Publisher: Sega –AM2 *** Developer: AM2 *** System: Playstation 2
VIRTUA FIGHTER 4 EVOLUTION
Sega AM2 mostra come l’evoluzione non avvenga esclusivamente acquisendo nuove capacità ma anche sviluppando diversamente quelle già posseduteNel mondo videoludico, si intende spesso per “evoluzione ” l’aggiunta di evidenti caratteri strutturali e/o cosmetici, alieni al concept preesistente, atti ad arricchirlo e completarlo. Con
Virtua Fighter 4 Evolution (VF4Evo), Sega mostra come tale visione sia riduttiva, riuscendo a rinnovare un prodotto,
Virtua Fighter 4, semplicemente migliorandone la “chiave di lettura”.
Le aggiunte concrete, in questa nuova versione del picchiaduro AM2, sono infatti poche a livello quantitativo ma decisamente consistenti dal punto di vista qualitativo-ludico. Ciò che subito risalta, è l’introduzione di due nuovi lottatori: Brad Burns e Goh Hinogami. Il primo è un esperto di muhay-thai italiano (anche se dal nome non si direbbe) mentre il secondo è un judoka nipponico. Ciascuna delle new entries si inserisce perfettamente nel contesto di gioco di Virtua Fighter, presentandosi, parimente ai “veterani”, con un’identità ludica individuale e di grande spessore tecnico. Brad ha uno stile aggressivo ma può fare anche ampio uso di esclusivi scarti laterali e schivate (analogamente al pugile Steve Fox di
Tekken 4). Gho offre invece un approccio diametralmente opposto, più “passivo”, incentrato su un attento studio dell’avversario al fine di sbilanciarlo e quindi infierire su di esso con prese e leve articolari. Degno di nota è anche il character design della coppia, carismatico ed ispirato, decisamente più originale ed interessante di quello proposto nei precedenti episodi. I restanti 14 combattenti, provenienti da
VF4, sono stati ulteriormente bilanciati nelle rispettive tecniche di lotta, al fine di rendere più efficaci, e meno complesse da eseguire, alcune sequenze d’attacco. Per il resto nulla è stato variato, rispetto al predecessore, in termini di “cinematica” e “dinamica” di gioco. In cosa si realizza qundi l’”evolution”? Essa concettualmente si esprime attraverso una maggiore fruibilità della struttura ludica e in una migliore incentivazione ad approfondirla. Sotto il profilo pratico, ciò si traduce nell’introduzione di una modalità di gioco denominata “Quest”, che và a sostituire la “Kumite” , e in vari “ritocchi”, atti ad aumentare lo spessore delle sezioni “Arcade” e “Training”. , Alla base di tutto, rimane sostanzialmente l’episteme ludica di
VF4, imperniata sul “Grade System” e sugli scontri con personaggi guidati da una a.i. che simula gli stili di combattimento di giocatori reali, ma essa riesce ora ad esprimersi più efficacemente.
L’”Arcade” è reso frizzante e vario grazie alla presenza di incontri random in cui si viene chiamati a soddisfare determinate condizioni di gioco, come effettuare un certo numero di proiezioni sull’avversario o farlo cadere a terra più volte di quanto lui lo faccia con noi. Il superamento della prova comporta l’acquisizione di una item o di denaro virtuale.
Il “Training” si avvale di una nutrita serie di sezioni, realizzate per rendere il più completa possibile la preparazione tecnica del giocatore. Oltre alle accurate fasi sull’apprendimento delle mosse, troviamo infatti una gran quantità di suggerimenti atti ad ottimizzare le conoscenze acquisite sullo stile di lotta di ciascun combattente.
Nel “Quest” l’utente, una volta scelto il proprio personaggio, viene proiettato in una metropoli digitale costellata di arcade points. Questi sono frequentati da numerosi giocatori virtuali, ciascuno dei quali è caratterizzato da un livello di bravura e da una tecnica di gioco differenti. Lo scopo è quello di sostenere tutta una serie di incontri, al fine di guadagnarsi abbastanza vittorie per poter partecipare al torneo che decreterà il campione della sala giochi. Il susseguirsi dei combattimenti viene reso stimolante da scontri a premi (items o denaro) e “ranking battles” (il successo nelle quali garantisce una più rapida ascesa nella classifica dei migliori giocatori). I soldi raccolti vengono spesi in un apposito shop dove è possibile acquistare una pletora di oggetti, con cui arricchire il vostro character, o “goodies” varie.
Cosmeticamente il prodotto non migliora di molto la qualità (comunque buona) del predecessore. I vecchi fondali sono stati ritoccati e riproposti talvolta in condizioni metereologiche differenti, mentre i due nuovi stages si presentano piuttosto anonimi e scarni. I modelli dei lottatori sono pressoché invariati, un leggero effetto blur (non anti-alias) ne nasconde meglio le scalettature ma non si può parlare di grande progresso tecnico.
Tirando le somme, con tre “mosse” AM2 raggiunge una sintesi di gioco perfetta: acquisire item è più semplice e ciò invoglia a collezionarle tutte, per poterlo fare serve di saper ben gestire il personaggio, un training accurato e mai dispersivo consente di poterlo fare.
VF4Evo è quindi un must per chi si è perso il precedente episodio ed un valido approfondimento per gli appassionati della serie.
Voto: 9.5
*Nota personale* Questa recensione è il mio arrivederci a Teokrazia un prezioso amico del forum che per varie ragioni si allontanerà (speriamo solo momentaneamente) da questi luoghi. Ciao Teo a presto
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