A volte, le apparenze ingannano. I demo che circolavano in giro da tempo della versione PS2 di Splinter Cell denunciavano una conversione da Xbox mediocre, soprattutto a livello grafico. Ora però è giunto il gioco finito, e molte delle voci che criticavano suddetto gioco sono state smentite. Ma andiamo con ordine. Splinter Cell è frutto della collaborazione tra Tom Clancy, che ne ha curato la storia, e la francese Ubisoft, che ha concretizzato ed ha portato su schermo tutte le idee dello scrittore americano. Vestire i panni di una super spia è cosa sempre emozionante, soprattutto dopo aver affrontato le mille peripezie di Solid Snake in MGS, forse l’antesignano degli stealth-spy game. Sam Fisher, soldato-spia proveniente dal reparto di difesa nazionale Third Echelon, ha l’arduo compito di fare luce sulla strana scomparsa di due agenti della Cia, avvenuta in una regione del Caucaso. A complicare il compito del soldato-spia saranno poi tutta una serie di intrighi internazionali di matrice terroristica. Nel medesimo lasso di tempo, infatti, Sam Fisher si troverà coinvolto in una situazione pericolosa e confusa, un gruppo di terroristi infatti, forti di armi nucleari, mina la stabilità del mondo intero. Quasi per sbaglio, la recluta Fisher dovrà affrontare tutta una serie di eventi per cercare di evitare un possibile conflitto atomico.
Questa grosso modo è la storia di Splinter Cell, magnificamente mostrata attraverso una sequenza in computer grafica da brivido, soprattutto per la sua realizzazione tecnica. Dopo una sessione di training ben strutturata (molto utile al fine di prendere dimestichezza col sistema di controllo), parte il primo livello del gioco. La prima vera novità di SC è nella gestione della telecamera, completamente affidata al controllo manuale del giocatore (sarete voi a scegliere i vari punti di vista), inizialmente un po’ ostica da utilizzare, ma con la pratica ci si renderà conto della sua versatilità. In secondo luogo è bene imparare fin da subito l’importanza della parte stealth del gioco, (cuore vero del gameplay) che, se ben adottata, vi eviterà molto spesso di dover affrontare dozzine di guardie. Muoversi nell’ombra, anzi, è la miglior arma d’offesa di Sam Fisher. A rendere poi più difficle il vostro compito, è che all’interno dei livelli non sempre vi sarà data la possibilità di recuperare energia o reperire munizioni, che si riprestineranno solo ad ogni stage completato. Fortunatamente però, potrete fare affidamento su di un equipaggiamento cospicuo di oggetti utili e di armi efficientissime. Utilissimo è il palmare con cui terrete sotto controllo la situazione, acquisendo i files nel corso dell’avventura e capendo attraverso esso i vostri obiettivi principali. Non mancano poi visori notturni, grimaldelli, cavi ottici (utili per vedere se all’interno delle locazioni risiedano dei nemici). Molto vasto anche il reparto armi, inizialmente costituito di sola pistola, ma che diventerà sempre più ricco nel proseguo dell’avventura (fucili, granate, ecc.). Si potrà accedere all’inventario in qualsiasi momento del gioco. Le mosse a disposizione di Sam sono molteplici: capriole, salti, la capacità di stare appesi alle funi, accovacciarsi, strisciare, rimanere nascosti nell’ombra, arrampicarsi, questi sono solo pochi esempi di quello che è capace di fare il vostro eroe. Stupenda poi la realizzazione degli ambienti di gioco, la cui struttura, ricca di trappole e di nemici, richiederà sempre un uso massiccio della vostra materia grigia. Non si può poi non sottolineare una buona interazione con gli elementi del fondale e la presenza della fisica dinamica, un’intelligenza artificiale ad alti livelli, difficoltà di gioco ben calibrata, elementi che in qualche modo vanno ad aumentare la longevità e la complessità del gioco. Aggiungete poi una serie di missioni da cardiopalma, frenetiche ed adrenaliniche che vi terranno incollati alla TV per parecchio tempo.
Non delude affatto poi la realizzazione tecnica di SC, l’engine poligonale spara a schermo una enorme quantità di poligoni, il tutto condito con effetti di luce dinamica in real time (seppur inferiori rispetto alla controparte Xbox) sbalorditivi. Il level design è molto curato, ricco di particolari e di effetti scenici di notevole fattura (polvere, bagliori, fiamme, scintille e via dicendo), stupende anche le animazioni dei vari personaggi presenti all’interno del gioco, sempre fluide e ben fatte le proprietà fisiche degli oggetti ben implementate, insomma, non manca proprio nulla. Discreto anche il comparto sonoro, belli gli effetti, ottimamente realizzato il doppiaggio in italiano, forse è un po’ carente il lato delle tracce audio, pochine per la verità e ripetitive a lungo andare, ma ci si può ritenere soddisfatti in generale. In definitiva SC è un ottimo gioco, bella la trama, impeccabile il sistema di controllo, ottima la realizzazione tecnica (inferiore comunque a quella Xbox). A queste parole molti storceranno il naso, ma vi dico di provare il gioco, non ne rimarrete delusi, e comunque è una valida alternativa al Metal Gear Solid di kojimiana memoria.
VOTO: 8 su 10