Autore Topic: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine  (Letto 189171 volte)

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Offline Il_Simon

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Re: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine
« Risposta #90 il: 15 Nov 2006, 20:01 »
Citazione da: "fulgenzio"
Inoltre, e anche questa mi sembra una cosa su cui riflettere, è singolare che il "mondo videogioco" non sia stato capace, in Italia, (ma forse nemmeno nel mondo) di creare alcun opinion leader credibile che possa rappresentarlo quando saltano fuori questi problemi (il primo che nomina Bittanti si consideri fucilato all'istante).

Fulgé,
è il "mondo videogioco" a crearli questi problemi. Mi stupisco che Diego Malara (aka il giornalista di videogiochi più stiloso del mondo ;)) sia andato dietro alla polemica. O meglio, non mi stupisco perché anch'io ho abboccato spesso come un babbo a simili esche.

Non faccio nomi e non faccio cognomi, ma:
- ci si mette d'accordo con un giornalista amico (e la persona in questione mi sembra lo sia)
- si crea una polemica a tavolino, magari con un titolo che avrebbe venduto una sega
- si fa partire la slavina (e di slavine ne partono spesso). Se si arresta subito, amen. Comunque non s'è fatto male nessuno. Se diventa valanga, è tanto di guadagnato per le vendite del gioco.

Ricordo che è un titolo di 505, eh. E com'è che, casualmente, tutto il bordello è nato in Italia? Da chi è controllata 505?

Offline Giobbi

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Re: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine
« Risposta #91 il: 15 Nov 2006, 20:08 »
Citazione da: "Ivan F."
Mi pare per buona parte condivisibile il discorso di Mastella.
Si crei una Authority e si impongano sanzioni amministrative a chi vende a minori videogiochi "vietati".

Questo taglierebbe le gambe al 90% delle polemiche.


Al momento il discorso é confuso e clericalmente (nuovo cinema paradiso) pericoloso.

Visto il personaggio soprattutto.

Ovvio che giochi VM18 da non vendere ai minori di 18 sia una soluzione scontata e corretta.

Offline Giobbi

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Re: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine
« Risposta #92 il: 15 Nov 2006, 20:10 »
Citazione da: "Grendel"
Mi sembra che sia caratteritica necessaria per iscriversi a TFP... ;)

Tornando IT, mi pare che questa volta il solito articolo malfatto abbia agitato per bene le acque, in entrambe le direzioni...


Uhm, comodo che tal Simon, personaggio esterno all'industria, risponda per totoro :) :

Citazione da: "Il_Simon"

Non faccio nomi e non faccio cognomi, ma:
- ci si mette d'accordo con un giornalista amico (e la persona in questione mi sembra lo sia)
- si crea una polemica a tavolino, magari con un titolo che avrebbe venduto una sega
- si fa partire la slavina (e di slavine ne partono spesso). Se si arresta subito, amen. Comunque non s'è fatto male nessuno. Se diventa valanga, è tanto di guadagnato per le vendite del gioco.

Ricordo che è un titolo di 505, eh. E com'è che, casualmente, tutto il bordello è nato in Italia? Da chi è controllata 505?

Offline Grendel

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Re: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine
« Risposta #93 il: 15 Nov 2006, 21:58 »
Pur venendo "illuminato" dal discorso di Simon, non ravvedo il nesso fra la mia replica e il suo contributo, che tu hai collegato... :?
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Offline Ivan F.

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Re: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine
« Risposta #94 il: 15 Nov 2006, 22:18 »
Citazione da: "Il_Simon"
è il "mondo videogioco" a crearli questi problemi. Mi stupisco che Diego Malara (aka il giornalista di videogiochi più stiloso del mondo ;)) sia andato dietro alla polemica. O meglio, non mi stupisco perché anch'io ho abboccato spesso come un babbo a simili esche.

Credo che la questione, ormai, sia di altra portata.

L'esca l'ha tirata Media Hook.
Chi ha "abboccato" è solo Castellano.
Paradossalmente non importa nemmeno se come complice o come vittima.

