EGO, hai idea di quante parole oggi riconsciute come corrette siano nate seguendo processi di "fusione" come quelli che stai criticando? La tua professoressa d'italiano ti avrebbe mai corretto parole come "eppure", "nemmeno", "laggiù", etc.?
Si tratta di espressioni composte che hanno una giustificazione nella fonetica articolatoria. La loro fusione è un processo naturale e, alla lunga, inevitabile.
Rassegnati
Ma allora, onestamente, a che minchia serve parlare ancora di correttezza grammaticale? Se ognuno scrive errori e sono giusti perché non sono errori ma "evoluzione" della lingua, allora non c'è neppure più bisogno di insegnare la grammatica. Scriviamo pure "un'amico", tanto lo fanno tutti. Usiamo pure "apposto" per dire "a posto", tanto lo fanno tutti. Scriviamo e diciamo cose inesatte, l'importante è capire che cosa vogliano dire. Peccato che molte persone non capiscono nemmeno quando dici le cose giuste, figuriamoci se ne dici una per un'altra.
Mi pare un discorso davvero assurdo ed una pericolosa concessione alla "mente reattiva" per cui A=A=A e "vagina pectoris" è uguale ad "angina pectoris" e "polistirolo" e "colesterolo" sono
one and the same thing. Procedimenti mentali ben messi alla berlina in libri come per esempio
questo, molto divertente.
Comunque, come al solito (a questo, sì, mi sono rassegnato): scrivete il cazzo che volete, io continuo a usare la mia correttezza linguistica appresa ed esercitata negli anni
Ma a questo punto il topic andrebbe chiuso, visto che diventa inutile se ogni errore è giusto. Dubito tuttavia che gli scritti di Bittanti, Cangialosi e Fulco sarebbero tanto apprezzati se contenessero espressioni come quelle che a me danno tanto fastidio*
*mo' Ivan mi frega facendo tutto un articolo così