Dato che la Virtual Console è uno strumento ottimo per farsi un pò di cultura videogiocosa (prezzo da rapina a parte), volevo spezzare una lancia in favore di Cruis'n USA.
Atteso, hypizzato, giocato, sbeffeggiato, stroncato, dimenticato. Secondo la letteratura uno dei peggiori giochi di guida di sempre. Ed in effetti è vero: track design terrificantmente monocorde e noiosissimo, stile di guida troppo arcade pure per un arcade (leggi: superficiale e assolutamente non in grado di dare soddisfazioni), facile facile facile, collisioni bacate (se uno esce di strada non rallenta, se si fa un frontale a 200 all'ora contro un camion l'effetto è lo stesso di quando si tampona un muro facendo manovra), mortalmente noioso e tecnicamente ridicolo se confrontato con giochi che giravano su hardware inferiori.
Eppure, eppure... Sotto sotto CnUSA è uno di quei trash game intelligenti e consapevoli che possono offrire parecchio a chi non si lascia sviare dal primo (esiziale) impatto. Intanto luogo, data e nome: Stati Uniti, 1994, Eugene Jervis. Basta questo per identificare un gioco che è l'equivalente elettronico di Pulp Fiction e del grunge. Con la sua grafica pacchianamente ultrarealistica (le texture sono tutte digitalizzate), con la sua devastante ironia sociale (una presa per i fondelli dell'era Clintoniana, con i continui riferimenti a prodotti di consumo, ad un patriottismo che si mostra nell'attraversare i luoghi simbolo dell'America ma, al contrario del fascimso odierno, con una bella dose di beffarda, disillusa e amara ironia, del "future? Bah...", degli stereotipi redneck più gretti, persino del perbenismo bigottto da supermercato della Nintendo dell'epoca, con insetti, uccelli e persone spiaccicate sul parabrezza) e con il suo tamarrissimo carisma (vogliamo parlare dei veicoli guidabili? Della mitica muscle car La Bamba? Dello scuolabus?), Cruis'n USA andava rivalutato. L'ho rivalutato.
Se analizzato con i classici parametri grafica/sonoro/giocabilità/longevità/globale, rimane una merda, se analizzato con cognizione di causa nei suoi aspetti più interessanti e importanti, diventa un piccolo capolavoro in grado di rappresentare alla perfezione un'epoca.