Autore Topic: Il topic Medico.  (Letto 335562 volte)

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Online EGO

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #675 il: 20 Nov 2010, 14:23 »
Oggi sulla Stampa c'è un articolo dal titolo:

“Ecco la medicina per curare la Sanità malata”
Si spende molto in macchinari e nuovi farmaci
ma senza prove di efficacia nel 40% dei casi


Questo articolo, forse non tanto per colpa del giornalista ma di chi ha messo il titolo, è pessimo per due motivi:
1) Non dice assolutamente ciò che annuncia il titolo a grandi caratteri, dunque non risponde al quesito iniziale;
2) Si ritorce contro sé stesso, perché parla anche dell'inesatta propaganda dei media in materia di sanità, quindi si auto-pwna in modo davvero ironico.

Mi preme soffermarmi su queste due affermazioni uscite dal recente congresso della Sihta (Società Italiana di Health Technology Assessment):

Citazione
«[è] ampiamente dimostrato che una quota consistente degli interventi utilizzati nella pratica corrente (20-40 per cento) sia priva di prove di efficacia o utilizzata per indicazioni non appropriate»
Bisogna stare attenti di fronte a una frase come questa, perché la conclusione facile del lettore è: "quasi la metà delle terapie e degli esami diagnostici vengono fatti a caso o sono inutili". Non è questo il significato. "Priva di prove di efficacia" non significa "priva di efficacia" (attenzione!): significa che non esiste uno studio fatto su grandi numeri che dimostri la migliore efficacia del trattamento (o dell'esame) rispetto a uno già esistente, oppure rispetto al non fare quella terapia o quell'esame. In realtà, un trattamento in genere viene fatto proprio perché alcuni esperimenti hanno dimostrato che può avere un effetto, anche se non in tutti i casi: ciò che manca è un confronto diretto di efficacia rispetto a un altro trattamento, o al placebo.
"Utilizzata per indicazioni non appropriate" non significa necessariamente utilizzata alla "proviamo e preghiamo". Significa che un determinato trattamento, di nuovo, può aver dimostrato di dare benefici in alcuni casi di determinate malattie per le quali non era strettamente indicato. E' lo stesso concetto per cui alcuni farmaci vengono somministrati non come terapia specifica, ma perché riescono a dare beneficio sui sintomi di un'altra malattia grazie ai propri effetti collaterali. Attenzione dunque, perché "non appropriato" può voler semplicemente dire "non ufficialmente registrato nei protocolli e nella documentazione FDA/AIFA/ecc per quella determinata patologia", non vuol dire "inutile o dannoso".


Citazione
«è dimostrato come non più del dieci per cento delle novità propagandate dai media trovino, a distanza di vent’anni, applicazioni cliniche».
La ricerca medico-scientifica ha bisogno di pubblicità per sopravvivere, perché pubblicità significa attenzione e sovvenzioni. Dunque, ogni piccola "scoperta" finisce alle agenzie di stampa, che si occupano di promettere mari e monti al posto dei ricercatori, che ovviamente non possono farlo per non dichiarare il falso. Tra queste false promesse, che vengono promesse solo dai media, ci sono il vaccino contro l'AIDS (promesso già nel 1985-86 come imminente) e le dichiarazioni del tipo "entro dieci anni sconfiggeremo il cancro", che Veronesi non manca mai di fare a tutti i giornali una volta ogni anno o due.

Offline naked

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #676 il: 20 Nov 2010, 14:36 »
il medico sei mesi fa mi disse che il mio livello di creatinina (1,6) era alto e che se non facevo nulla tra 20 andavo sicuramente in dialisi
io gli chiesi se si poteva ridurre questo valore
lui mi disse che è come un treno in corsa: si può rallentare ma è impossibile tornare indietro.

ho fatto gli esami l'altro giorno: il livello è a 1,3 : quasi normale.


ah il consulto era di 120 euro a botta.

