Autore Topic: Il topic Medico.  (Letto 334359 volte)

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Offline KatanaKGB

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #660 il: 02 Nov 2010, 12:59 »
un "stay strong" al Maxx anche da parte mia.
Hey.. mi raccomando eh!
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Offline MaxxLegend

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #661 il: 02 Nov 2010, 23:00 »
Grazie ragazzi, sto un pò meglio grazie al collare.
Sembro un cocker.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ ^^^^ ^^^ ^^ ^
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Offline Wis

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #662 il: 03 Nov 2010, 09:05 »
Dì la verità che sembravi un cocker anche prima del collare. ^___^
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Offline EGO

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #663 il: 10 Nov 2010, 23:09 »
Premessa:

Citazione
Physicians are often tempted to help out in an emergency, perhaps to save a life. Besides coming to the aid of an injured person or person in distress, a number of doctors -- particularly retired physicians -- volunteer their services at community clinics.

However, doctors often question whether they're putting themselves at risk for a malpractice lawsuit, even if they're trying their best to help. In some situations, they may indeed be putting themselves at risk.

Public policy behind Good Samaritan laws is to encourage health professionals to render aid in emergencies. All 50 states and the District of Columbia have one. The federal government has one that covers domestic airplane travel.


E dunque:

Citazione
Good Samaritan protections require a true emergency. If a patient walks up to you at a first-aid booth and asks for advice or treatment for an ongoing condition, you could be sued and held to the standard of ordinary negligence. If you volunteer at a clinic or an international aid organization and provide routine care, you are not protected. Some states are enacting legislation in an effort to encourage volunteerism for the indigent, but most states do not afford such protection.

One question that arises is whether an accident can be considered a true emergency. Take the example of 2 similar cases, one finding an emergency and the other not.

In a New York case, a doctor was protected by the statute. He was stopped in the lobby of his apartment building by the superintendent's wife, who begged him to look at her husband. The doctor took the man's pulse and heart rate, then called for an ambulance. The superintendent died at the hospital. The widow sued the physician for wrongful death, but a judge dismissed him from the case.

Compare that with an Indiana case in which an appellate court ruled that the protection applies only to the treatment of accident victims, not to all emergencies. A physician had been called at home by a neighbor who was having chest pains. The doctor made a house call, examined the patient, diagnosed pleurisy, prescribed medication, and asked the patient to call if symptoms didn't improve.

The patient's husband called an hour later reporting a respiratory incident. The physician returned, found the woman in full cardiac arrest and initiated CPR, but the patient died. The court ruled that the doctor should be held to the standard of ordinary negligence.

What. The. Bloody. Fuck?

Cioè, il primo caso è fuori dal mondo. Mi chiami nella lobby del mio appartamento, ti visito il marito, riconosco un caso di emergenza, chiamo l'ambulanza... lui, poveretto, muore in ospedale... e tu MI DENUNCI?

Gli americani sono allo sbando psicologico, sono malati. Per forza che sfiduciano Obama. Sì sì, emigrate, andate a lavorare nei civilissimi USA, la terra della logica!

Offline Wis

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #664 il: 11 Nov 2010, 08:57 »
E' come quella madre che ha denunciato il proprietario di un negozio perchè in quel locale un bambino l'ha scontrata e fatta cadere.
Quel bambino era suo figlio.
Non so se sia vera, ma non mi stupirebbe più di tanto.
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Offline EGO

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #665 il: 11 Nov 2010, 22:41 »
Lettera di ieri su La Stampa:

Citazione
Vorrei sollecitare un argomento di discussione sulla malasanità, vista però dalla parte del medico e non da quella dei cittadini, in particolar modo dalla parte dello specialista radiologo, quale sono. Constato, infatti, con amarezza, che aumentano sempre più le richieste e l’effettuazione di esami radiologici inutili e, vieppiù, dannosi per il paziente. Questo si verifica sia per la deresponsabilizzazione dei medici di famiglia, i quali, non visitando più i loro pazienti, demandano ad altri il compito di fare diagnosi anche nei casi più semplici, sia per la vergognosa pratica della «medicina difensiva», attuata soprattutto dai colleghi della medicina d’urgenza (Pronto Soccorso), per cautelarsi nel caso di errori medici in cui venisse accertata una eventuale superficialità negli accertamenti eseguiti.


