Autore Topic: Il lavoro  (Letto 1943373 volte)

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Re: Il lavoro
« Risposta #795 il: 28 Mag 2008, 16:38 »
Se becchi la carta verde, è obbligatorio che tu ti trasferisca in usa o te la puoi tenere validamente imperitura fino a quando non decidi di trasferirti lì?
Poi magari lavoricchi un po', ti stufi, torni nella paradisiaca jtaja, ti ristufi, torni in usa e riprendi a lavorare...sempre con la stessa green card?
Sì: è come avere la doppia cittadinanza.

Offline Gatsu

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Re: Il lavoro
« Risposta #796 il: 28 Mag 2008, 16:54 »
e parlano anche un fantastico. tra l'altro il mio compagno di banco ORA, visto che sono a corporate governance and accounting, è australiano.

A sfavore dell'australia posso dire che tutti quelli con cui ho avuto a che fare io (4 in totale) erano stupidi come palle di didò (e soprattutto non capivano le battute).
Però magari ho sfiga io.

Offline Konron

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Re: Il lavoro
« Risposta #797 il: 28 Mag 2008, 16:57 »
per gatsu e ferruccio: ma voi che lingua parlate lì dove siete?

Offline dj-jojo

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Re: Il lavoro
« Risposta #798 il: 28 Mag 2008, 17:01 »
e parlano anche un fantastico. tra l'altro il mio compagno di banco ORA, visto che sono a corporate governance and accounting, è australiano.

A sfavore dell'australia posso dire che tutti quelli con cui ho avuto a che fare io (4 in totale) erano stupidi come palle di didò (e soprattutto non capivano le battute).
Però magari ho sfiga io.
Tra i miei conoscenti che ci sono andati solo il più stupido di loro era contento di esserci stato...

per gatsu e ferruccio: ma voi che lingua parlate lì dove siete?
Mi unisco alla domanda, anche se credo che parlino inglese.

Offline Gatsu

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Re: Il lavoro
« Risposta #799 il: 28 Mag 2008, 17:46 »
per gatsu e ferruccio: ma voi che lingua parlate lì dove siete?

Italiano con gli italiani, inglese con tutti gli altri. Il lavoro è in inglese.
Il finlandese lo sto imparando (lentissimamente). Per servire serve, solo che è difficile. Senza sopravvivi. Lavoro qua ce n'è a pacchi, molto ben retribuito, ma 99 su 100 vogliono finlandese fluente. Ho culo che nelle aziende che si occupano di comunicazione spesso lavorano in inglese. 
« Ultima modifica: 28 Mag 2008, 17:53 da Gatsu »

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #800 il: 28 Mag 2008, 17:48 »
Belle notizie così ci vorrebbero tutti i giorni! Bravo Gatsu. E' bello sapere che guadagni come un italiano già rodato!
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Offline Yoshi

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Re: Il lavoro
« Risposta #801 il: 28 Mag 2008, 17:51 »
e parlano anche un fantastico. tra l'altro il mio compagno di banco ORA, visto che sono a corporate governance and accounting, è australiano.

A sfavore dell'australia posso dire che tutti quelli con cui ho avuto a che fare io (4 in totale) erano stupidi come palle di didò (e soprattutto non capivano le battute).
Però magari ho sfiga io.
Tra i miei conoscenti che ci sono andati solo il più stupido di loro era contento di esserci stato...

Ehm, a me è piaciuta parecchio e non mi ritengo esattamente stupido eh...
Poi è vero che gli australiani ai nostri occhi di europei sembrano dei sempliciotti, ma li capisco perfettamente. Vivono in un paradiso naturale con ampi spazi, un clima ottimo e un'alta qualità della vita. Chi glielo fa fare di preoccuparsi per le sorti del mondo?
Sto giocando online a Civ 6

Offline dj-jojo

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Re: Il lavoro
« Risposta #802 il: 28 Mag 2008, 18:02 »
e parlano anche un fantastico. tra l'altro il mio compagno di banco ORA, visto che sono a corporate governance and accounting, è australiano.

A sfavore dell'australia posso dire che tutti quelli con cui ho avuto a che fare io (4 in totale) erano stupidi come palle di didò (e soprattutto non capivano le battute).
Però magari ho sfiga io.
Tra i miei conoscenti che ci sono andati solo il più stupido di loro era contento di esserci stato...

