Autore Topic: Arte, videogioco, e moralità.  (Letto 9468 volte)

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Offline Duffman

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Arte, videogioco, e moralità.
« Risposta #15 il: 14 Apr 2003, 17:07 »
Citazione
Ma forse la tua definizione non tiene conto di messaggi provocatori cucinati a puntino per adolescenti danarosi e bisognosi di trasgressione.


stiamo andando un pelo OT, ma cmq non credo che il personaggio ne abbia mai fatto mistero.

ciononostante, il messaggio ed il valore di esso rimane tale secondo me.

(tanto per tornare in tema:)

non dimentichiamo che stiamo parlando pur sempre del valore artistico di un bene di consumo (il VG) che non ha mai chiesto di essere altro che bene di consumo per decenni.

eppure un valore lo ha indiscutibilmente.

gli stessi pittori e compositori oggi deificati spesso creavano per guadagnarsi la pagnotta, non sempre per ricercare l'immortalità.
ciò non toglie che le loro opere abbiano un significato ed un valore immenso.
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Offline Giobbi

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Re: Arte, videogioco, e moralità.
« Risposta #16 il: 14 Apr 2003, 17:17 »
Citazione da: "master of puppets"
L'altro giorno il mio prof di letteratura ha affermato che un artista deve essere in grado, attraverso le sue opere, di lanciare dei messaggi pieni di impegno etico e morale. Cioè, uno scrittore o un poeta devono trasmettere dei messaggi veri, in grado di arricchire lo spirito del lettore. Mi chiedo se tutto questo è applicabile ai videogiochi. Un vg può considerarsi arte soltante quando trasmette un messaggio molto forte e importante(vedi mgs1 e2), oppure sono arte anche vg come Gran turismo, Tekken, SMSunshine, creati per divertire o per simulare il più fedelmente possibile la realta? Quali sono quegli elementi legati al concept di gioco capaci di far diventare un vg opera d'arte,e di conseguenza, i suoi creatori degli artisti? é più artista Kojima-san o Myamoto-san, visto che il primo utilizza il vg come mezzo di comunicazione, mentre il secondo come strumento per divertire e creare mondi fiabeschi? Grazie delle risposte


Dunque: "arte".
Parola difficile e vaga.

Il fatto che MGS2 sia più "arte" di Mario grazie ai contenuti non ha senso.
MGS2 é semplicemnte più film e meno videogioco di Mario per cui ha contenuti testuali (eccessivi) assenti nel secondo.

In realtà é Mario che potrebbe essere in grado di essere/diventare arte videoludica, propria perche accentua i contenuti propri del media videogioco, ovvero l'interattività.

MGS2 o FFX se hanno valori "artistici" legati alla storia sfigurano però di fronte a films di Kubrick, Miyazaki o Fellini.

Per cui sono "film di serie B" ed allo stesso tempo videogiochi non propriamente compiuti.

(Metal Gear Solid ha una buona struttura interattiva, ma si "perde" cercando di essere altro).

Effettivamente sono artisti sia Miyamoto che Kojima, il primo però (forse anche perché più "anziano") é più maturo e meno pretenzioso, comprende meglio l'essenza del media videogioco e sa quindi plasmarla (e.g. "gioca" con la testa del videogiocatore stesso).

Ad oggi non ho visto videogiochi=prodotti artistici di qualità, anche a causa delle limitazioni tecniche e quindi espressive.  :?

Spero in Zelda Wind Waker a Maggio.

 :D

Offline Giobbi

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Arte, videogioco, e moralità.
« Risposta #17 il: 14 Apr 2003, 17:21 »
Citazione da: "master of puppets"
Citazione da: "Gargoyle"
Non mi sento di condividere il parere del tuo docente. L'artista non è obbligato a tramettere un messaggio politico od etico. Può anche trasmettere un messaggio estetico: quando in Vagrant Story mi ritrovo nella cattedrale al tramonto illuminata da quegli splendidi accostamenti cromatici di azzurro ed arancione fatico a non considerare VS un'opera d'arte.
Hai pienamente ragione. Anche per me l'artista deve essere in grado di emozionare, non importa tanto il messaggio. Sempre il mio prof afferma che l'arte intese come espressione del genio creativo, senza impegno etico e morale, è soltanto pura accademia, cioè senza significato e quindi vuota. Non sono d'accordo, e voi?


Evidentemente il tuo prof. non é un artista...
Un artista pensa al limite il contrario... :D

Offline Duffman

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« Risposta #18 il: 14 Apr 2003, 17:42 »
mi autocito...

