Arrivati anche gli occhialini 3D e provati subito con Mirror's Edge. Ci sarebbero centinaia di riflessioni di fare e sono certo che molte altre matureranno col tempo. Per il momento mi limito al semplice impatto. Con questa tecnologia ciò che si vede perde il suo carattere pittorico, ragion per cui "la grafica" non può più essere valutata solo per la sue qualità estetiche, ma soprattutto affettive. Inutile accostarsi al 3D cercando i vecchi piaceri degli elementi grafici disegnati bene o male, qui c'è da sentire il brivido misto a conforto che si prova avvicinandosi a una finestra proiettata sul baratro, il timore di farsi male quando tutt'intorno è un rimbalzare di proiettili e schegge impazzite, il piacere di sentirsi avvolti dallo scintillio del pulviscolo, o la curiosità di ciò che nasconde oltre gli elementi del paesaggio. Non dovremo pensare *al* videogioco ma *con* il videogioco. O almeno questo è quello che ci riserva il futuro.