Il sistema di combattimento e di esecuzione delle combo in NJ è probabilmente il più semplice e immediato che ricordo in un action game. Limitato, in un certo senso, ma più che sifficiente per godersi gli scontri che il gioco ha da offrire (DMC3 in quantoa profondità è quasi su un altro pianeta ma è arrivato dopo). L'unica pecca, che cmq affliggeva molti altri action games fino a Castlevania: LoI, è la gestione dell'inventario che costringe a delle pause durante le risse (in DMC3 il problema viene risolto egregiamente). Nenache la visuale in soggettiva per il tiro con l'arco l'ho gardita tanto, ma questo per dire che quel che in NJ non va è tutto ciò che distrae dalla parte più solida del gioco: il menar le mani. In tal senso, la scelta di game design che vede NJ più vicino a DMC che a Shinobi è opinabile e, dato che Itagaki non s'è tirato fuori nulla di innovativo, rende NJ un gioco di matrice puramente derivativa, dove DMC parte dal survival horror per diventare altro e Shinobi traduce perfettamente in 3d le meccaniche di Strider (sciarpa rossa compresa). Se NJ fosse rimasto più simile a se stesso e Itagaki non avesse voluto strafare avremmo avuto un eccellente picchiaduro a scorrimento, magari con elementi esplorativi più coerenti.
Ripeto, così com'è NJ è un bel gioco. Ma, come anche Dead or Alive, dimostra l'inferiorità di Itagaki rispetto ai "maestri".