Ehm, a me è piaciuta parecchio e non mi ritengo esattamente stupido eh...

Ma infatti non volevo essere assolutista.
E poi de gustibus... magari se ci vado piace anche a me...

Offline Konron

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Re: Il lavoro
« Risposta #803 il: 28 Mag 2008, 18:30 »
per gatsu e ferruccio: ma voi che lingua parlate lì dove siete?

Italiano con gli italiani, inglese con tutti gli altri. Il lavoro è in inglese.
Il finlandese lo sto imparando (lentissimamente). Per servire serve, solo che è difficile. Senza sopravvivi. Lavoro qua ce n'è a pacchi, molto ben retribuito, ma 99 su 100 vogliono finlandese fluente. Ho culo che nelle aziende che si occupano di comunicazione spesso lavorano in inglese. 
Quindi sei fortunato perchè nel tuo campo basta l'inglese.
Ma l'inglese lì è una lingua usata da tutti, una vera seconda lingua, o è come in italia?
L'inglese a che livello lo conosci?

Scusa per il terzo grado ma la questione "lingua e lavoro all'estero" mi interessa :)

Offline Gatsu

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Re: Il lavoro
« Risposta #804 il: 28 Mag 2008, 19:00 »

Quindi sei fortunato perchè nel tuo campo basta l'inglese.
Ma l'inglese lì è una lingua usata da tutti, una vera seconda lingua, o è come in italia?
L'inglese a che livello lo conosci?

Scusa per il terzo grado ma la questione "lingua e lavoro all'estero" mi interessa :)

Da tutti quelli sopra i 12-14 anni e sotto i 90. Non è raro trovare vecchi che parlano perfetto inglese, non sempre ma quasi. A dire il vero è la terza lingua, la seconda è lo svedese (obbligatorio). In genere sanno meglio l'inglese perchè gli svedesi gli stanno sulle palle, qui sono una minoranza (5%) e pur essendoci una minoranza finlandese in svezia (6% credo) lì col cavolo che parlano finlandese (per ragioni storiche, ma cmq è di una difficoltà atroce). Detto questo per la maggior parte dei lavori dove ti relazioni con clienti locali ovviamente richiedono la lingua locale. In effetti sapere qui l'inglese non è un bonus per niente, lo sanno tutti spesso ad ottimi livelli. Ho conosciuto diversa gente che parla 7 o 8 lingue, ce l'hanno proprio nel sangue. In media ne sanno 4 a testa. La mia ragazza sa: finlandese, inglese, svedese (un po'), tedesco (13 anni), francese (credo studiato 7 anni), adesso ha iniziato con l'italiano. Sono medie nemmeno raggiungibili in Italia, e c'è da dire che non è affatto una studentessa modello, anzi (si prende sempre all'ultimo con tutto).

Il mio inglese è buono, per un italiano credo molto buono, dopo gli spagnoli di solito siamo i peggio. Pochissimi indovinano di dove sono perchè oltre ad avere una faccia da tedesco (così dicono) ho pochissimo accento (questo me lo fan notare tutti). Tutti i corsi che ho sono in inglese. Quello che scrivo per i corsi e per la tesi è in inglese. Poi oh, faccio ancora diversi errori e assolutamente non capisco un cazzo quando parlo con un inglese nativo (o scozzese, o irlandese, gli americani se non sono del texas sono molto più facili da capire), ma me la cavo nel 99% dei casi.

Offline ferruccio

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Re: Il lavoro
« Risposta #805 il: 28 Mag 2008, 19:11 »
per gatsu e ferruccio: ma voi che lingua parlate lì dove siete?

Inglese, svedese e italiano.
Inglese ogni giorno, in ogni forma. Ormai sono diventato bravino. Non ho alcun problema col parlato e faccio sempre meno errori nell'inglese scritto (che di solito è un dito al culo, visto che per un italiano, abituato a una lingua "analitica", scrivere in inglese a volte dà il risultato di testi intorcigliati e incomprensibili). Nonostante qui l'inglese lo sappiano letteralmente TUTTI, la mia conoscenza direi che è superiore alla media - molti svedesi parlano benissimo l'inglese ma quando si tratta di scrivere c'è da mettersi le mani nei capelli.
Lo svedese continua a darmi problemi. Lo capisco abbastanza bene e lo parlicchio, ma se dovessi lavorare parlando svedese sarei rovinato. Devo decidermi a impararlo, perché se per disgrazia dovessi perdere il mio attuale lavoro sarei nella merda.
Ah, al lavoro parlo principalmente italiano, inglese e svedese (in quest'ordine).
E allora Mozart?

