide di portare a termine la sola storia principale, senza curarsi delle varie sottoquest.
I poteri della Tenebra sono ben implementati e divertenti da utilizzare, ma probabilmente si poteva sfruttare meglio quest'aspetto del gameplay, introducendo più puzzle incentrati su di essi.
Non manca qualche imprecisione nei controlli, soprattutto quando si cerca di divorare i cuori dei nemici (a volte capita di trovarsi SUL cadavere del nemico, ma il gioco non se ne cura, rifiutandosi di darci l'opzione per divorare il cuore, cosa davvero seccante nei livelli della seconda guerra mondiale, dove i nemici resuscitano se non privati del cuore).

Nonostante tutto, The Darkness resta un gioco sopra la media, capace di distinguersi per il suo carattere unico e per saper rapire il giocatore dall'inizio fino al suo completamento.

Ultima nota sugli achievement: la maggior parte si riferiscono al gioco in single-player, molti sbloccabili semplicemente finendo il gioco ad un qualsiasi livello di difficoltà. Altri achievement riguardano la raccolta di numeri telefonici sparsi per i livelli o scritti sui muri, altri ancora prevedono l'uccisione di un certo numero di nemici con i vari poteri della Tenebra, spingendo il giocatore a non utilizzare sempre lo stesso.
« Ultima modifica: 28 Apr 2008, 17:35 da Stay Black »
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