Citazione
ecco, per sviluppare il discorso io penso che il videogioco non solo possa appoggiarsi all'arte "grafica" e "musicale" per diventare arte egli stesso, ma che abbia pieno diritto ad essere considerata arte la giocabilità estrema, l'idea ludica raffinata, la sfida estrema e non frustrante, il limite battuto.
in questo secondo me si dovrebbe cercare l'ARTE propria del VG (e del videogioco SOLTANTO, badate).
in sintesi cercando di definirla sono indeciso se dire che si tratta del game design o della cara vecchia "giocabilità".


...e cito Giobbi...

Citazione
Il fatto che MGS2 sia più "arte" di Mario grazie ai contenuti non ha senso.
MGS2 é semplicemnte più film e meno videogioco di Mario per cui ha contenuti testuali (eccessivi) assenti nel secondo.

In realtà é Mario che potrebbe essere in grado di essere/diventare arte videoludica, propria perche accentua i contenuti propri del media videogioco, ovvero l'interattività.

MGS2 o FFX se hanno valori "artistici" legati alla storia sfigurano però di fronte a films di Kubrick, Miyazaki o Fellini.

Per cui sono "film di serie B" ed allo stesso tempo videogiochi non propriamente compiuti.

(Metal Gear Solid ha una buona struttura interattiva, ma si "perde" cercando di essere altro).

Effettivamente sono artisti sia Miyamoto che Kojima, il primo però (forse anche perché più "anziano") é più maturo e meno pretenzioso, comprende meglio l'essenza del media videogioco e sa quindi plasmarla (e.g. "gioca" con la testa del videogiocatore stesso).

Ad oggi non ho visto videogiochi=prodotti artistici di qualità, anche a causa delle limitazioni tecniche e quindi espressive.  


OHHHHH!
è proprio in questa direzione che mi piacerebbe si sviluppasse il 3d!

sono particolarmente d'accordo con te sul rilievo che alcuni elementi del vg sono mutuati da altri media, e non possono quindi essere pietra di paragone assoluta (pur non essendoci nulla a vietare che lo siano) per valutarne l' "artisticità" (dio mio, che termine orrido. se qualcuno ne ha uno migilore lo suggerisca)

mi chiedevo proprio questo nel mio post precedente:

aldilà dei contenuti che lo veicolano (grafica, sonoro e storia) e che certamente ne sono parte fondante, il vg ha un carattere SUO che gli permette di aspirare all'immortalità (bum!)?

la questione della limitazione tecnica secondo me non esiste in quest'ottica, perchè proprio come sono parimenti arte i dipinti precedenti allo studio della prospettiva o quelli astratti, che rispetto alla tecnica pura si pongono in modo particolare (lontano, per dirla "rozzamente") così per me un gioco 8 bit non sfigura, dal punto di vista artistico, davanti al più avanzato dei giochi odierni se si guarda all'ESSENZA del vg.
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Offline Giobbi

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« Risposta #19 il: 14 Apr 2003, 17:57 »
Citazione da: "Duffman"
la questione della limitazione tecnica secondo me non esiste in quest'ottica, perchè proprio come sono parimenti arte i dipinti precedenti allo studio della prospettiva o quelli astratti, che rispetto alla tecnica pura si pongono in modo particolare (lontano, per dirla "rozzamente") così per me un gioco 8 bit non sfigura, dal punto di vista artistico, davanti al più avanzato dei giochi odierni se si guarda all'ESSENZA del vg.


Concordo.
I videogiochi "antichi" (e.g. Moon Patrol  o Asteroids) sono opere artistiche più compiute dei videogiochi moderni (sorta di "periodo di transizione" dove si é cercato di fare giochi "come film" per ampliare il mercato?)
Però  non sono GRANDI opere artistiche  a causa delle limitazioni tecniche (più che con la pittura potresti fare un paragone con  il cinema ai primordi, ovvero pre Lang etc..).

Continuo ad aspettare Zelda WW (con scelta cel shading che dovrebbe dimostrare capacità attuali consoles, e non wannabe come 99,9 % dei giochi 3D) e sperare... :D

Offline master of puppets

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« Risposta #20 il: 15 Apr 2003, 23:45 »
Citazione da: "Duffman"
solo una nota a margine: condivisibile o meno che sia l'opinione dell'insegnante di MOP, VIVADDIO che ne abbia e che le esprima ai ragazzi.

io ho sempre beccato la feccia della classe docente, gente che non andava oltre lo "studiate da...a..."

sarebbe un dio assoluto se gli si potesse riportare la summa del 3d in oggetto e fosse disposto a commentarla.
facce sapè.
Questo mio docente è un grande, uno dei pochi che mi ha trasmesso la voglia di studiare con passione. Però, quando gli parlo di videogiochi, la sua bocca proferisce un sonoro: "Non capisci niente". Comprensibile, secondo me, visto la sua appartenenza ad una generazione totalmente differente.