Risposta odierna:
Citazione
A proposito di radiografie inutili, il collega Francesco Ioppoli nella lettera pubblicata ieri lancia un messaggio assai allarmante circa l’eccessivo ricorso agli esami radiologici. Però nell’accusare medici di famiglia e colleghi del Pronto Soccorso, dimostra di conoscere solo superficialmente ciò di cui scrive. I medici di famiglia sono da tempo in prima linea nel selezionare le richieste degli esami diagnostici (non solo radiologici), con corsi di formazione e continui momenti di verifica. Non è affatto vero che non visitano più i loro assistiti; se richiedono numerosi esami è perché gestiscono direttamente anche le situazioni più complesse. Le generalizzazioni sono sempre un modo superficiale e poco produttivo di affrontare i problemi.

La risposta è firmata da un mio collega e docente, che non dice queste cose tanto per dirle. E dice le stesse cose che io ho scritto nella mia personale risposta, non pubblicata.

Vorrei far notare alcune cose. Il radiologo, quando non svolge mansioni di radiologia interventistica (come le angioplastiche, per esempio), non pratica mai la clinica medica e solo in rarissimi casi viene coinvolto in casi giudiziari, a meno di errori clamorosissimi, perciò è proprio la persona che meno di tutte dovrebbe sentirsi in diritto di fare simili accuse. Tenete anche conto che il radiologo è un eccellente paraculo: le controindicazioni a ciò che deve fare sono poche e molto ben definite, perciò gli bastano un paio di domande o una veloce lettura due minuti prima di entrare in TAC o in risonanza per accertarsi di non poter finire in un guaio. Al minimo sentore di possibili responsabilità, annulla tutto, lasciando i colleghi nell'incertezza diagnostica.

Ma non voglio negare che abbia ragione sul fatto che si prescrivono tanti accertamenti radiologici inutili. Bisogna però contestualizzarne la causa, cosa che appunto il radiologo non farà mai, perché di rado, se non mai, scende veramente sul "campo" della professione medica, ossia il rapporto con un malato vivo e pensante. Il medico di famiglia, certo, non sempre è competente e non sempre ha voglia di svolgere il suo lavoro con tutta la perizia del caso. Purtroppo è anche quello che si prende tutta la merda dai pazienti, per i quali il medico ospedaliero è sempre più bravo e salvatore di vite, salvo anche qui il caso di errori gravissimi con responsabilità penale. La realtà quotidiana è che le persone, visto che il medico di famiglia non lo pagano al momento della visita, lo considerano uno di poco conto e di poco valore che DEVE dar loro tutto ciò che richiedono, anche quando la richiesta va contro alle precise direttive sanitarie ed economiche stabilite dal Ministero e dalle ASL. Una persona può benissimo decidere di revocare il suo medico e trovarsene un altro, se solo osi rifiutarle la prescrizione di una radiografia che sai benissimo non servire a niente (perché quando hai qualcosa lo vuoi "tenere sotto controllo": ma a che cazzo serve fare radiografie periodiche per l'ernia al disco o per l'artrosi al ginocchio? A niente, eppure la gente vuole fare controlli periodici come se dall'ernia o dall'artrosi potesse spuntar fuori il cancro del secolo, oppure come se "sì, mi fa sempre più male, ma magari l'artrosi va meglio e c'è qualcos'altro").