Ma ora che la questione è esplosa, cosa fai? Ti tiri indietro?
Non parliamo più di una manovra pubblicitaria su Rule of Rose.
Parliamo di un esponente del Governo che ha chiesto un'Authority sui videogiochi.

Ormai non è più questione di Halifax, Media Hook, Rule of Rose e pubblicità.
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Offline Il_Simon

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Re: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine
« Risposta #95 il: 15 Nov 2006, 23:05 »
Citazione da: "Ivan F."
L'esca l'ha tirata Media Hook.
Chi ha "abboccato" è solo Castellano.
Paradossalmente non importa nemmeno se come complice o come vittima.

Il concetto di "abboccare come complice" mi è oscuro. Se sono complice di un'azione si presuppone che ne tragga vantaggio. E non v'è dubbio che Castellano abbia avuto il proprio tornaconto personale dall'intera vicenda. Tutto il contrario di chi continua a soffiare sul fuoco (difendendo posizioni sacrosante, sia chiaro), alimentando una polemica (quella su RoR) talmente basata sul nulla da meritare di morire all'istante.


Citazione da: "Ivan F."
Ma ora che la questione è esplosa, cosa fai? Ti tiri indietro? Non parliamo più di una manovra pubblicitaria su Rule of Rose.
Parliamo di un esponente del Governo che ha chiesto un'Authority sui videogiochi.

Ma ti tiri indietro da che? Se Mastella chiede un'authority sui vg, cosa può fargli fare marcia indietro o comunque impedire di procedere? Una presa di posizione da parte dell'associazione di categoria (AESVI o chi per essa) o quattro lettere di proteste a Panorama, accompagnate da una decina di articoli su altre testate che dicano "Castellano ha scritto minchiate"?

Offline fulgenzio

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Re: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine
« Risposta #96 il: 15 Nov 2006, 23:15 »
Citazione da: "Il_Simon"
Se diventa valanga, è tanto di guadagnato per le vendite del gioco.


Eh, insomma, non sono mica tanto d'accordo.
In due giorni siamo passati da "ah, guarda c'è il solito giornalista ignorante che scrive cazzate su un periodico generalista" a "L' ex ministro del lavoro di Berlusconi, sindaco di Ceppaloni e attuale ministro di Prodi si mette ad armeggiare con Autority e videogiochi".

In pratica hanno liberato il pitbull.
Ora, è palese che Mastella e sodali si siano buttati a corpo morto su questo argomento perchè vogliono forse far dimenticare di aver liberato migliaia di delinquenti...così, però SE la cosa avesse un seguito (e a tirar su un Autority cagacazzo proprio non ci vuol nulla), potrebbe diventare rischiosa e negativa per "il mondo videogioco".

Che poi il problema nato relativamente al fatto che i negozianti dovrebbero controllare l'età delle persone a cui vendono i VG sia serio, ok, ma vorrei evitare derive deflagranti solo per colpa di una testata tette e culi che si mette all'improvviso a fare da moralizzatrice. In ogni caso credo che i giornalisti di settore facciano bene a puntualizzare determinate cose, perchè in primis sono le persone più preparate per farlo, in seconda battuta perchè almeno dimostrano di sapere di cosa stanno parlando (cosa che di certo non si può dire della messe di intellettuali, psicologi, sindaci e ministri coinvolti in questa vicenda).
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Offline nikazzi

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Re: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine
« Risposta #97 il: 15 Nov 2006, 23:48 »
Spero che tutta la questione si concluda con il ban del gioco.
Chissefrega, se non sbaglio successe la stessa cosa anche per Residen
Evil o GTA vero?

L'importante è che non vadano ad intaccare la distribuzione dei vg in Italia.
A questo punto sarebbe CENSURA. E' possibile attuare una riforma del
genere??

Oppure la situazione potrebbe prendere una buona piega cercando di
evitare la vendita solamente ai minori.
Finalmente il PEGI avrebbe un senso...
(visto che per molti non ne ha)
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Offline Il_Simon

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Re: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine
« Risposta #98 il: 16 Nov 2006, 08:19 »
Citazione da: "fulgenzio"
Citazione da: "Il_Simon"
Se diventa valanga, è tanto di guadagnato per le vendite del gioco.


