Domani parlo con il Direttore (chissà se c'è pure il capo).
Se va bene dopo l'epifania do le dimissioni.
Se va male, domani.
Qui si da sempre tutto per scontato...
Che è successo?!
Detta in sintesi? Mi sono rotto il c***o.
Nel dettaglio? Un po' di tutto, ma ieri è semplicemente stata l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso, nonostante la cosa di per sé sia una cosa di non grande importanza.
A Febbraio ho dovuto provare a fermarmi (ma a conti fatti ho dovuto continuare a lavorare perancanza di personale): sindrome di burnout.
Il mio medico ha deciso che non necessitassi di mutua ma mi ha dato il trittico (che è un antidepressivo) per dormire la notte, ero arrivato al punto di riuscire a dormire solo un'ora a notte.
A Gennaio abbiamo fatto 3 settimane di ferie: il minimo di legge sono 4 per 365 giorno di lavoro. Per un lavoro di 40 ore la settimana.
Va da sé che dovendo cucinare, decido io anche solo per il pane e a chi darlo: allo 7 mi ci alzo io per andare a lavoro e stare in ballo fino a mezzanotte.
A questo aggiungiamo che l'azienda non si rende (mai) conto della mole di lavoro all'interno di una cucina e ci mette il carico.
Quindi aggiungiamo pure il carico del controllo del personale che trovi, ragazzini che ancora vanno a scuola, e il fatto che devi star dietro a cose per cui non hai nemmeno tempo (compilare l'autocontrollo, le pulizie approfondite).
I camerieri che non arrivano prendere i piatti al pass e per i ritardi incolpano la cucina (hanno problemi in cucina, c'è una recensione su TripAdvisor), io che ho ripreso a non dormire la notte, la necessità di dover fare palestra/nuoto per rinforzare la spalla e un ginocchio (per le ginocchia ho iniziato a portare i plantari), l'ansia per il trapianto di rene di mio suocero e che ieri ero al matrimonio di uno dei miei migliori amici e ho fatto una toccata e fuga dovendo andare via a metà pranzo.
Ah, nell'ultimo periodo ho fatto anche il manutentore per una porta rotta in cucina, 3000€ di attrezzature sono mie e sovente devo mettere via 40-50kg di arance dei Camerieri. Al giorno.
Con queste premesse, mentre ero in viaggio di ritorno per andare a lavoro, ieri ho comunicato il pane da dare per il ristorante e per il "banchetto" (avevamo un matrimonio), ma chi lavora in sala ha deciso che per lui non andava bene, quindi mi sono incazzato ed ho avvisato la direzione.
Quando poi la stessa persona ha rotto di nuovo perché poi diventa la classica persona che fa i "dispetti", ho comunicato che possono trovarsi un altro al posto mio.