In quanto alla "medicina difensiva": credetemi, è una frustrazione enorme anche per gli stessi medici che la praticano. Ma che cosa puoi farci? L'esame radiologico è proprio l'esempio lampante: tu magari DEVI fare una TAC a uno per capire bene che cos'abbia, ma ormai sempre più spesso il/la paziente, al sentir nominare la TAC, ti tira fuori una storia di "allergia" al mezzo di contrasto o a qualcos'altro, spesso per nulla vera, ma purtroppo non negabile perché non esiste documentazione (è quasi eccezionale che qualcuno veramente allergico possieda qualcosa che attesti l'allergia in modo inconfutabile). Naturalmente il radiologo, in questi casi, da abilissimo paraculo declina ogni responsabilità, pur non prendendo minimamente parte al processo decisionale che porta a optare per un certo esame. E ancora: di notte, in Pronto Soccorso, ci sono i tecnici di radiologia, ma spesso non c'è un radiologo che referti le lastre. Vogliamo ancora parlare dello "scandalo" della medicina difensiva? Benissimo, ma i radiologi per correttezza escano dalla stanza, perché le loro procedure sono standardizzate e le decisioni che devono prendere sono pochissime in confronto a quelle che devono prendere quotidianamente i colleghi clinici. Per un radiologo è facile criticare l'atteggiamento (ormai la necessità, viste le pretese del pubblico "informato" dai media altrettanto ignoranti) difensivo dei colleghi: lui non ha quasi bisogno di difendersi, visto che i protocolli e la natura del suo lavoro lo difendono già in partenza.

Offline Wis

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #666 il: 12 Nov 2010, 08:29 »
Io apprezzo molto di più il mio medico che approfondisce con esami ogni volta che ha dei dubbi, rispetto ad altri che se ne sciacquano bellamente.
Certo una lastra inutile bene non fa, ma rispetto a quello che potrebbe significare non farla... Beh, la prescriverei anche io.
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Offline Castalia83

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #667 il: 12 Nov 2010, 13:18 »
Sto giusto facendo il tirocinio dal medico di base e ho visto le cose di cui parla EGO.
Due casi recentissimi:
- donna, formicolio alle dita dei piedi e da qualche tempo anche alle mani, con problemi documentati al rachide cervicale, esordisce con:
signora: "voglio essere ricoverata e che mi facciano tutti gli esami possibili per capire questi formicolii"
dottore "signora, non posso farla ricoverare, ma se ci tiene può andare in qualche clinica privata, pagando la degenza e gli esami"
signora "eh ma come, io pago l'assistenza sanitaria, pago le tasse, lei deve farmi ricoverare"
dottore "mi spiace ma non è possibile, se vuole può andare al PS, la vedrà un neurologo e deciderà se sia il caso di ricoverarla, altrimenti le prescrivo una visita specialistica dal neurologo e poi lui la indirizzerà verso gli esami che ritiene opportuni."
signora "ma io lavoro! non posso mica permettermi di perdere 10 mattine per fare tutte le visite, poi aspettare e spendere soldi"
dottore "..."

secondo caso: arriva un signore di 80 anni, ci ha raccontato la sua storia clinica dal 1980 ad oggi, voleva fare un RX al ginocchio perchè a giugno è caduto e da qualche settimana fa fatica a camminare, gli fanno male ENTRAMBE LE GINOCCHIA, le caviglie e sente che gli manca la forza nelle gambe...questo signore ha un restringimento del canale a livello lombare, quindi i problemi di forza sono più probabilmente da collegare a quello che non alla caduta di 6 mesi fa...dopo 20 minuti a spiegargli questo fatto ha capito e si è "rassegnato".

E così tutti i giorni "dottore, mi prescrive questo esame? mi prescrive questo?". Il medico da cui sono io li visita (e li fa visitare anche a me) e spesso si rifiuta di prescrivere esami se non li reputa importanti, ma noto una certa "arroganza" da parte dei pazienti, un esigere esami su esami, perchè loro sanno cosa li affligge e pensano che se il medico non prescriva l'esame che chiedono è perchè non gli interessi.

