Autore Topic: Il lavoro  (Letto 1943162 volte)

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Offline babaz

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Re: Il lavoro
« Risposta #19950 il: 18 Mar 2022, 12:42 »
Con uno stipendio netto di 1300 euro al mese sei al limite già in provincia e con pochi margini se hai affitto, utenze (!) oltre al mangiare. Se hai un'auto e fai qualche km (abbastanza inevitabile in provincia) hai finito il budget.

Non conosco Monza, ma se tanto mi dà tanto il costo della vita é elevato in assoluto e gli affitti non me li immagino economici.

Anche trasferirsi in Olanda per 2k mi sembra pure peggio, considerando la distanza e l'impressione di un costo della vita maggiore (più si "sale" a livello di latitudine, peggio é da questo punto di vista)

Per il resto, forza e coraggio @Devil May Cry ☺️

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19951 il: 18 Mar 2022, 13:00 »
Intorno ai 600€ vedo che qualcosa si trova. Penso andando nei paesi limitrofi a Monza si scenda ancora. Imho con 1300€ non fai la bella vita ma ce la fai. Stessa cosa in Olanda però, potenzialmente, una volta lì è più facile alzare il livello della paga. Con circa 1000€ si trovano appartamenti decenti ad Amsterdam. Fonte: ex colleghi ma anche qui https://rentola.com/for-rent?location=amsterdam&rent_per=month&property_types=apartment
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Offline eugenio

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Re: Il lavoro
« Risposta #19952 il: 18 Mar 2022, 13:01 »
Ammesso e non concesso che qualche colloquio vada a buon fine, com'è il costo della vita tra Milano e Monza, in particolare più Monza.
[...] poco fa ho ricevuto una chiamata da un'azienda di Monza e chiedevano la disponibilità anche a trasferirsi, ma come immaginavo non è che partono da uno stipendio di 1.6 netti, se si arriva a 1.3 è già assai (da quel che mi hanno fatto intendere, poi si vedrà).
Volendo fare sacrifici e tutto, si regge, o tempo 2 mesi e vai in rosso.
Naturale che il discorso prevede tante variabili. Tendenzialmente se mi dovessi trasferire sceglierei un posto non più distante di 20m in auto o treno.
Andrei a vivere da solo se gli affitti non schizzano troppo.
Cosa più importante ti rimetti nel meccanismo del lavoro e puoi cercare di migliorarti mano mano.
Ecc ecc

Nello specifico, ci sono posti carini/non troppo cari nel monzese dove si può trovare una casetta?
Consigli sparsi?

Personalmente conosco più le zone a sud di Milano, quindi non riesco a darti informazioni di prima mano. Magari @1c0n 0f s1n, @Zel o @teokrazia possono aiutarti meglio.

In generale, e pensando sia un inizio che ti porti in un tempo ragionevole a migliorare le condizioni, ti direi di cercare una stanza, prima che un appartamento: se la trovi nei paraggi del posto di lavoro, oltre a risparmiare sull'affitto taglierai anche le spese di spostamento. Inoltre, di solito l'affitto di stanze viene gestito a trimestri o semestri, mentre difficilmente con un appartamento riesci a stipulare contratti inferiori a un anno; anzi, di norma hanno una durata di 3+2 anni se non addirittura 4+4 anni.

Daje.

Auguri.

Offline Devil May Cry

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Re: Il lavoro
« Risposta #19953 il: 18 Mar 2022, 13:13 »
Intorno ai 600€ vedo che qualcosa si trova. Penso andando nei paesi limitrofi a Monza si scenda ancora. Imho con 1300€ non fai la bella vita ma ce la fai. Stessa cosa in Olanda però, potenzialmente, una volta lì è più facile alzare il livello della paga. Con circa 1000€ si trovano appartamenti decenti ad Amsterdam. Fonte: ex colleghi ma anche qui https://rentola.com/for-rent?location=amsterdam&rent_per=month&property_types=apartment

No figurati, ho una cugina là, le cose le so. 2k sono più o meno 1k di qua. Una stanza da 20mq costa almeno 600 euro. Però ecco poi hai i vantaggi che ti muovi coi mezzi, la macchina non ti serve, il mercato del lavoro è estremamente elastico, ecc ecc. I vantaggi classici di fuori Italia che ho già vissuto in Australia 11 anni fa.
Tra un eventuale trasferimento a Milano o Amsterdam non saprei, direi tutta la vita la seconda ma le valutazioni sono tante.
Di sti tempi la situazione non è semplice, già non lo è, con pandemia e guerra ancora peggio.
Di certo, tra accettare un lavoro sottopagato qua a 800 euro o un 1.3k sopra/fuori, meglio la seconda con la prospettiva di migliorarsi.

