Autore Topic: [PS2] Splinter Cell  (Letto 3158 volte)

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Offline Dj Mark Noise

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[PS2] Splinter Cell
« il: 10 Apr 2003, 20:02 »
A volte, le apparenze ingannano. I demo che circolavano in giro da tempo della versione PS2 di Splinter Cell denunciavano una conversione da Xbox mediocre, soprattutto a livello grafico. Ora però è giunto il gioco finito, e molte delle voci che criticavano suddetto gioco sono state smentite. Ma andiamo con ordine. Splinter Cell è frutto della collaborazione tra Tom Clancy, che ne ha curato la storia, e la francese Ubisoft, che ha concretizzato ed ha portato su schermo tutte le idee dello scrittore americano. Vestire i panni di una super spia è cosa sempre emozionante, soprattutto dopo aver affrontato le mille peripezie di Solid Snake in MGS, forse l’antesignano degli stealth-spy game. Sam Fisher, soldato-spia proveniente dal reparto di difesa nazionale Third Echelon, ha l’arduo compito di fare luce sulla strana scomparsa di due agenti della Cia, avvenuta in una regione del Caucaso. A complicare il compito del soldato-spia saranno poi tutta una serie di intrighi internazionali di matrice terroristica. Nel medesimo lasso di tempo, infatti, Sam Fisher si troverà coinvolto in una situazione pericolosa e confusa, un gruppo di terroristi infatti, forti di armi nucleari, mina la stabilità del mondo intero. Quasi per sbaglio, la recluta Fisher dovrà affrontare tutta una serie di eventi per cercare di evitare un possibile conflitto atomico.
Questa grosso modo è la storia di Splinter Cell, magnificamente mostrata attraverso una sequenza in computer grafica da brivido, soprattutto per la sua realizzazione tecnica. Dopo una sessione di training ben strutturata (molto utile al fine di prendere dimestichezza col sistema di controllo), parte il primo livello del gioco. La prima vera novità di SC è nella gestione della telecamera, completamente affidata al controllo manuale del giocatore (sarete voi a scegliere i vari punti di vista), inizialmente un po’ ostica da utilizzare, ma con la pratica ci si renderà conto della sua versatilità. In secondo luogo è bene imparare fin da subito l’importanza della parte stealth del gioco, (cuore vero del gameplay) che, se ben adottata, vi eviterà molto spesso di dover affrontare dozzine di guardie. Muoversi nell’ombra, anzi, è la miglior arma d’offesa di Sam Fisher. A rendere poi più difficle il vostro compito, è che all’interno dei livelli non sempre vi sarà data la possibilità di recuperare energia o reperire munizioni, che si riprestineranno solo ad ogni stage completato. Fortunatamente però, potrete fare affidamento su di un equipaggiamento cospicuo di oggetti utili e di armi efficientissime. Utilissimo è il palmare con cui terrete sotto controllo la situazione, acquisendo i files nel corso dell’avventura e capendo attraverso esso i vostri obiettivi principali. Non mancano poi visori notturni, grimaldelli, cavi ottici (utili per vedere se all’interno delle locazioni risiedano dei nemici). Molto vasto anche il reparto armi, inizialmente costituito di sola pistola, ma che diventerà sempre più ricco nel proseguo dell’avventura (fucili, granate, ecc.). Si potrà accedere all’inventario in qualsiasi momento del gioco. Le mosse a disposizione di Sam sono molteplici: capriole, salti, la capacità di stare appesi alle funi, accovacciarsi, strisciare, rimanere nascosti nell’ombra, arrampicarsi, questi sono solo pochi esempi di quello che è capace di fare il vostro eroe. Stupenda poi la realizzazione degli ambienti di gioco, la cui struttura, ricca di trappole e di nemici, richiederà sempre un uso massiccio della vostra materia grigia. Non si può poi non sottolineare una buona interazione con gli elementi del fondale e la presenza della fisica dinamica, un’intelligenza artificiale ad alti livelli, difficoltà di gioco ben calibrata, elementi che in qualche modo vanno ad aumentare la longevità e la complessità del gioco. Aggiungete poi una serie di missioni da cardiopalma, frenetiche ed adrenaliniche che vi terranno incollati alla TV per parecchio tempo.
Non delude affatto poi la realizzazione tecnica di SC, l’engine poligonale spara a schermo una enorme quantità di poligoni, il tutto condito con effetti di luce dinamica in real time (seppur inferiori rispetto alla controparte Xbox) sbalorditivi. Il level design è molto curato, ricco di particolari e di effetti scenici di notevole fattura (polvere, bagliori, fiamme, scintille e via dicendo), stupende anche le animazioni dei vari personaggi presenti all’interno del gioco, sempre fluide e ben fatte le proprietà fisiche degli oggetti ben implementate, insomma, non manca proprio nulla. Discreto anche il comparto sonoro, belli gli effetti, ottimamente realizzato il doppiaggio in italiano, forse è un po’ carente il lato delle tracce audio, pochine per la verità e ripetitive a lungo andare, ma ci si può ritenere soddisfatti in generale. In definitiva SC è un ottimo gioco, bella la trama, impeccabile il sistema di controllo, ottima la realizzazione tecnica (inferiore comunque a quella Xbox). A queste parole molti storceranno il naso, ma vi dico di provare il gioco, non ne rimarrete delusi, e comunque è una valida alternativa al Metal Gear Solid di kojimiana memoria.