Stamattina poi è stata l'apoteosi, ho avuto l'ennesima conferma che la medicina di base non fa al caso mio, non ce la posso fare. "Signorina, mi misura la pressione? (signora che ha avuto UNA crisi ipertensiva 2 anni fa), ma veloce che ho da fare", questa signora viene TUTTI i giorni a farsela misurare e se ci si azzarda ad avvicinarsi con il macchinino automatico ti rimanda indietro e vuole che lo fai manualmente.
O capitano! Mio capitano! E davvero sei qua fra noi, fra noi, me e lui...

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #668 il: 12 Nov 2010, 13:22 »
Io, nel dubbio, nuclearizzerei.
Yeah man, it's random.

Offline EGO

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #669 il: 12 Nov 2010, 21:48 »
Oggi che sostituivo un medico ho dato un'occhiata al riepilogo delle attività mensili offerto dal programma informatico di gestione dell'ambulatorio.

Nell'ultimo mese, la spesa complessiva tra farmaci ed esami di laboratorio e strumentali è stata di circa 35.000 euro (per la cronaca, io oggi sono riuscito a farne spendere meno di 1000 prescrivendo per un totale di 25 persone; non è assolutamente facile restare su queste cifre).

Da dati che trovo online risulta che in Italia siano attivi circa 50.000 medici di famiglia. Mettiamo che ciascuno di loro, in un mese, "spenda" una media di 30.000 euro; naturalmente dobbiamo ricordare che non tutti questi medici hanno il massimale di 1500 pazienti, ma per comodità facciamo un calcolo teorico.

Dunque, se 50.000 medici creano una spesa di 30.000 euro al mese, moltiplicando per 12 mesi, risulta che la spesa sanitaria annua creata dai soli medici di famiglia ammonta a 18 miliardi di euro. Come si è detto, è una cifra sicuramente in eccesso, perché molti medici convenzionati non hanno così tanti pazienti e dunque devono per forza spendere di meno; inoltre, bisogna considerare gli inevitabili sprechi dovuti alla "medicina difensiva" e a tutte quelle situazioni in cui il medico sceglie di cedere a richieste incongrue piuttosto che lottare. Infine, non so se i costi indicati dal computer siano completi per quanto riguarda le prestazioni.

Mi par di capire che la sanità costi tra i 90 e i 100 miliardi di euro l'anno, e che l'IRAP ne copra circa 40 miliardi. Dunque, i costi di tutti gli altri professionisti e delle strutture e dei servizi ammontano a oltre 80 miliardi di euro annui. Quanta parte finirà nel magna magna? La spesa è senza dubbio imponente, ma è impossibile non pensare che almeno qualche miliarduccio finisca in tasche private.

Offline Vitoiuvara

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #670 il: 12 Nov 2010, 22:41 »
Io dico che il problema siete voi. Continuate a "vendere" la medicina moderna come una scienza infallibile e, per dirla come farebbe Fulgenzio, ancora non ci capite un cazzo del corpo umano. Lo so che non vi piace sentirvelo dire, ma non è possibile che lo stesso malanno possa ricevere 171 diagnosi diverse. Poi è normale che la gente non vi crede. O meglio, è pure possibile se si capisce che i sintomi sono 10 e i malanni 1 miliardo (a volte pure random per rendere difficili le cose), ma va fatto capire BENE che la cura dei sintomi non è una scienza, è CULO SPERIMENTALE. Invece l'atteggiamento è quello dell'infallibile guaritore che è giusto pagare 300€ a visita perchè specialista. Se un meccanico si fa pagare perchè è in grado di riparare la macchina, io mi incazzo se poi quella non funziona. Se mi dice "proviamo così e in bocca al lupo", lo pago di meno e incrocio le dita.