Se fosse un’orchestra a parlare per noi Sarebbe più facile cantarsi un addio Diventare adulti sarebbe un crescendo Di violini e guai I tamburi annunciano un temporale Il maestro è andato via Metti un po’ di musica leggera Perché ho voglia di niente Anzi leggerissima

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #677 il: 20 Nov 2010, 14:44 »
Oh, io un paio di mesi fa sono andato al pronto soccorso con un'otite (?). Vari consulti, quattro medici diversi, quattro diagnosi diverse, *quattro per cinque* farmaci prescritti diversi. Ma di cosa stiamo parlando...?

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #678 il: 20 Nov 2010, 14:59 »
Ma di cosa stiamo parlando...?
Onestamente vorrei capire anch'io di che volete parlare tu e naked. Senza polemica, dico sul serio.

Offline naked

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #679 il: 20 Nov 2010, 16:17 »
dico solo che certi medici dovrebbero ponderare le parole.
perchè quando ci si sente dire: "finirai in dialisi" non è sempre piacevole.
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Re: Il topic Medico.
« Risposta #680 il: 20 Nov 2010, 18:11 »
dico solo che certi medici dovrebbero ponderare le parole.
perchè quando ci si sente dire: "finirai in dialisi" non è sempre piacevole.
Sono perfettamente d'accordo. Così come per "lei finirà in sedia a rotelle per tutta la vita" e altre prognosi infauste.

Io penso anzi che bisognerebbe perdere la "cultura" della prognosi. Emettere una prognosi è come guardare nella sfera di cristallo: per quanta sia l'esperienza che hai, la possibilità di sbagliarsi esiste sempre, e questo specialmente nel caso delle malattie o degli incidenti peggiori. Purtroppo, sono proprio quelli peggiori i casi in cui il malato e i familiari non riescono a non chiedere il vaticinio. Chi ha il cancro vuole quasi sempre conoscere la propria "data di scadenza". Il problema è che è impossibile definirla con certezza, e quando il medico emette una sentenza di morte a breve termine e il malato sopravvive per anni o addirittura guarisce, chi ha da perderci (in reputazione) è solo il medico, anche se aveva emesso la prognosi sulla base di molti casi analoghi.

Quindi l'ideale sarebbe che il medico non offrisse prognosi, e che i malati non avessero il morboso interesse di sapere quanto gli resta da vivere. Entrambe le cose purtroppo sono difficilissime da sradicare.

Offline peppebi

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #681 il: 22 Nov 2010, 15:44 »
Il medico potrebbe semplicemente dire quali sono le aspettative di vita senza omettere che ci sono le eccezioni.

Vi ricordate la mia piccola operazione di varicocele? Dovevano farmi la scleroembolizzazione ma, quando ero già in pigiama e pronto per l'operazione, arrivò il medico e mi disse che io avevo scelto quel tipo di intervento ma che lui non eseguiva quella operazione quindi, se preferivo quella, avrei dovuto prenotarla ed aspettare altri 15 giorni almeno.
In quell'occasione ho precisato che non ho chiesto un bel niente e che mi sono limitato ad accettare le richieste del medico che mi aveva visitato (un suo collega dello stesso reparto, tra l'altro). Accettai l'operazione tradizionale.
Durante la stessa mi disse che aveva eseguito un taglietto minuscolo vicino sullo scroto (di lato) di un paio di cm al massimo. Tentò la scleroembolizzazione da lì (normalmente si fa un taglio di qualche millimetro sull'addome o si entra in vena dal braccio passando per il cuore, almeno così mi disse il medico che mi visitò) ma non riuscì ad iniettare il liquido necessario a far tornare normale la vena ingrossata (dicono che può succedere) e quindi eseguì la legatura tradizionale.
Mi mandò a casa dopo una flebo e facendomi camminare per tutto l'ospedale fino ad arrivare alla macchina. Inoltre, era venerdì, secondo lui il lunedì sarei dovuto tornare al lavoro. Cosa che non feci perchè il mio medico di base disse che sarebbero serviti altri due o tre giorni almeno (alla fine rientrai a lavoro giovedì).
Morale della favola: il taglio è quasi di 5cm, altro che "neanche 2"! Inoltre credo che lo sforzo fatto per arrivare alla macchina mi abbia fatto allentare o saltare del tutto un punto. Adesso mi ritrovo con un buchino sulla pelle di circa 2mm di diametro e non ne vuole sapere di chiudersi. Non mi da particolare fastidio (è come quando ti sbucci un gomito o il ginocchio, solo che la ferita è minuscola) ma ho paura che si possa infettare.
Finora l'ho sempre tamponato con mercurocromo ma senza risultati.
Che faccio? La mia paura è che mi taglino di nuovo e, la sola idea di dover rifare le iniezioni per l'anestesia (é stato il momento più doloroso e fastidioso di tutta l'operazione!), mi terrorizza.
« Ultima modifica: 22 Nov 2010, 15:50 da peppebi »
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Offline naked