Offline master of puppets

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« Risposta #21 il: 16 Apr 2003, 00:14 »
Citazione da: "Giobbi"
Citazione da: "Duffman"
la questione della limitazione tecnica secondo me non esiste in quest'ottica, perchè proprio come sono parimenti arte i dipinti precedenti allo studio della prospettiva o quelli astratti, che rispetto alla tecnica pura si pongono in modo particolare (lontano, per dirla "rozzamente") così per me un gioco 8 bit non sfigura, dal punto di vista artistico, davanti al più avanzato dei giochi odierni se si guarda all'ESSENZA del vg.


Concordo.
I videogiochi "antichi" (e.g. Moon Patrol  o Asteroids) sono opere artistiche più compiute dei videogiochi moderni (sorta di "periodo di transizione" dove si é cercato di fare giochi "come film" per ampliare il mercato?)
Però  non sono GRANDI opere artistiche  a causa delle limitazioni tecniche (più che con la pittura potresti fare un paragone con  il cinema ai primordi, ovvero pre Lang etc..).

Continuo ad aspettare Zelda WW (con scelta cel shading che dovrebbe dimostrare capacità attuali consoles, e non wannabe come 99,9 % dei giochi 3D) e sperare... :D
Giobbi, secondo te, il vg del passato è più compiuto di quello moderno. Forse perchè incarna un ideale romantico. in cui la giocabilità era la forza principale. Un'arte più semplice ed immediata, per quanto immortale e di innegabile valore, e di conseguenza mi sembra di capire che i vg di oggi sono incompiuti a causa della loro maggiore complessità, e a causa dei limiti tecnici. Ma questi ci saranno sempre, almeno per molto tempo ancora, e lo sviluppo tecnologico ha permesso ai designers di poter esprimere più idee artistiche, e con maggior efficacia del passato. Un processo in cui forse il vg ha perso qualche carattere distintivo, ma indispensabile per la sua affermazione come forme d'arte, non credi?Videogioco moderno meno compiuto del passato ma forse più artistico

Offline Duffman

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Arte, videogioco, e moralità.
« Risposta #22 il: 16 Apr 2003, 01:43 »
curioso...il risultato di questo 3d e di quello di mytoybox (tanto realismo...poca immaginazione) stanno convergendo.

ti rimando li per le motivazioni del fatto che sono STRA d'accordo con giobbi
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Offline theblackpages

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« Risposta #23 il: 16 Apr 2003, 17:22 »
Per Duffman.

1)
Lungi da me confutare l'importanza dell'aspetto economico nell'ambito artistico popolare: sarei un pazzo.

Ciò non toglie che si debba sempre cercare di distiguere la cacca dalla cioccolata. La spontaneità del genio artistico la si nota in ogni caso, a prescindere dal riscontro di vendite di cui l'opera gode. Proprio perché, come tu dici, MM non ha fatto segreto dei suoi intenti poco onesti, mi sembra quanto di più distante dalla figura di artista.

2)
Se mi concordi che l'emozione, non il messaggio, è l'unica condizione necessaria dell'opera d'arte, a quel punto il VG, che come tutti sappiamo, dispensa a gran mani le emozioni, è arte, e tutto questo 3D è inutile.

Per Giobbi.
Quel che dici è giusto e importante. Ma il topic, a mio modesto avviso, non suggeriva di individuare quale fossero i tratti distintivi, unici, del medium ludico. La questione, in realtà, è: se l'opera d'arte è quel prodotto dell'ingegno umano tramite il quale l'autore lancia un messaggio di natura etica, allora il VG, che in sparuti casi si fa tramite di un messaggio, può mirare in qualche modo ad rientrare nel novero delle forme d'espressione artistica?

Penso ai racing game, agli sportivi, ai rompicapo: veicolano forse qualche messaggio?

Ciao. :)

Offline Giobbi

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« Risposta #24 il: 23 Apr 2003, 13:52 »
Citazione da: "theblackpages"

Per Giobbi.
Quel che dici è giusto e importante. Ma il topic, a mio modesto avviso, non suggeriva di individuare quale fossero i tratti distintivi, unici, del medium ludico. La questione, in realtà, è: se l'opera d'arte è quel prodotto dell'ingegno umano tramite il quale l'autore lancia un messaggio di natura etica, allora il VG, che in sparuti casi si fa tramite di un messaggio, può mirare in qualche modo ad rientrare nel novero delle forme d'espressione artistica?

Penso ai racing game, agli sportivi, ai rompicapo: veicolano forse qualche messaggio?

Ciao. :)


Il problema é che l'opera d'arte NON é "quel prodotto dell'ingegno umano tramite il quale l'autore lancia un messaggio di natura etica".
Per cui la questione non sussiste.