Eh, insomma, non sono mica tanto d'accordo.
In due giorni siamo passati da "ah, guarda c'è il solito giornalista ignorante che scrive cazzate su un periodico generalista" a "L' ex ministro del lavoro di Berlusconi, sindaco di Ceppaloni e attuale ministro di Prodi si mette ad armeggiare con Autority e videogiochi".

Ma su questo siamo d'accordo. E' innegabile però che in questo modo un gioco che poteva fare, quante?, 5.000 copie in tutta Europa, avrà adesso tutt'altro venduto. E il fine di chi ha creato il casino era ovviamente questo. Ora il tutto può risolversi in una bolla di sapone ("Visto? La nostra strategia ha funzionato") o può avere conseguenze impreviste ("tanto sarebbe successo comunque per un altro gioco").


Citazione da: "fulgenzio"
In ogni caso credo che i giornalisti di settore facciano bene a puntualizzare determinate cose, perchè in primis sono le persone più preparate per farlo, in seconda battuta perchè almeno dimostrano di sapere di cosa stanno parlando (cosa che di certo non si può dire della messe di intellettuali, psicologi, sindaci e ministri coinvolti in questa vicenda).

E una volta che hanno puntualizzato (per la 2743653° volta, dopo che la stessa solfa si è ripetuta per RE, Mortal Kombat e compagnia bella)? A che serve? A prendersi la pacca sulla spalla? Siamo realisti. E' AESVI che, se vuole, deve sedersi a un tavolo con chi legifera e dire "così sì, così no. Così il nostro fatturato scenderebbe del 40%, lasceremmo a casa 3000 dipendenti e lo stato incasserebbe 200 milioni di euro di tasse in meno, così invece può andare bene".

Offline Macca

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Re: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine
« Risposta #99 il: 16 Nov 2006, 08:49 »
Ieri sera un amico mi fa: "michè, dobbiamo comprare il gioco che ho visto su panorama prima che lo ritirino dal mercato. E' bellissimo, con le bambine seppellite vive". Sto parlando di un laureato in economia iscritto all'albo dei commercialisti.

Quindi si, simon. Mi hai convinto. E' una manovra pubblicitaria creata a tavolino. E funziona (ho detto al mio amico di prenderlo lui che io mi impressiono troppo con 'sti giochi...)!
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Offline Ivan F.

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Re: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine
« Risposta #100 il: 16 Nov 2006, 10:21 »
Citazione da: "Il_Simon"
Il concetto di "abboccare come complice" mi è oscuro.

Il concetto di abboccare come complice, nel momento in cui metto "abboccare" tra virgolette, credo si spieghi da solo.

Citazione
Tutto il contrario di chi continua a soffiare sul fuoco (difendendo posizioni sacrosante, sia chiaro), alimentando una polemica (quella su RoR) talmente basata sul nulla da meritare di morire all'istante.

Come ho già scritto: la polemica su RoR ormai è diventata una possibile azione di Governo.
Ergo, non stiamo alimentando quella polemica, ma stiamo prendendo posizione rispetto a un dibattito che potrebbe portare a qualche conseguenza sul mondo dei videogiochi.

Citazione da: "Ivan F."
Ma ora che la questione è esplosa, cosa fai? Ti tiri indietro? Non parliamo più di una manovra pubblicitaria su Rule of Rose.
Parliamo di un esponente del Governo che ha chiesto un'Authority sui videogiochi.
Citazione da: "Il_Simon"
Ma ti tiri indietro da che? Se Mastella chiede un'authority sui vg, cosa può fargli fare marcia indietro o comunque impedire di procedere? Una presa di posizione da parte dell'associazione di categoria (AESVI o chi per essa) o quattro lettere di proteste a Panorama, accompagnate da una decina di articoli su altre testate che dicano "Castellano ha scritto minchiate"?

Quindi la tua posizione è: "stiamo zitti e aspettiamo che si sgonfi tutto, tanto noi non siamo in grado di fare niente al riguardo"?
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Offline Il_Simon

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Re: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine
« Risposta #101 il: 16 Nov 2006, 10:34 »
Citazione da: "Ivan F."
Quindi la tua posizione è: "stiamo zitti e aspettiamo che si sgonfi tutto, tanto noi non siamo in grado di fare niente al riguardo"?

