l'unica cosa incontestabile dell'articolo è quando dice che non tutti hanno i requisiti culturali per comprendere nel modo corretto un'opera
è innegabilmente vero
i giochi violenti alle persone sceme non fan bene,ma lo stesso discorso è applicabile a qualsiasi altro media,perchè la vera discriminante non è la fruizione attiva o passiva dell'esperienza,ma la cultura/intelligenza/sensibilità delle persone
e si va quindi al solito argomento dell'educazione che manca
non dev'essere facile educare un pargolo in tempi come questi dove c'è una così alta sovraesposizione del mondo esterno alla famiglia
sarà curioso vedere cosa ne verrà fuori,io nel mio piccolo ci proverò ad educare mia figlia...si vedrà
ribadiamo l'ultima volta che tutto questo coi vg non centra nulla