ego"]...torna sul ring e muori come Dio comanda, prego.
Naaaa. Sarebbe stato contro tutto quello che Rocky ha sempre rappresentato.
Rocky non ha mai diffuso quella negativissima cultura del "dare la vita per lo sport", "lo sport è la mia vita" e "senza lo sport non posso vivere". Rilanciando il senso della sconfitta si è da subito distinto da quell'anticultura sportiva che anche oggi rovina tanti giovani atleti.
Rocky non è neanche mai stato un film sul pugilato in sè. Lo sport è sempre stato riscatto, rilancio, metafora di qualcos'altro.
Se non cado sul ring non cadrò neanche nella vita.
Se voi russi campanilisti e comunisti potete cambiare tutto il mondo può cambiare.
Sono vecchio, triste e solo, ma non per questo mi arrenderò a finire i miei anni nello sconforto. E che questo sia d'esempio a quel piscialetto bocconiano di mio figlio.
Rocky che muore sul ring sarebbe un Rocky senza più nulla davanti e dietro. Un uomo finito che si rinchiude nei guantoni per non uscirne mai più. Sarebbe la sconfitta delle sconfitte.
No, Rocky deve perdere nello sport per continuare a vincere nella vita.
Fine del momento riflessivo patetico di un ex-atleta.