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #682 il: 24 Nov 2010, 13:54 »
ieri sono stato malissimo.
Sono andato dal medico e mi ha detto che ho avuto una colica biliare.
Era da tempo che sapevo di avere un calcolino alla coleciste ma non mi aveva mai fatto dannare.

Ora mi sa che dovrò operarmi.

Il medico mi ha detto che ora operano in lapaloscopia (spero di averlo scritto giusto).
Solo che devono farti l'anestesia totale.
Aggiungo: che palle. :no:
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Offline Daimon

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #683 il: 24 Nov 2010, 13:56 »
si lo ha fatto mia sorella il suo ex ragazzo e pure io dovro'.
Praticamente alla fine rimangono due fori non fanno piu il taglio, chiaramente e' sempre in anestesia, che e' la cosa pallosa convengo.

Ma in genere non c'e' mai una fretta dannata nel toglierla, io per dire da quando l'ho saputo non ho avuto piu problemi mangiando in un certo modo,
e se e' uno perche' gia dice di toglierla? a me diceva che se son piccoli c'e' la speranza che si assorbiscano se sono di colesterina
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Offline naked

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #684 il: 24 Nov 2010, 14:01 »
io analisi approfondite non ne ho mai fatte.
Appena avrò un attimo di tempo le farò.

Se devo star male preferisco operarmi.

Devo già seguire una particolare dieta per i reni, se a questa poi devo aggiungere quella specifica per la coleciste riduco gli alimenti drasticamente.

A sto punto li levo e basta.
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Offline Xibal

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #685 il: 24 Nov 2010, 14:05 »


Il medico mi ha detto che ora operano in lapaloscopia (spero di averlo scritto giusto).

Laparoscopia :)
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Offline naked

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #686 il: 24 Nov 2010, 14:06 »
ah ecco  :)

ho imparato una parola nuova :D
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Offline Daimon

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #687 il: 24 Nov 2010, 14:07 »
ok beh pensavo avessi gia fatto l'ecografia.
Dall'ecografia si vede se ci sono e la dimensione, i miei per dire stanno proprio al limite quindi ci sono rarissimissime possibilita' che si disciolgano,
io comunque sto provando levando al piu possibile grassissimi tipo latticini, e prendendo due pillole.

Chiaramente la soluzione totale e' levarla, e' chiaro che non si puo stare male cosi io la prima colica son dovuto andare al pronto soccorso a farmi
la toradol endovena, e la seconda invece me la sono tenuta a casa e sopportata, e' pur vero che non mi ero controllato e avevo continuato a mangiare
normale.

ALtra gente prende pure peggio, mia sorella tipo vomitava malamente, ma proprio malamente.

levandola mi ha detto il gastroenterologo non cambia granche', si digerisce piu lentamente perche l'accumulo di bile della coleciste non e' piu disponibile.
Personalmente la cosa che mi rompe piu le palle e' l'anestesia totale, ma vabe
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Offline Castalia83

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #688 il: 25 Nov 2010, 18:01 »
Mi sembra ovvio e scontato che proprio ora che "lavoro" mi ammalo...ma porca puppazza, 6 anni di università e a parte i primi mesi di quest'anno non ho mai avuto febbre o altro, ora che da un mese ho iniziato i tirocini, febbre, mal di gola, tosse. Che due balls.
O capitano! Mio capitano! E davvero sei qua fra noi, fra noi, me e lui...

