E non era vero, alla fin fine. Io sono l'esatto esempio del giocatore fuori moda.
I miei giochi preferiti sono del 2007, purtroppo gli anni '90 sono stati monopolizzati da Magic
A proposito di giochi fuori moda, il mitico Dark World (aka il board game di "Uno Sguardo nel Buio")
Non è che conosci qualcuno che ha una delle due espansioni a prezzi umani oppure semi-umani?
Nope, in realtà non conoscevo il gdt, ricordo solo i moduli della EL che vedevo in libreria quando andavo a comprare i librigame 
Eh
Dark World...
Che roba, che idea.
Si tratta di un ennesimo Heroquest clone, realizzato nel 1992 da Eamon Bloomfield ed illustrato da Chris Baker (Battle Masters, Block Mania, Chainsaw Warriors...) fu distribuito da diverse case editrici, come la Mattel...ma in Italia il boardgame non è mai stato localizzato nella nostra lingua.
DW è un dungeon crawler con alcune idee veramente interessanti, che cercò di combattere per qualche anno contro Heroquest. Era ricco di miniature e di alcuni aspetti di game design piuttosto interessanti, come l'idea di poter cambiare l'arma del proprio eroe fisicamente, aprire gli scrigli realmente, persino fissare gli oggetti sulla basetta dei mostri. Ma le due idee migliori del gioco erano il bluff del Dungeon Master e la competività tra giocatori.
Anche in questo gioco c'è un giocatore preposto al ruolo di DM che deve ostacolare i giocatori, ma il suo ruolo è determinante: ogni stanza ha un numero stampato su di essa. Questo numero rappresenta la forza totale dei mostri che il DM (Korak) può generare in quella stanza. Ogni mostro ha un valore stampato sotto la base, che viene tenuto segreto agli eroi. Korak può dunque selezionare fino a due mostri da piazzare nella stanza, con forza totale inferiore al valore stampato sulla stanza, strategicamente. Può selezionare mostri deboli se vuole, oppure può usare la combo più forte possibile. Potrebbe persino posizionare un singolo mostro debole per far pensare agli eroi che il mostro è più forte di quanto non sia in realtà. Un bluff in altre parole...
Inoltre tra i giocatori c'è una collaborazione forzata, tuttavia il gioco è ancora più semplice di Heroquest. La vera partcolarità è renderlo giocattoloso: i giocatori decidono come muoversi agitando una spada che ha al suo interno pallini colorati che determinano l'ordine di gioco, la base delle miniature ha un sistema alla Hero Clix, ovvero con rotelline che aumentano o diminuiscono i punti ferita (basta segnalini!).
Lo scopo di queste idee era eliminare i dadi ad ogni costo.
Collezionisticamente, si tratta di un gioco costosetto, la seconda espansione
"Village of Fear" è praticamente introvabile e costosissima, prima o poi la troverò (!?). La terza
"Dragon's Gate" è ultra-rara a prezzi decenti. Componendo i pezzi del boardgame si crea uno scenario imponente a dir poco, ovvero Castello, Villaggio e Grotta del Drago. Il gioco è una fusione strana di elementi, per esempio le pareti sono in cartoncino duro, la porte sono in plastica, le porte nascoste sono pannelli che si girano fisicamente, inoltre c'è una grossa base con segrete e celle tenebrose, ma solo per effetto scenico.









