Autore Topic: Il fumetto che sto leggendo  (Letto 87393 volte)

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Offline Capitanmarkok

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Re: Il fumetto che sto leggendo
« Risposta #525 il: 30 Ago 2016, 12:44 »
Sì, però.

Per come è strutturato il fumetto mainstream USA la possibilità di godersi ottime run pure su serie storiche è molto più alta. Arrivano gli autori X e Y su testata Z, propongono la loro personale visione del personaggio (con molte più possibilità di rottura rispetto al panorama italico), se tutto va bene stanno lì fino a che hanno qualcosa da dire e poi passano ad altro. Senza contare la realtà Image, che permette loro di sfornare un sacco di roba di altissima qualità più o meno a ciclo continuo.

In italia c'è un immobilismo di fondo che fa abbastanza cadere le braccia: guardando alla produzione Bonelli degli ultimi dieci anni o giù di lì si salva pochissimo: le prime due serie di Orfani vanno dal molto buono al buono, alcune cose apparse su Le Storie sono davvero ottime, Napoleone è stato un esperimento coraggioso, Magico Vento ha mantenuto un'ottima qualità generale fino alla chiusura, alcune storie di Boselli su Tex sono state assolutamente sopra la media.
Il problema è che tutta 'sta roba è infilata in un mare di guano. E ogni mese ti tocca vedere chi scrive cosa e con chi lo disegna, poi ponderare l'acquisto. Sapendo che nella migliore delle ipotesi ti troverai fra le mani una roba innocua che dopo mezz'ora avrai già dimenticato.

Però tanto il mercato è dalla loro parte, quindi sticazzi.

Offline The Fool

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Re: Il fumetto che sto leggendo
« Risposta #526 il: 30 Ago 2016, 12:44 »
La bimestralità non è affatto una cattiva idea, perché avrebbero meno storie da pubblicare (6 anziché 12, una bella differenza), e potrebbero selezionare i soggetti con maggior cura. Se l'editore ha per le mani 12 sceneggiature di cui 4 buone e 8 scarse, e deve mandare in edicola un albo al mese, le pubblica tutte e 12. Con la bimestralità ne taglia la metà e ne manda in edicola 6, di cui 4 valide. Poi ci sono gli Speciali, i Maxi (che di solito beccano gli scarti della serie regolare), Color Fest e quant'altro, quindi ogni anno sono davvero troppe pubblicazioni da riempire e mandare in edicola. D'altronde i ritmi di Sergio Bonelli sono questi da sempre, quindi è difficile che si muoveranno da questa posizione (finché le vendite sono sufficienti, almeno).

Martin Mystère per esempio è diventato bimestrale a causa delle vendite basse (intorno alle 20.000 copie, comunque molte di più di moltissimi manga) ed è una delle migliori testate Bonelli. Anzi forse la migliore in assoluto tra quelle storiche, con tematiche interessanti come meccanica quantistica, universi paralleli, ufologia e così via (date un'occhiata a Longitudine Zero). Cose che probabilmente non passeranno mai di moda (al contrario del cyberpunk), perlomeno finché non scopriremo come funziona realmente il nostro universo. È la migliore più per la natura del personaggio e per il genere narrativo a cui appartiene, che per la periodicità in sé, ma la bimestralità di certo aiuta. Gli albi hanno circa 160 tavole e un "respiro narrativo" sicuramente maggiore rispetto a una sceneggiatura di 100 tavole o una di 140 tavole spezzata in due albi. Il problema di Martin Mystère sono i disegni, purtroppo. Dovrebbero innanzitutto cambiare copertinista (Alessandrini è vecchio e bolso) e mandare in pensione veri e propri scandali come Rodolfo Torti. Insomma la Sergio Bonelli deve darsi una svecchiata, sia nei testi che nei disegni, cercando allo stesso tempo di non far morire personaggi storici come Tex (che vende ancora tantissimo, sulle 200.000 copie) e Dylan (che segue a ruota con circa 90.000).
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Offline Account_191220

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Re: Il fumetto che sto leggendo
« Risposta #527 il: 30 Ago 2016, 12:48 »
Sì, però.
Secondo me sei troppo generoso nei confronti sia degli americani che di Bonelli.
O forse io esageratamente critico.
Per dire...Orfani non è male, qualche passaggio buono, ma è una storia già letta in mille salse.

Offline Capitanmarkok

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Re: Il fumetto che sto leggendo
« Risposta #528 il: 30 Ago 2016, 12:51 »
La soglia di galleggiamento Bonelli si attesta intorno alle 20.000 copie, sotto si è tendenzialmente a rischio chiusura.
Tex in realtà sta sulle 170.000 vendute, che sono comunque un'enormità.
Se pensiamo che la miglior serie ongoing USA degli ultimi 12 mesi (Batman), piazza 175.000 preorder, beh, i nostri numeri fanno davvero impressione.

Offline Account_191220

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Re: Il fumetto che sto leggendo
« Risposta #529 il: 30 Ago 2016, 12:52 »
Centosettantamila copie di Tex.

Offline Capitanmarkok

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Re: Il fumetto che sto leggendo
« Risposta #530 il: 30 Ago 2016, 12:52 »

O forse io esageratamente critico.


