Beh, io me lo sono trovato nel Wii senza volerlo, tanto per dire
Sei l'eccezione che conferma la regola.
Un esercito là fuori (me compreso, per la cronaca) comprò quella macchinetta in buona parte o esclusivamente per giocare col
vero tennis 1:1 !!111!11one oneChe i primi due sono già spariti di scena, gli altri resistono nel tempo e vendono a prescindere (ma in proporzione ovviamente) del sistema su cui girano.
Perdonami ma anche questa osservazione mi pare irrilevante, nel senso che il discorso non verteva sulla bontà a lungo termine dell'operazione, quanto piuttosto sulla riuscita delle strategie Nintendo nell'arco del ciclo vitale di Wii.
In altri termini ritengo che se wiimote & Wii Sports (a mio parere assolutamente inscindibili quando si analizza il successo di questa macchina, quantomeno inizialmente) fossero stati un bluff i titoli citati arrivati in seguito avrebbero miseramente floppato.
Ne parli con me, eppure ho sempre sottolineato come Wii sia stato uno dei più grandi esempi di marketing eccezionale mai visti nel settore, se non il migliore.
[...]
Poi se vogliamo ancora dire, nonostante tutto, che quell'utenza che mai si era interessata al media si potesse fidelizzare o, peggio ancora, "educare" (concetto da gioventù hitleriana che fa rabbrividire a mio parere) diciamolo pure, ma è evidente oggi che sia scappata altrove o che sia tornata a non interessarsi.
Sul primo punto boh, credo che prodotti di questo genere non possano reggersi in piedi solo ed esclusivamente sul marketing: ci vuole "sostanza" sotto, altrimenti sul medio/lungo termine non sono destinati a durare. Mentre il ciclo vitale del Wii è stato decisamente regolare per quelli che sono gli standard Nintendo.
Riguardo il secondo sì, io sono stato (e in un certo senso sono ancora) convinto che si potesse parlare di fidelizzazione... chiaramente non ho mai pensato che si potessero portare di peso 100 milioni di utenti sulla nextgen, ma i numeri di tutta una sfilza di prodotti arrivati dopo il famigerato Wii Sports e assolutamente non
bundlizzati mi hanno portato a pensare che almeno un po' di gente potesse essere entrata definitivamente nel giro del videogioco. Cosa che del resto è accaduta con PlayStation.
Trovo abbastanza significativa la parte finale del tuo post: credo ci sia una
gran bella differenza tra l'ipotizzare che i non videogiocatori siano tornati ad essere tali e il ritenere che possano essere migrati su altri lidi. Le implicazioni nell'uno e nell'altro caso sono tanto distanti quanto ovvie.
Purtroppo è molto difficile dire quale delle due si sia avverata... l'unica certezza, almeno ad oggi, è che se quelle persone giocano ancora non lo stanno facendo con le piattaforme di Nintendo.