Offline Konron

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Re: Il lavoro
« Risposta #806 il: 28 Mag 2008, 19:21 »
grazie, continuo col terzo grado:

per quantificare la vostra conoscenza inglese: un film (in inglese) senza sottotitoli lo capite al 100%?

poi: come mai avete scelto un paese nordico, invece di andare chessò in UK dove basta l'inglese?

infine: contate di rimanere vita natural durante o magari prima o poi vorreste tornare in italia?

grazie ancora, sempre curioso :)

Offline ferruccio

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Re: Il lavoro
« Risposta #807 il: 28 Mag 2008, 19:35 »
grazie, continuo col terzo grado:

per quantificare la vostra conoscenza inglese: un film (in inglese) senza sottotitoli lo capite al 100%?

poi: come mai avete scelto un paese nordico, invece di andare chessò in UK dove basta l'inglese?

infine: contate di rimanere vita natural durante o magari prima o poi vorreste tornare in italia?

grazie ancora, sempre curioso :)

Sì. Recentemente l'unico film con cui ho avuto GROSSI problemi è stato No Country for Old Men. Il texano, quindi, per me è ostrogoto. Ho qualche problema anche con lo scozzese, ma quello lo capisce solo cego.

Io ci ho vissuto in UK. Non che sia un posto brutto. Anzi, dal punto di vista lavorativo è il posto migliore che ci sia in Europa. Solo che non reggo quello stile di vita, frenetico, tutto basato sul lavoro e con una qualità della vita relativamente bassa. Per quanto mi riguarda un città come Stoccolma spacca il culo a qualsiasi altra città che abbia visto, per bellezza e stile di vita umano.

Se divento stramiliardario o se sopravvivo fino alla pensione non mi dispiacerebbe comprare una casa vicino al mare in qualche paesino siciliano, giusto per godermi la natura, il sole e il buon cibo. Per il resto dubito fortemente che tornerò in Italia, se posso evitarlo.
E allora Mozart?

Offline Gatsu

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Re: Il lavoro
« Risposta #808 il: 28 Mag 2008, 21:56 »

per quantificare la vostra conoscenza inglese: un film (in inglese) senza sottotitoli lo capite al 100%?


Dipende dal film. Alcuni li capisco al 100%, altri meno. La roba di tarantino è ancora incomprensibile, idem per accenti molto specifici. Detto questo da 6-7 mesi vedo tutto in inglese, con sub quando possibile, senza se non è possibile. Per dire, in lost l'unico che non capisco è Sawyer.

Citazione

poi: come mai avete scelto un paese nordico, invece di andare chessò in UK dove basta l'inglese?


Qualità della vita. Livello delle retribuzioni. Paesaggio. Clima (a me il caldo mortale mi ammazza). Fica. Qualità dell'insegnamento. Avanzamento dello stato sociale. Parità dei sessi. Modernità generale di tutto. Qualità delle infrastrutture (per dire credo che questo sia l'unico paese al mondo dove perdi i bus perchè arrivano TROPPO PRESTO). Fiducia nei giovani (altissima). In UK si vive da culo, è un dato di fatto. Il canada mi ispira.

Citazione
infine: contate di rimanere vita natural durante o magari prima o poi vorreste tornare in italia?


Non so, vediamo. Per il momento rimarrei il più a lungo possibile. Sul lungo periodo forse farei la spola, ma ogni volta che torno a casa trovo buon cibo e una società medievale, non so se ce la farei se non proprio costretto dalla situazione (che può anche succedere, vedremo come va questo lavoro).
« Ultima modifica: 28 Mag 2008, 21:59 da Gatsu »

Offline dj-jojo

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Re: Il lavoro
« Risposta #809 il: 28 Mag 2008, 22:48 »
Si beh ragazzi lo scozzese è veramente un dito nel culo.
La prima settimana del mio primo lavoro in inghilterra ho avuto una capa scozzese.
La sera andavo a casa che non avevo capito un cazzo di quello che avevo fatto durante il giorno...