VOTO: 8 su 10

Offline R11

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[PS2] Splinter Cell
« Risposta #1 il: 27 Apr 2003, 18:34 »
Mi chiamo Sam Fisher, faccio parte delle cellule fantasma (Splinter Cell) ideate dall’agenzia Third Echelon di cui tuttora il governo americano nega l’esistenza. La mia missione consiste nel ritrovare degli agenti americani facenti parte della CIA che sono scomparsi.Forse sono gia morti?
Forse vittime di un attentato terroristico? Per questo devo indagare e se mi sarà possibile salvarli ed evitare il peggio. Devo agire in solitaria sul campo, nell’ombra, con passo felpato e con il solo aiuto di una squadra esterna che resta sempre in contatto per fornirmi dati e consigli. So per certo che dovrò viaggiare molto dall’ex Repubblica sovietica alla Georgia.
Prima di partire devo superare l’utile esame d’addestramento nel quale devo attraversare un percorso per ben rendermi conto delle mie abilità e dei miei limiti, per imparare ad individuare degli oggetti e zone che mi possano essere utili per l’arrampicata, l’esplorazione e la sottrazione dei cadaveri dallo sguardo delle guardie.
Durante il mio incarico devo trovare assolutamente dei codici d’accesso per aprire delle porte di sicurezza, fornire dati e indizi utili alla squadra e cercherò di far sì che le persone che incontrerò lungo la mia strada collaborino con le buone o con le cattive e per quelle che non lo faranno c’è sempre il mio fidato fucile automatico SC-20K, che gli accoglierà a braccia aperte.
L’agenzia mi fornisce all’inizio di ogni fase munizioni, fucile, pistola SC con silenziatore, cavo ottico per scrutare al di la delle porte prima di aprirle, telecamere ad azione diversiva, e una manciata d’altri dispositivi come due visori uno notturno e uno termico utili in alcuni sporadici casi. Non sempre posso semplicemente sparare un colpo in mezzo alla fronte per liberarmi delle guardie e di chiunque voglia attivare l’allarme, ma devo stordirle con i proiettili di gomma, proiettili elettrici o semplicemente con un colpo ben assestato sulla nuca con il calcio della pistola. Devo stare molto attento agli allarmi, che nella maggior parte dei casi non posso far suonare molte volte altrimenti la mia missione fallirà, per questo devo nascondere i cadaveri nelle zone buie e talvolta crearmele sparando o spegnendo l’illuminazione artificiale e come se non bastasse devo porre molta attenzione a non farmi avvistare dalle telecamere di sorveglianza distruggendole o magari rendendole inattive momentaneamente con il jammer che emettendo impulsi a microonde interferisce con i segnali da loro emesse.
Una cosa è certa, il comportamento delle guardie è perlomeno ambiguo, quando viene attivato l’allarme gli unici che effettivamente mi vengono a cercare sono quelli che si trovano nella stessa zona in cui è stato attivato o al massimo in quella vicina ma non solo, generalmente sono un po’ tardoni e ho l’impressione che talvolta mi stiano aspettando, compiendo delle azioni soltanto quando arrivo in una certa posizione nell’ambiente e non quando effettivamente vedono qualcosa. Per esempio qualche giorno fa dopo essere sceso dall’ascensore senza il ben che minimo rumore mi accingo a perlustrare la zona, arrivo a un distributore di bibite e avvisto una guardia che cammina lungo il corridoio mostrandomi le spalle, immediatamente mi nascondo nell’ombra, in completo silenzio dietro una parete per carpirne i movimenti, dopo tre secondi si gira fa due passi ed esclama guardando nel vuoto:
CHI C’E` LA NELL’OMBRA! (?)
Mi è capitato anche di peggio, alcune guardie si sono beccate due proiettili del mio SC-20K in piena testa senza battere ciglio, le possibilità sono due ho il mirino è storto come mia nonna oppure anno la testa di cemento ma osservando il loro comportamento opto per la seconda.
Comunque ho imparata ad evitare gli scontri a fuoco diretto perché non sono velocissimo nel puntare le armi, ma compenso il tutto muovendomi nell’oscurità, prendendo le guardie alle spalle e muovendomi furtivamente utilizzando le mie speciali mosse per sfuggire allo sguardo indiscreto anche se purtroppo l’ambiente non mi consente di utilizzarle tutte come vorrei.
Inizio ad essere stanco, no non fisicamente ma mentalmente, ho le allucinazioni, vedo ombre con i bordi seghettati, alcune fonti di luce libera come il fuoco, alle volte non proiettano ombre e mi sembrano animate da pochissimi frame nemmeno fossero digitali, altre fonti come le lampada sono indistruttibili solo per il fatto d’essere protette da una griglia metallica, non so sarà forse la gran quantità di fumo che respiro quando scoppia un incendio che mi da questi problemi, sta di fatto che continuo ad avere strane visioni, anche in lontananza vedo gli oggetti con i bordi seghettati, peccato perché l’ambiente è abbastanza vario ed essendo l’unica distrazione che posso concedermi durante la missione è un sacrificio non poterne godere.
Il mio amico Snake mi ha insegnato l’arte del silenzio, mi ha descritto questo tipo di missioni come galvanizzanti, divertenti (per quanto ammazzare delle persone possa esserlo) e piene di imprevisti ma purtroppo io le ho trovate a tratti noiose, limitative e con poca atmosfera, speriamo bene che le cose migliorino con i prossimi incarichi, nel frattempo vado a trovarlo chi sa che non mi sveli qualche suo segreto.

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