Offline EGO

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #671 il: 13 Nov 2010, 00:09 »
Io dico che il problema siete voi. Continuate a "vendere" la medicina moderna come una scienza infallibile e, per dirla come farebbe Fulgenzio, ancora non ci capite un cazzo del corpo umano. Lo so che non vi piace sentirvelo dire, ma non è possibile che lo stesso malanno possa ricevere 171 diagnosi diverse. Poi è normale che la gente non vi crede. O meglio, è pure possibile se si capisce che i sintomi sono 10 e i malanni 1 miliardo (a volte pure random per rendere difficili le cose), ma va fatto capire BENE che la cura dei sintomi non è una scienza, è CULO SPERIMENTALE. Invece l'atteggiamento è quello dell'infallibile guaritore che è giusto pagare 300€ a visita perchè specialista. Se un meccanico si fa pagare perchè è in grado di riparare la macchina, io mi incazzo se poi quella non funziona. Se mi dice "proviamo così e in bocca al lupo", lo pago di meno e incrocio le dita.

Vito, quello è l'atteggiamento dei furbi che son talmente furbi da aver fatto credere che lo stesso lavoro che fanno altri medici, se fatto da loro, vale 300 euro. Il medico di famiglia prende 40 euro ALL'ANNO per ogni paziente che cura; il chirurgo generale prende meno di 2 euro per ogni minuto di intervento. Io sono sempre più scettico verso i cosiddetti specialisti, visto che molti di loro sono pessimi nel rapporto con la gente, scrivono referti illeggibili nonostante abbiano tutti i soldi necessari per comprarsi PC e stampante, declinano spesso ogni responsabilità al curante (in quanto la loro prescrizione non è mai vincolante, ma è solo un "suggerimento" che poi è il curante a dover decidere di applicare), e spesso non sono nemmeno così competenti. Però sono dei paraculo straordinari, e prendono 100-200 euro in 10-20 minuti (a proposito: ve la rilasciano sempre la ricevuta?). Poi però lo specialista, visto che lo paghi, viene sempre considerato più bravo ("se no non sarebbe specialista"), mentre il medico di famiglia o il povero cristo della guardia medica notturna, che non viene pagato sull'unghia, pur essendo in possesso di un titolo di studio prestigioso come quello dell'avvocato o del notaio, viene trattato peggio del salumiere (con tutto il rispetto per i salumieri), viene trattato come se fosse l'impiegato del call center, che se lo chiami è perché hai già i coglioni che girano.

Le persone che sono state poco malate, tra cui spero rientriate tu e fulgenzio e molti altri qui dentro e altrove, trovano facile fare un discorso così. Il problema, quando stai dalla mia parte, è che ti rendi conto che è proprio il contrario: è la gente malata che, quando comincia ad avere dei problemi che interferiscono con la vita che hanno vissuto fino ad allora, non accetta che la conoscenza del corpo umano non sia totale ed infallibile e scientifica. E' per questo motivo che devi stabilire con i pazienti un rapporto di fiducia su cui si basa ogni terapia; ma perché il rapporto possa funzionare, qualche balla va per forza detta (come in ogni rapporto umano) e un certo grado di sicurezza, anche se non lo possiedi, va comunque millantato.

Personalmente non ho nessun problema a riconoscere che il corpo umano riserva ancora molti misteri. Purtroppo non sono io che faccio la classificazione delle malattie, ma i ricercatori che sulla scoperta di "nuove" malattie ci campano perché hanno bisogno di fondi. E allora le malattie si moltiplicano perché quella tal malattia, in quella tal manifestazione, magari nel 76% dei malati rivela un profilo genetico diverso, o l'aumento di un tal enzima che l'altra manifestazione della malattia non esprime; e allora, ad un certo punto, qualcuno decide che è meglio che quella particolare manifestazione diventi proprio una malattia diversa con un nome diverso.