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #689 il: 26 Nov 2010, 15:43 »
Come accennavo qualche post fa, Veronesi nuoce gravemente alla salute (e alla sanità):

Tumore ai polmoni la Tac a spirale
anticipa la diagnosi


Come sempre, molta attenzione alle parole, e non al senso che sembrerebbero voler trasmettere dopo l'introduzione che vede Veronesi entusiasta:

Citazione
Con la Tac a spirale in grado di diagnosticare anche tumori molto piccoli - fino a 0,6 millimetri, quasi invisibili agli strumenti diagnostici - secondo il professor Veronesi la mortalità potrebbe essere abbassata del 50%. Allo IEO in dieci anni sono state eseguite 40 mila Tac di nuova generazione che hanno permesso di diagnosticare 287 carcinomi polmonari, nel 75% dei casi allo stadio iniziale.
Dunque, in dieci anni, sono state fatte 40MILA TC spirale per diagnosticare 287 carcinomi polmonari, di cui circa 210 allo stadio iniziale, uno stadio che può prevedere dimensioni di meno di un millimetro.

Questo vuol dire che la TC spirale, usata come screening del carcinoma polmonare, individua una lesione polmonare ogni circa 140 esami eseguiti. Tuttavia, specialmente a quelle dimensioni, è impossibile dire se ciò che la TC sta vedendo sia un carcinoma in fase iniziale, oppure qualcos'altro (ben più forti sono invece i sospetti, quando non le certezze, ottenibili dalla mammografia e dal Pap test). Ma una lesione così piccola è impossibile da biopsiare, perciò cosa si fa? Si toglie un polmone a chiunque la TC spirale trova una lesione del genere? Altrettanto impossibile. Per fare un confronto, a mio nonno negli anni Ottanta fu tolto un polmone perché era un forte fumatore a cui venne trovata una "macchia" su una lastra del torace; il fatto è che la natura tumorale di quella "macchia" non fu mai confermata. Si stabilì che doveva essere un tumore solo perché mio nonno fumava ed aveva problemi di fiato. In questa prospettiva, dunque, a me sembra che cantare vittoria per i risultati riportati nell'articolo sia non solo prematuro, ma incosciente e tendenzioso.

Oltretutto, i costi di una TC spirale sono elevati, i tempi di attesa necessariamente lunghi, e a maggior ragione i costi e i tempi lieviterebbero se la metodica fosse usata come screening. Ignorando bellamente queste necessarie considerazioni, e in mancanza di altri studi che confermino un REALE e INCONTROVERTIBILE vantaggio terapeutico e prognostico, Umbertino proclama:

Citazione
«Non proporre questo esame alla popolazione a rischio, cioè ai forti fumatori, diventa un atto non etico perchè li priva della possibilità di salvare la loro vita.

Proporre questo esame, magari periodicamente, ad ogni forte fumatore d'Italia porterebbe i fondi per la sanità al collasso entro brevissimo tempo e allungherebbe i tempi d'attesa ancor più di adesso. E' già difficilmente sostenibile la spesa per il PSA che ormai ogni uomo, dal giorno del cinquantesimo compleanno, vorrebbe fare tre o quattro volte l'anno, e il PSA costa una decina di euro.

Conclusione: Veronesi dice cazzate al soldo di chiunque possa guadagnare nel campo dell'oncologia. Fa pubblicità ingannevole, fa false promesse al pubblico, mette a repentaglio il rapporto tra medici e utenti del SSN proponendo come "etici" (e dunque "non rifiutabili dal medico, pena la perdita della fiducia del paziente e magari anche una denuncia") esami costosi dalla validità ancora là da dimostrare. Ogni anno è chiamato a commentare "scoperte epocali" come questa e scrive un'introduzione al 90% dei libri publicati in Italia che parlano di cancro o di storie di cancro. Dovrebbe essere messo a tacere, e invece è il frontman italiano del business del cancro. Per fortuna non è più Ministro della Sanità.