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19954 il: 18 Mar 2022, 13:48 »
Io proprio non mi spiego (o meglio non accetto) la mentalità italiana sul lavoro. Non è solo questione di licenziamenti e contratti come qualche politico (e non solo) suggerisce, perchè in altre nazioni, vedi Francia per esempio, ci sono comunque contratti forti e sindacati con le palle ma il mondo del lavoro è diverso da quello italiano.
Io, se non sopraggiunge qualche evento che proprio mi fa odiare stare in UK o mi costringe a tornare, sto provando a tornare in Italia ma solo con un contratto di lavoro già in mano e la possibilità di tornare qui se le cose non mi vanno a genio oppure da statale. Leggi: trasferimento all'interno della mia compagnia o vincere qualche concorso (che neanche sto facendo perchè pure lì è una barzelletta).
Diversamente ho proprio paura, letteralmente, a tornare a lavorare in Italia. In Puglia poi non ne parliamo perchè non saprei proprio cosa inventarmi per rimanere nel mio paesino che non sia aprire un negozio/bar.
Per quanto mi riguarda non si tratta neanche di accettare un lavoro sottopagato e restare al mio paesino pugliese (800€ senza pagare affitto è accettabile) perchè proprio non si trova questo lavoro sottopagato. E questa cosa non la vedo altrove ma proprio da nessuna parte in cui io sia stato. E' veramente deprimente.
Detto questo, continuo a pensare che ce la puoi fare in entrambi i posti e a questo punto, per me, è più una questione tra il voler restare in Italia o accettare di vivere all'estero.
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Offline Devil May Cry

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Re: Il lavoro
« Risposta #19955 il: 18 Mar 2022, 14:00 »
Beh, lavori sottopagati ce ne sono a decine. Basta vedere tutti i finti stage o tirocini da 600 euro, non sono altro che lavori dove chiedono esperienza di qualche anno ma poi ti assumono con queste formule per risparmiare.
Oppure basta che vai su indeed e te ne accorgi subito quando è un'offerta sottopagata con diciture "a partire da 800 euro" e chiedono però full time, fosse un contratto regolare scriverebbero a partire da 1.1k (equivalente di un 5o livello commercio).
Ieri ho fatto un colloquio con un'azienda che sta tra Napoli e Milano e cercava una persona sul napoletano, 30 minuti di domande su cose che potevano tranquillamente evincere dal cv, vabbè, mansioni abbondantemente al di sopra di quelle richieste, ah, una domanda, con excel come se la cava, guardi bene, normale, ma onestamente in 6 anni non ne abbiamo mai avuto il bisogno di approfondirlo a livello expert, usavamo altri tool o programmi (tra cui un programma/piattaforma inglese/tedesco che in azienda sapevo usare solo io dopo essere andato in Germania ad impararlo, per la cronaca), insomma, se intendete livello avanzato o l'uso di tabelle pivot non le usavamo.
E storcono il naso manco avessi detto che non so parlare italiano.
Ok, avrei potuto mentire e fare un corso accelerato di tabelle pivot in 5 giorni, ma che cazzo ci vuole a imparare 2 formule o una tabella rispetto all'utilizzo di altre 10 cose e un'attitudine o manualità che invece o ce l'hai o non ce l'hai?
A me ste cose mi fanno impazzire.

Che poi, semmai dovessero prendermi questi, sarebbe (forse) lo stesso stipendio proposto da quelli di sopra, quindi converrebbe tutta la vita questo, in teoria, ma ormai mi sa che sono arrivato allo stremo in questa città del cazzo (e probabilmente paese del cazzo).

Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il lavoro
« Risposta #19956 il: 18 Mar 2022, 14:13 »
Io proprio non mi spiego (o meglio non accetto) la mentalità italiana sul lavoro. Non è solo questione di licenziamenti e contratti come qualche politico (e non solo) suggerisce, perchè in altre nazioni, vedi Francia per esempio, ci sono comunque contratti forti e sindacati con le palle ma il mondo del lavoro è diverso da quello italiano.
In che senso?

Perché abbiamo avuto uno chef ristoratore in albergo (stellato Michelin).