Lo sapete tutti che a chi soffre di un disturbo piace avere un nome e un'etichetta per quel disturbo; perché, quando dai un nome alla malattia, ti illudi che dietro quel nome ci sia una conoscenza accurata, e magari una cura. Non sempre è così, naturalmente. Ma io cosa posso dire, o fare? I malati sono cacciatori di miracoli, e se il miracolo non glielo fai tu, continuano a cercarlo altrove. E su questa incessante ricerca si basa l'industria della paura, delle deviazioni dalla norma considerate malattie tout court (ipertensione, ipercolesterolemia) e vendute come tali per spacciare pillole costose.

Considerate questo: se hai un infarto e ti salvi, dal momento in cui esci dall'ospedale e per tutto il resto della vita che vivrai, dovresti assumere tutti i giorni almeno 4 diversi farmaci. Almeno. E questo cocktail, costoso, carico di effetti collaterali, non solo diventa padrone della tua vita e pietra miliare delle tue giornate, ma non ti dà la garanzia che non avrai un altro infarto. Problema: è del tutto impossibile, per la nostra medicina, prevedere il momento in cui si verificherà un altro infarto, se mai si verificherà. Quel miscuglio di farmaci, testato su numeri enormi di persone, riduce effettivamente il rischio relativo; ma la riduzione del rischio assoluto, ossia la probabilità per ogni singola persona di essere più protetta dal reinfarto, è piuttosto piccola. Ciò significa, in sostanza, che vanno trattati tutti per dare un concreto beneficio a pochi. Ma chi correrebbe il rischio di non prescrivere quei farmaci, viste le conseguenze legali? Non prescriverli può essere condannato in tribunale come omissione dolosa, o per lo meno colposa. E, tra gli infartuati, chi correrebbe il rischio di non assumere i farmaci? Se hai il coraggio di non farlo, gli altri ti prendono per pazzo incosciente e il medico, per quanto appoggi la tua scelta, è costretto a farti firmare un consenso informato per svincolarsi da ogni responsabilità, perché se tu non firmi quel foglio, se ti succede qualcosa il medico è imputabile come detto sopra.

Il problema di fondo è che la pratica medica è ormai integrata irreversibilmente con la società. La malattia è inaccettabile e il medico DEVE fare qualcosa contro di essa se gli viene richiesto, perché se rifiuta o non ha una soluzione valida, da un lato non è considerato un buon medico, e dall'altro ha una responsabilità civile e penale nel momento in cui qualcuno si rivolge a lui. Non c'è dunque da stupirsi se molti assumono l'atteggiamento dell'infallibile guaritore. E' comunque, per molti, una religione. Se uno prega San Gennaro perché salvi il parente malato e il parente muore, il tizio non rinnegherà San Gennaro per questo. E dunque, se il medico fallisce ma si era mostrato brillante e sicuro di sé, probabilmente non rimarrà senza clienti. E' il meccanismo umano della fede, non l'hanno inventato i medici, ma lo sfruttano.

Il discorso del culo sperimentale è troppo generale. In molti casi è come dici tu; in molti casi invece la clinica è inequivocabile, la diagnosi è esatta e la terapia esiste e funziona. Ma anche il più esperto può ingannarsi, perché il corpo umano ha più manifestazioni di quante ne possa vedere un uomo in una vita intera. Purtroppo, se sei "specialista" o "luminare" devi giustificare il tuo prestigio e la tua parcella, perciò se ti vengono a chiedere un "secondo parere", giammai puoi permetterti di dare la stessa opinione del collega, che magari è pure tuo rivale. Ecco dunque le 171 diagnosi diverse. Poi per carità, esistono casi stranissimi che possono davvero mimare molte malattie diverse, e che se arrivano ad una diagnosi corretta ci arrivano più che altro per fortuna ed intuito.

Ricordate la regoletta d'oro, che avete già di certo dedotto tutti: in sanità, non è affatto detto che chi più spende meglio spende.
« Ultima modifica: 13 Nov 2010, 00:56 da EGO »

Offline fulgenzio

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #672 il: 13 Nov 2010, 01:12 »

Le persone che sono state poco malate, tra cui spero rientriate tu e fulgenzio e molti altri qui dentro e altrove, trovano facile fare un discorso così.