Se consideri l'etica in senso lato, invece, il guidare anche simulato ha una sua etica (velocità..etc..), così la logica dei rompicapo

Offline Giobbi

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« Risposta #25 il: 23 Apr 2003, 14:00 »
Citazione da: "master of puppets"
Giobbi, secondo te, il vg del passato è più compiuto di quello moderno. Forse perchè incarna un ideale romantico. in cui la giocabilità era la forza principale. Un'arte più semplice ed immediata, per quanto immortale e di innegabile valore, e di conseguenza mi sembra di capire che i vg di oggi sono incompiuti a causa della loro maggiore complessità, e a causa dei limiti tecnici. Ma questi ci saranno sempre, almeno per molto tempo ancora, e lo sviluppo tecnologico ha permesso ai designers di poter esprimere più idee artistiche, e con maggior efficacia del passato. Un processo in cui forse il vg ha perso qualche carattere distintivo, ma indispensabile per la sua affermazione come forme d'arte, non credi?Videogioco moderno meno compiuto del passato ma forse più artistico
.

No, il videogioco 2D di qualità é più compiuto di quello 3D perché sa convivere meglio con i suoi limiti, fanno parte del gioco stesso e non risulta un "vorrei ma non posso" di quasi  tutti i giochi 3D.

I già citati Asteroids e Moon Patrol non sono wannabe (vd. invece MGS1-2, FF, Tomb Raider, Ico, etc..).
Sono artisticamente compiuti al contrario dei titoli 3D menzionati.

Offline theblackpages

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« Risposta #26 il: 23 Apr 2003, 21:50 »
Citazione da: "Giobbi"
Il problema é che l'opera d'arte NON é "quel prodotto dell'ingegno umano tramite il quale l'autore lancia un messaggio di natura etica".
Per cui la questione non sussiste.

Se consideri l'etica in senso lato, invece, il guidare anche simulato ha una sua etica (velocità..etc..), così la logica dei rompicapo


La mia ipotesi [il se] era riferito al topic, ossia all'opinione del docente di master of puppets. Non è il mio parere al riguardo. Ciò che volevo dire è che il discorso stava andando un po' OT.

Offline master of puppets

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« Risposta #27 il: 26 Apr 2003, 17:11 »
Mi pare che molti concordano sul fatto che l'opera d'arte debba dispensare emozioni, senza relazioni con messaggi e cose varie. Ma ora vi chiedo: che tipo di emozioni? Mi spiego: anche un film porno può dare"emozioni", ma non mi sembra che si tratti di arte, giusto? Una stupida pubblicità di un detersivo può darti emozioni. Stupide, ma sempre emozioni. Quindi secondo me, bisogna andare ancora più a fondo, spiegando che tipo di emozioni possano creare un'opera d'arte, in particolare nel campo videoludico. A voi la parola.

Offline Ludin

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« Risposta #28 il: 26 Apr 2003, 18:03 »
Non tutte le opere d'arte trasmettono messaggi, o emozioni, eppure sono considerate opere d'arte (esempio, molte sculture), per il semplice fatto di essere davvero ben realizzate e rappresentare minuziosamente la realtà (un'imitazione della realtà), o, in alcuni casi, il non rappresentare per nulla la realtà, ma una visione diversa o distorta della realtà, fittizia.

Le opere d'arte possono essere semplicemente belle, possono trasmettere emozioni, possono contenere dei messaggi, possono fare ed essere tutto e niente allo stesso tempo.

Ma alla fine siamo noi che dovremmo giudicare se qualcosa è un'opera d'arte, che valgaper noi stessi e non in assoluto. Molti (videogiocatori) considerano i videogiochi opere d'arte, e questo dovrebbe bastare (per loro) a renderle tali.

Tutto imho naturalmente ><
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Shin Megami Tensei III : Nocturne

Offline theblackpages

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« Risposta #29 il: 26 Apr 2003, 21:46 »
Citazione da: "master of puppets"
Mi pare che molti concordano sul fatto che l'opera d'arte debba dispensare emozioni, senza relazioni con messaggi e cose varie. Ma ora vi chiedo: che tipo di emozioni? Mi spiego: anche un film porno può dare"emozioni", ma non mi sembra che si tratti di arte, giusto? Una stupida pubblicità di un detersivo può darti emozioni. Stupide, ma sempre emozioni. Quindi secondo me, bisogna andare ancora più a fondo, spiegando che tipo di emozioni possano creare un'opera d'arte, in particolare nel campo videoludico. A voi la parola.


Bravo. Dico davvero, la questione è di interesse altissimo per me. Ma eccoci qua arrivati ad un profondo baratro di relativismo. Lasciami pensare un po', poi ne riparliamo :roll: