Sempre per la serie "giochi che abbiamo provato in 3", le recenti trasferte n volo mi hanno permesso di finire e completare, addirittura al 100%, Exile's End.
Ora, dei recenti metroidvania io ne ho giocati pochi: Hollow Knight, Iconoclasts e allegra compagnia sono lì che mi attendono, ancora non gli ho dedicato tempo. Dunque il mio apprezzamento per un titolo minore come Exile's End può essere dettato dall'assenza di paragoni ingombranti.
Devo dire che stavo quasi per cancellarlo dalla PS Vita senza nemmeno provarlo. Ne avevo letto commenti che lo titneggiavano come poco più che sufficiente. Ma poi ho provato a farlo partire. E dopo tre ore ero ancora lì incollato, separato dalla PS Vita solo a causa della batteria morente.
E' indubbiamente vuoto, ma è un vuoto che contribuisce all'atmosfera. E' propio il fascino della solitudine che mi ha reso attraente Exile's End, questo è il suo stile da Megadrive prima maniera. Le musiche, la sensazione di essere soli in un mondo ostile, la sorpavvivenza... nelle fasi iniziali tutto questo è veicolato molto bene, con quel gusto retrò che tanto va di moda oggi e che qui amplifica la sensazione di altro, di esse prroiettati in un altro tempo, in un altro luogo. la grafica spartana laacia, insomma, più spazio all'immaginazione. Non so nemmeno se io ci stia mettendo troppo di mio, ma fatto sta che, pur essendo conscio di tutti i limiti che questo titolo si porta apprezzo (in primis una mappa lineare ma poco propensa a fonire dettagli che ci si deve invece appuntare su fogli a parte, come ai vecchi tempi), Exile's End mi ha tentuo incollato alla PSVita fino al suo compeltamento.
Probabilmente manco lo consiglerei, tanto personale è stato questo viaggio tra memoria e piattaforme, però mi è piaicuto più di quanto mi potessi ragionevolmente attendere