Perdonami Bilbo, potrà pure non piacerti ma chiunque conosca un minimo Lynch sa che questo è molto più Twin Peaks dell'originale, ne è il completamento ma anche la genesi.
Guarda, non so bene se risponderti, non tanto perchè non voglia discutere (adoro farlo
) o perchè con te non mi piaccia farlo, anzi, devo dire che leggo sempre con piacere i tuoi commenti alla stagione. Però so come vanno le discussioni con i fan (definiamoti così ^__^) e un assaggio di quello che intendo è già palese nella frase quotata poco sopra.
Chiunque conosca un mimino, si parte sempre dall'assunto che chi non apprezza non conosce. Così si evita il contraddittorio.
Se sostieni questo, è perchè non conosci o non lo conosci così bene.Io sicuramente non sono tra gli appassionati più accaniti di Lynch, ma guardo il suo cinema da quasi 30 anni, quindi qualcosa lo capisco e lo conosco.
E per me dire che questo è più Twin Peaks dell'originale, mi sembra la solita frase figlia del cultismo per un autore, atta ad azzerrare qualsiasi critica. Che Lynch abbia amato il
cinema altro è palese fin dai suoi esordi, ma il Lynch di 25 anni fa, quello di Twin Peaks insomma, è un lontano parente del Lynch visionario ed ermetico di oggi. Quindi quello che per me dici ha poco senso. Il Lynch di 25 anni fa era ancora interessato all'affabulazione e al racconto per immagini. Nonostante eventuali esperimenti, era chiaro e comprensibile. Il Lynch attuale (che è sicuramente l'evoluzione del Lynch di allora) ha mandato a puttane ogni logica, gira qualsiasi idea gli venga in mente, traducendola in immagini anche stilisticamente molto distanti tra loro, e lascia che lo spettatore ne tragga le sue sensazioni/conclusioni. Tanto Lynch è perfettamente cosciente che alle persone piace trovare l'ordine nel caos, e se giri cose a caso (non sto sostenendo che lui lo faccia), loro troveranno comunque un senso o un nesso. Il che, ripeto, è affascinante e io ne sto traendo piacere, ma non è certo quello che era Twin Peaks 25 anni fa o quello che speravo fosse Twin Peaks nel momento in cui sarebbe tornato.
Io è questo che contesto: Lynch ha spolverato il brand Twin Peaks per fare tutt'altro, forse cosciente che se avesse chiamato questa serie
pincopallo, nessuno gliel'avrebbe prodotta. Col suo nome e il fascino (invero mai sopito e anzi cresciuto negli anni assurgendo a culto) di Twin Peaks, ha potuto fare un po' quello che voleva. Furbo, ma anche un po' ingiusto. Perchè è evidente che di Twin Peaks non gliene frega una fava: i personaggi sono relegati a semplici comparse, spesso in sketch di pochi minuti e completamente slegati dalla trama principale(?), quasi fossero reminder che si, nonostante tutto è ancora Twin Peaks eh, non vedete che c'è Benjamin Horne e il fratello scemo? Non vedete che c'è Sarah Palmer? (arrivati alla puntata 8 l'abbiamo vista mentre guardava un documentario sulla Savana), il dottor Jakobi (che pitturava d'oro pale nel bosco), James Hurley (che beve una birra), Bobby (che spreme due lacrime vedendo la foto di Laura) e via così.
Io sta serie me la tengo giacchè concordo che non si vede spesso roba di questo tenore alla TV, però dai, è chiaro che Twin Peaks è meramente un pretesto per girare
altro, ossia quello che Lynch ama girare da un po' di anni a questa parte, direi forse da Lost Highway (con la sparuta eccezione di Straight Story) e sopratutto Inland Empire. Sequenze oniriche, disturbanti, slegate tra loro, dove appunto logica e consequenzialità perdono di importanza a favore di sensazioni e percezioni.