Eichiro Oda stima Akira Toriyama e guarda a lui come un maestro.
Ma la storia di Oda risulta più fresca, divertente e affascinante. Rufy è un moccioso che vive in un epoca in cui i pirati sono molto attivi. Incidentalmente il bimbo ingoia un frutto del diavolo (un frutto in grado di conferire particolari poteri a chi lo mangia) e si ritrova con un corpo di gomma. Chi ingoia un frutto del diavolo perde la capacità di nuotare. Addio ai sogni di diventare pirata? Macché. Passano gli anni, Rufy crese e dimostra di aver ben assimilato le capacità del suo corpo di gomma che gli permette di allungarsi a dismisura. Salpato su una barchetta e iniziata la ricerca di una sua propria ciurma con cui solcare i mari alla ricerca del tesoro dei tesori, farà la conoscenza di uno stuolo di personaggi più o meno secondari che si uniranno a lui per andare all'avventura. E che da personaggi secondari diverranno compagni di primaria importanza. Dallo spadaccino Zoro alla cartografa e navigatrice Nami, dal cecchino e tuttofare Usop al cuoco Sanji ad altri strampalati comprimari, tutti godono di una propria saga che ce li fa conoscere meglio e apprezzare ancora di più. Umorismo a crepapelle, tanta avventura, buone idee, un sacco di sorprese, disegni più che buoni per una serie che non acenna a cali di popolarità e mantiene sempre vivo l'interesse del lettore nonostante la formula "isola-nuovo personaggio-avventura-vari cattivi-vittoria-personaggio si aggiunge alla ciurma" sia più o meno la stessa.
Un'ora di svago e spensieratezza ad ogni rara uscita.