Eh, ma veramente sono stato spesso malato e sempre con malanni differenti (e tra parentesi, io sono sempre stato un paziente perfetto, ho sempre seguito pedissequamente quello che mi è stato prescritto, mai fatto storie, mai rimandato visite, etc.etc), altrimenti mica me la sarei fatta un'opinione così netta.  :)

Proprio perchè ne ho frequentati TANTI, diffido degli esponenti della classe medica. Meglio, mi stupisco quando ne trovo uno da non sgozzare seduta stante.

Ammetto però che la regoletta d'oro è assolutamente è vera, tra gli specialisti la percentuale di arroganti rotti in culo & stregoni magna soldi è altissima, molto più che tra i medici "normali". D'altra parte vale lo stesso per gli avvocati, non è detto che il Trimarchi della situazione sia migliore di mister anonimo, solo perchè fa parte di un mega studio.Ma a pensarci bene vale per tutte le categorie, conosco gente impiegata alle poste che scrive meglio di affermati e strapagati direttori e così via.

Certo, poi leggi casi come quello di quella povera crista morta a cui avevano amputato tutto l'amputabile perchè più medici non avevano riconosciuto una setticemia (e che cazzo, mica è un male tropicale) e allora ti chiedi perchè poi quei criminali incompetenti non debbano essere giudicati con la legge del taglione.

Oh ma poi perchè mi tirate in ballo? Io stavolta non avevo detto nulla. :D
ANCHE UN TANUKI PUO’ SORPRENDERE UNA TIGRE CHE DORME.

Offline Castalia83

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #673 il: 15 Nov 2010, 13:13 »
Wow, ho visto il mio primo paziente con ulcera gastrica da aspirina, che quando ha mal di stomaco...prende aspirina!
Pensavo fossero una leggenda metropolitana.
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Offline Castalia83

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Re: Il topic Medico.
« Risposta #674 il: 16 Nov 2010, 11:09 »
Stamattina ho accompagnato mia nonna alla visita geriatrica, nei mesi scorsi le hanno fatto diversi test, esami e analisi e oggi dovevano comunicarmi la diagnosi e la terapia: demenza di tipo Alzheimer.
Esperienza pessima, la geriatra è insopportabile.
Entriamo, e inizia a parlare tedesco (dialetto ovviamente), mia nonna che è di madrelingua tedesca le risponde e conversano un attimo, io ci capisco il 20% scarso.
"scusi, può parlare italiano?"
"wie bitte?"
"può parlare italiano cortesemente?"
"ma sua nonna mi capisce"
"se permette è forse più importante che capisca io"
"come vuole"
"grazie"
Insomma, parla un po' e si innervosisce quasi subito perchè mia nonna non prende una delle due medicine che le hanno prescritto e dice addirittura che non glielo hanno mai detto di prenderle.
Dopo la terza volta che mia nonna chiede se può continuare a prendere il Lorazepam (ansiolitico che da una forte dipendenza) la tipa sclera, "gliel'ho già detto".
Allora, brutta deficiente. La diagnosi l'hai fatta tu, qual'è il sintomo principale dell'Alzheimer? La memoria che funziona poco e niente, bene, allora, che cosa ti incazzi se sta donna ti chiede 10 volte la stessa cosa? Rispondile 10 volte e amen!
Mi chiedo le persone in base a cosa scelgano la specilistica, è come andare a fare il pediatra e poi incazzarsi perchè i bambini piangono!
Insomma, le avrei sputato in faccia, tra l'altro mi sa che pure lei ha un principio di Alzheimer, visto che mi ha ripetuto 5 volte "deve prendere i farmaci, li deve prendere tutti i giorni, altrimenti la terapia non funziona".
Mia nonna appena uscite mi fa "che antipatica sta dottoressa"...eeehhh nonna, hai ragione da vendere!
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