Autore Topic: [PS2] MX Rider  (Letto 3104 volte)

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Offline ederdast

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[PS2] MX Rider
« il: 07 Apr 2003, 00:27 »
Arcade o simulazione? Nella dicotomia fra questi due termini si consuma il dramma del titolo motocrossistico Infogrames. MX Rider non offre all'utente una scelta fra le due suddette modalità ma riduce quella principale al semplice campionato affrontabile a due diversi livelli di difficoltà che comunque prescindono dal modello fisico di guida delle moto. Questo rimane invariato ed è purtroppo di una semplicità disarmante, in pratica la guida si riduce a accelerazioni e sterzate con qualche sporadico utilizzo del freno anteriore (tasto triangolo), all'impiego  di quello posteriore (tasto quadrato) rinuncerete dopo una manciata di tentativi visto la sua inefficacia, da notare  inoltre la mancanza di un tasto deputato alla frizione. I salti e le asperità  delle piste danno si al gioco una iniezione di varietà ma mettono in luce le difficoltà del motore 3D nel calcolare le collisioni, è infatti possibile rimbalzare sui cartelloni pubblicitari e tornare miracolosamente in pista o disarcionare gli avversari semplicemente "toccando" la loro ruota posteriore (cosa che nella realtà porterebbe inevitabilmente ad una nostra rovinosa caduta). La distribuzione del peso del rider sul mezzo non influisce in maniera rilevante sul controllo dello stesso, cosa quanto meno insolita vista l' importanza che lo sforzo fisico riveste nel guidare una mot da cross. Con questo MX Rider non risulta  un titolo in giocabile, anzi nelle prime partite il divertimento è garantito proprio grazie alla sua impostazione "semplice", ma è sul lungo periodo che le magagne vengono al pettine. L' aspetto dell'ultima fatica  Paradigm non è niente male, sorprende vedere la fluidità con cui i rider e gli scenari scorrono su schermo. Certo non che i modelli degli atleti e delle moto abbondino di poligoni e le texture sono abbastanza grezze, ottimo invece il sistema di "infangamento" virtuale che riduce il nostro mezzo e pilota una maschera di fango dopo pochi giri. Spiace constatare il sorprendente divario occorrente fra le arene, realizzate in maniera superba, e le piste spoglie e prive di particolari anche se discretamente strutturate nei percorsi. Le musiche e gli effetti di MX rider sono decisamente nella media con le solite schitarrate punk-rock americaneggianti e gli urli del presentatore invasato di turno a fare da sottofondo alle vostre peripezie motocrossistiche, tutto sommato niente di cui andare particolarmente fieri. Con 2 classi di moto differenti (125 e 500) e due campionati distinti affrontabili (MX e SX) il gioco Infogrames offrirebbe una sfida interessante e discretamente impegnativa, purtroppo il modello di guida troppo semplicistico spingerà i players più esigenti ad accantonare la modalità principale del titolo dopo poche partite e a  "buttarsi" sulla ben meglio concepita modalità freestyle. In quest' ultima la semplicità del titolo risulta funzionalissima allo scopo (effettuare salti mortali e avvitamenti aerei) scorrazzando in arene dove vi capiterà anche di fermarvi per apprezzarne i particolari e lo splendido desing, fra un salto attraverso una piscina infestata da squali e un giro della morte. Peccato che lo stesso non si possa dire per le noiose sessioni del campionato. MX Rider è un titolo che non riesce a centrare l' obbiettivo, a fronte di una realizzazione tecnica più che soddisfacente ( niente che faccia gridare al miracolo sia ben chiaro ) è la meccanica di gioco troppo scarna a minare alle fondamenta il titolo Infogrames. Meccanica che come abbiamo visto risulta adattissima alla sezione funambolica del prodotto ma che si sposa malissimo con il suo reparto simulativio. Certo se quello che state cercando è un titolo di motocross senza fronzoli e di impostazione squisitamente arcade MX potrebbe anche fare al caso vostro, se invece i vostri "appetiti" vi spingono verso prodotti capaci di ricreare in maniera realistica le peripezie dei centauri fangosi che popolano il mondo del motocross non posso che consigliarvi di rivolgere la vostra attenzione altrove. Il mercato offre infatti validissime alternative al titolo in questione, sia in ambito prettamente arcade (ATV Offroad) sia in ambito simulativo  (MX 2002). Un titolo che strappa una risicata sufficienza e che lascia l'amaro in bocca per quello che sarebbe potuto essere se i programmatori avessero scelto una impostazione più rigoros  del   modello fisico comportamentale delle moto. Vi lascio con una considerazione storica e con una domanda. La prima: Enduro Racer, storico coin-op  SEGA dei secondi anni ottanta riusciva in maniera molto più convincente di MX Rider a ricreare il feeling delle corse di motocross senza l'ombra di un poligono a video e solo grazie al suo splendido handling (da ricordare la conversione per ZX Spectrum vero e proprio capolavoro di programmazione). La seconda: possibile che il progresso uccida la giocabilità?
Le opinioni sono come le palle, ognuno ha le proprie.
Callhagan.