Publisher: Square *** Developer: Interno *** System: Playstation 2
FINAL FANTASY X
Tidus: l’eroe ed il viaggio
“Esci una sera sotto un vasto cielo
stellato, alza gli occhi a quei milioni
di mondi sopra la tua testa.
Guarda la Via Lattea.
In quell'infinità, la Terra si dissolve,
sparisce e con essa sparisci anche tu.
Dove sei? Chi sei? Cosa vuoi?
Dove vuoi andare?
Ti attende un viaggio lungo e difficile
E non sai se potrai riposare.
Ricordati dove sei e perché sei lì.
Non avere troppa cura di te,
e rammenta che nessuno sforzo
viene mai fatto invano.
E adesso puoi metterti in cammino”.
G.I. Gurdjieff Jrpg, dietro tale acronimo si cela il modo di vedere i giochi di ruolo digitali da parte della cultura nipponica. Un approccio diverso da quello occidentale, anche nel modo stesso di intendere il concetto fondante, in questo genere di prodotti, di “ruolo”. Esso, nei jrpg, non è frutto di regole complesse e dettagliate, ereditate dai voluminosi manuali dei board games, ma interpretazione di un archetipo, tanto semplice nell’ essenza, quanto variabile in funzione dei contesti. L’archetipo alla base di Final
Fantasy X (FFX) è sostanzialmente lo stesso dei predecessori: “l’uomo ed il mondo”. Un concetto che, anche in questa decima rilettura, Square riesce a rendere sorprendente e affascinante. L’”uomo” stavolta è Tidus, il giovane campione di uno sport chiamato “blitzball”, ibrido tra il rugby e la pallanuoto, molto in voga nel mondo di Zanarkand. La sua vita d’atleta di successo sembra felice, quasi perfetta…ma dentro, nell’angolo oscuro del propio animo, il giovane nasconde a sé stesso ombre inquiete del passato, ancora desiderose di risposte. Risposte che Tidus non avrebbe mai cercato se uno sconvolgimento spazio-temporale, radicale ed improvviso, non l’avesse portato nelle condizioni di dover scavare nel proprio animo, al fine di trovare il suo posto nella nuova realtà. Infatti Zanarkand viene distrutta improvvisamente da un’entità potente ed arcana di nome Sin, durante l’attacco, Tidus viene salvato da Auron, un suo “amico di famiglia”, il quale lo fa entrare misteriosamente in un limbo onirico. Al risveglio, il ragazzo si ritrova solo e proiettato di mille anni nel futuro, in un mondo semplice e selvaggio di nome Spiria, sorto dopo l’annichilimento della tecnologica Zanarkand. L’approccio con la nuova realtà è scioccante: Tidus ha perso pressoché ogni certezza e punto di riferimento. Addirittura sui ricordi del passato viene calata un’ombra di dubbio, tramite la teoria, diffusa tra gli abitanti di Spiria, che le sue presunte reminescenze fossero in realtà allucinazioni provocate dall’incontro con Sin. Tale “creatura” sembra essere l’unico elemento comune ai due mondi e per questo il ragazzo, in cerca di un modo per tornare a Zanakard, si unirà ad un gruppo di giovani eroi che vogliono cercarla per sconfiggerla. Partito con questo intento, Tidus si troverà ad affrontare un epico viaggio, attraverso Spiria e nel suo animo, che lo porterà a salvare il mondo e sé stesso.
Tidus: il protagonista e il gioco FFX è raccontato attraverso la narrazione a posteriori del protagonista stesso. Un registro che permette, attraverso le intercalazioni personali di Tidus, una maggiore immedesimazione dell’utente nello spirito del “ruolo”. Il passaggio a PS2 inoltre ha garantito un comparto cosmetico spettacolare, la possibilità di mettere anche in parlato tutti i dialoghi e di rendere più “cinematografica” la regia. La straordinaria attenzione posta sulla storia e sullo sviluppo psicologico dei personaggi, paga il dazio di lasciar poca libertà decisionale all’utente, il quale si trova limitato e troppo guidato nelle scelte, per buona parte del gioco. Square ha però così avuto modo di sviluppare con delicata eleganza tutti gli elementi caratteristici della saga di
FF: dalla ricerca struggente di un equilibrio armonico tra uomo e natura, al ritrovamento del proprio ruolo nel mondo, dalla pericolosità di aver fede ciecamente nel credo di massa, all’amore, semplice, puro e senza tempo.
Se si è disposti a chiudere un occhio sulla linearità dell’avventura,
FFX è un’esperienza gratificante anche sotto il punto di vista ludico. Finalmente i vari personaggi incarnano non solo un ruolo “morale” ma anche strategico ai fini di gioco: Lulu è la maga, Rikku la ladra, Yuna l’evocatrice in grado di materializzare gli Eoni (le vecchie “Guardians”) ecc.. Ognuno ha quindi abilità specifiche, da poter sviluppare in base ad un originale e personalizzabile sistema di upgrade denominato “abilitosfera”. L’avventura è inoltre anche abbastanza longeva e ricca di fasi avvincenti.
Tidus: l’uomo e il mondo In sintesi,
FFX è un romantico e leggero affresco della vita, da “leggere” con gli occhi della fanciullezza per vederne i caratteri maturi. Si scorgerà così il Tidus che, come il “
Piccolo Principe”, si stupirà di fronte alla bellezza delle cose, vedendo Yuna danzare sulle acque, o che, solcando i mari come il “
gabbiano Jonathan Livingstone”, cercherà il suo scopo nella vita.
Un’opera per ricordare che, tramite le esperienze, il bambino diventa uomo e l’uomo quindi deve in parte rimanere bambino per poter continuare a crescere.
Nota importantePer poter fruire al meglio questa review e quelle che seguiranno, vi preghiamo cortesemente di leggere la nota introduttiva da me postata su
http://www.thefirstplace.it/forum/viewtopic.php?t=1210&start=270