Posso fare qualcosa? Tu puoi fare qualcosa? Realisticamente, intendo.

Quello che posso fare è offrire il mio supporto a una o più case appartenenti all'AESVI nel caso si debba preparare una relazione sull'argomento (raccogliendo informazioni, materiale video, ecc.) in vista di un prossimo incontro con chi di dovere. Altro non credo di poter fare. Se tu hai suggerimenti grazie ai quali influire sul futuro della questione, sarei felice di ascoltarli.

Offline Ivan F.

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Re: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine
« Risposta #102 il: 16 Nov 2006, 10:50 »
Citazione da: "Il_Simon"
Citazione da: "Ivan F."
Quindi la tua posizione è: "stiamo zitti e aspettiamo che si sgonfi tutto, tanto noi non siamo in grado di fare niente al riguardo"?

Posso fare qualcosa? Tu puoi fare qualcosa? Realisticamente, intendo.

Beh, farti sentire.
La lettera di Marco Accordi Rickards è finita su Punto Informatico.
Repubblica.it ha dedicato un articolo alle reazioni dei videogiocatori.
Lo stesso sarà per Over Game sulla Stampa.it oggi pomeriggio.

Io stavo studiando la fattibilità di una raccolta firme (non di protesta, ma con una semplice proposta). Ne vogliamo parlare insieme?
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Offline Il_Simon

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Re: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine
« Risposta #103 il: 16 Nov 2006, 11:15 »
Citazione da: "Ivan F."
Beh, farti sentire.
La lettera di Marco Accordi Rickards è finita su Punto Informatico.
Repubblica.it ha dedicato un articolo alle reazioni dei videogiocatori.
Lo stesso sarà per Over Game sulla Stampa.it oggi pomeriggio.

E qui siamo nel campo delle grandi pacche sulle spalle di cui parlavo prima. Non metto in dubbio l'onestà intellettuale e la buona volontà di chi organizza queste cose (anche se basta leggere alcuni interventi per capire che c'è chi cerca il proprio tornaconto personale anche in questa "difesa del videogioco"), ma quale efficacia hanno queste iniziative? Migliaia di persone che scendono in piazza o che scioperano non riescono a smuovere chi ci governa su questioni molto più importanti, figuriamoci qualche pagina web.


Citazione da: "Ivan F."
Io stavo studiando la fattibilità di una raccolta firme (non di protesta, ma con una semplice proposta). Ne vogliamo parlare insieme?

Per me è assolutamente tempo perso (per me, sottolineo). Forse sono eccessivamente pessimista/cinico in questo senso, ma credo che gli unici che possano dare un'aggiustata alla situazione (sempre che vogliano darla) siano i Buonanno, Persegati e Zazzaro del caso.

Offline Grendel

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Re: Il videogame e l'opinione pubblica, TG e magazine
« Risposta #104 il: 16 Nov 2006, 11:42 »
Citazione da: "Il_Simon"
Citazione da: "Ivan F."
Io stavo studiando la fattibilità di una raccolta firme (non di protesta, ma con una semplice proposta). Ne vogliamo parlare insieme?

Per me è assolutamente tempo perso (per me, sottolineo). Forse sono eccessivamente pessimista/cinico in questo senso, ma credo che gli unici che possano dare un'aggiustata alla situazione (sempre che vogliano darla) siano i Buonanno, Persegati e Zazzaro del caso.

Io invece penso che pur senza promuovere cortei in piazza, confidando in chissà quale successo "culturale", semplicemente chinare il capo e dire "vabbè, tanto la mia voce non conta una ceppa", sia una filosofia che tristemente mi ricorda il Ventennio.

Non vorrei sembrare l'utopista, anzi mi ritengo piuttosto pragmatico, ma visto che questo malpensiero risiede nell'uomo della strada, a prescindere da chi ce l'abbia instillato e in che modo, sia cosa buona e giusta cercare di opporvisi sullo stesso piano. A prescindere dai risultati. Abbassare la testa e fare spallucce di sicuro non migliorerà le cose.
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