Sono disperato in questi ultimi giorni mio padre è stato trasferito alla Maugeri di Pavia, per cure palliative (dopo aver fatto tre cicli di chemio). Quindi in sostanza siamo ormai arrivati al capolinea. Oggi l'ho sentito per telefono e sembrava tutto stordito dalle dosi dei farmaci antidolore, mi dispiaceva molto non poter più parlarci in maniera lucida. Ci sono rimasto malissimo, un segnale che piano piano se ne sta andando.
Dovrei andarlo a trovare martedì, ma non so se ce la faccio. Nel senso che non si può più parlare come prima, non è più lui da quando l'hanno trasferito. Ormai piango notte e giorno, non posso vivere senza di lui, per me sarà una ferita che non si rimarginerà tanto facilmente.
E comunque è già sopravvissuto abbastanza, molto più delle aspettative. Però quando tornava a casa dai ricoveri in questi ultimi tre mesi, sembrava pieno di speranza, pensava veramente di poter vivere ancora a lungo...