No, dài: quando mai.

Offline Account_191220

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Re: Il fumetto che sto leggendo
« Risposta #531 il: 30 Ago 2016, 12:53 »
Van Basten.

Offline Capitanmarkok

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Re: Il fumetto che sto leggendo
« Risposta #532 il: 30 Ago 2016, 12:53 »
Giardino.

Offline Account_191220

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Re: Il fumetto che sto leggendo
« Risposta #533 il: 30 Ago 2016, 12:54 »
Giardino.
Cazzo vuol dire!?!
:D


[EDIT] AHAHAHAH CAPITO!
XD

Offline Capitanmarkok

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Re: Il fumetto che sto leggendo
« Risposta #534 il: 30 Ago 2016, 12:55 »
Che il giardino a dicembre è un posto freddo.

Offline DRZ

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Re: Il fumetto che sto leggendo
« Risposta #535 il: 30 Ago 2016, 23:51 »
Non è questione di originalità, ma di qualità delle storie. L'originalità non può esserci, dopo 300 numeri (e chi la pretende non ha capito granché di come funziona un fumetto seriale), ma la qualità sì

L'originalità può esserci anche dopo diecimila numeri visto che gli autori sono sempre differenti e ognuno, se lasciato libero, può portare qualcosa di nuovo e fresco alla serie di cui si occupa: il problema di NN (che è l'unica serie Bonelli che ho seguito dall'uscita e quindi l'unica di cui posso parlare con cognizione di causa) è che si è passati da un personaggio che citava temi classici della fantascienza rielaborandoli e rendendoli relativamente nuovi e freschi a qualcosa che si autocita compiacendosi e che si imbarca in improbabili saghe di fine mondo ogni due per tre, tipico sintomo di una cronica mancanza di idee (o, come ritengo più probabile, di una volontà ben precisa a livello editoriale che privilegia la strada vecchia e più sicura rispetto al correre rischi che potrebbero magari inimicarsi i lettori di vecchia data).

Offline The Fool

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Re: Il fumetto che sto leggendo
« Risposta #536 il: 31 Ago 2016, 00:35 »
Che c'entra che gli autori sono diversi? Gli autori possono pure essere diversi, ma mica possono scrivere le stesse cose. Dopo "diecimila numeri" è impossibile scrivere cose nuove senza riciclare nulla. Ma anche dopo 300, eh... Il fatto di essere un team di 100 scrittori è irrilevante. Se il personaggio è quello e l'ambientazione è fissa, non è che puoi inventarti chissà che. Non è che puoi trasformare Nathan Never in un western, per dire. Se hai tot mattoncini di Lego, puoi fare tot figure. Non è che se siete 1000 persone le figure diventano infinite. Dopo un po' finiscono e inizi a ripeterti e "citarti". Uno, dieci o mille cambia ben poco.

Vorrei sapere dove li vedi gli "autori sempre diversi", visto che sono sempre gli stessi che si alternano. Non è che gli sceneggiatori di fumetti crescono sugli alberi e li andiamo a cogliere come fossero olive. Che poi ti contraddici pure e neanche te ne accorgi, hai scritto tu stesso nella pagina precedente che "per quanto un personaggio possa essere innovativo e fresco una volta arrivati al trecentesimo volume o più un po' di puzza di muffa è prevedibile".

Una saga lunga in "continuity" sarebbe sintomo di mancanza di idee? Quale sarebbe la logica dietro questa affermazione? Se ce la spieghi... Cosa devono fare, tutte storielle autoconclusive e basta?
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Offline TremeX

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Re: Il fumetto che sto leggendo
« Risposta #537 il: 31 Ago 2016, 09:43 »
Ma infatti si inventano le saghe. Tipo in Nathan c'è stata na guera con i mutanti marziani. Comunque riciclano anche le saghe perché in Dragonero si prepara la guera pure.

C'è da dire che uno aspetta anche l'appuntamento mensile. A me non dispiace il seriale infinito, come dice Fool non bisogna poi pretendere troppo. Fa parte del gioco.

Offline Spartan

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Re: Il fumetto che sto leggendo
« Risposta #538 il: 31 Ago 2016, 12:05 »
Tex vende 175,000 copie?! Fatemi capire, e' perche' lo leggono anche gli "anziani" da mille anni o perche' effettivamente la qualita' delle storie e' piu' alta del resto?

Io non leggo un Bonelli da quando ho lasciato l'Italia (12 anni fa), salvo qualche sporadicissima eccezione di cui non ricordo nulla della storia, pero' mi ricordavo che Bonelli spaccava, addirittura Nathan Never sfornava spin-off a ritmo forsennato (Agenzia Alfa? Quell'altra serie dedicata alla lesbica mi pare?)

Quali sono i comics e manga piu' venduti in Italia al giorno d'oggi, e quante copie piazzano?

Offline Capitanmarkok

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Re: Il fumetto che sto leggendo
« Risposta #539 il: 31 Ago 2016, 12:26 »
I comics in Italia hanno venduti ridicoli, quello che va meglio non supera le 5.000 copie.
I numeri di Tex non li muove nessuno, a parte Topolino che fa 120.000 copie settimanali.