Anche lui ha difficoltà a trovare personale (2 giorni di riposo alla settimana e 9 settimane di ferie l'anno) e si lamenta del costo del personale (2000€ stipendio netto = 3200€ lordi, contro i 4500€ che deve spendere un'azienda in Italia).

Condizioni che sarebbero "sufficienti" ad un cuoco Italiano per espatriare in Francia (cosa che hanno iniziato a fare negli ultimi 2 anni a questa parte).

Sì, mi sono un po' allacciato al tuo discorso.

Offline Devil May Cry

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Re: Il lavoro
« Risposta #19957 il: 18 Mar 2022, 14:30 »
Perchè 2k netti sarebbero 4.5k lordi?
Schizzano così tanto i contributi?

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19958 il: 18 Mar 2022, 14:43 »
@Ryo_Hazuki Pure qua in UK stanno quelli che si lamentano che non trovano personale, soprattutto ora con la Brexit.
Il senso del mio discorso è che in Italia non c'è proprio lavoro ad alcune latitudini (dalle mie parti dove non si trova nemmeno il lavoro sotto pagato), nè la giusta mentalità del lavoro perchè, ne abbiamo anche parlato varie volte, il lavoratore è visto come una spesa necessaria e mai come una risorsa. Vedo quotidianamente, visto che parliamo di ristorazione, ristoranti, pub e pizzerie che, pur di non pagare 50€ a serata (quello che più o meno offrono dalle mie parti, in nero ovviamente) ad un aiuto cuoco o cameriere, rinunciano a diversi coperti perchè ovviamente il servizio è lentissimo. Giusto per fare un esempio.
Qui ho amici ai quali il datore di lavoro ha offerto loro una posizione migliore con adeguamento stipendio. Sta cosa in Italia praticamente non esiste. Il mio ex datore di lavoro italiano assunse un direttore perchè costretto dalle banche che gli facevano credito (perchè lui i suoi miliardi col cavolo che li investiva direttamente) per poi licenziarlo dopo pochi mesi perchè voleva prendere le decisioni al posto suo.
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Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il lavoro
« Risposta #19959 il: 18 Mar 2022, 14:58 »
Perchè 2k netti sarebbero 4.5k lordi?
Schizzano così tanto i contributi?
RAL, contributi Inail, contributi Inps, Irap, TFR, eventuali 13^-14^ più altri eventuali costi come attrezzature.
Poi cambia anche tra determinato, part time, full time, il CCNL di riferimento e l'età del dipendente.

Dovrebbe essere di media un coefficiente 210% del netto.

Dovresti prendere il RAL a cui va aggiunto il 30% per l'Inps, l'1% per l'Inail, il TFR è uguale alla somma, per ogni anno di servizio, della retribuzione utile divisa per 13,5.

Se prendiamo un lordo mensile di 1765€ il titolare spende ulteriori 785€ solo di Inps, Inail e TFR.

Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il lavoro
« Risposta #19960 il: 18 Mar 2022, 15:01 »
@Ryo_Hazuki Pure qua in UK stanno quelli che si lamentano che non trovano personale, soprattutto ora con la Brexit.
Il senso del mio discorso è che in Italia non c'è proprio lavoro ad alcune latitudini (dalle mie parti dove non si trova nemmeno il lavoro sotto pagato), nè la giusta mentalità del lavoro perchè, ne abbiamo anche parlato varie volte, il lavoratore è visto come una spesa necessaria e mai come una risorsa. Vedo quotidianamente, visto che parliamo di ristorazione, ristoranti, pub e pizzerie che, pur di non pagare 50€ a serata (quello che più o meno offrono dalle mie parti, in nero ovviamente) ad un aiuto cuoco o cameriere, rinunciano a diversi coperti perchè ovviamente il servizio è lentissimo. Giusto per fare un esempio.
Qui ho amici ai quali il datore di lavoro ha offerto loro una posizione migliore con adeguamento stipendio. Sta cosa in Italia praticamente non esiste. Il mio ex datore di lavoro italiano assunse un direttore perchè costretto dalle banche che gli facevano credito (perchè lui i suoi miliardi col cavolo che li investiva direttamente) per poi licenziarlo dopo pochi mesi perchè voleva prendere le decisioni al posto suo.
Sì, cosa "comune" di alcuni settori lavorativi.

Qui stiamo cercando di fare capire all'azienda che con certi stipendi non trovi chi lavora.

Offline Devil May Cry

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Re: Il lavoro
« Risposta #19961 il: 18 Mar 2022, 15:28 »
Perchè 2k netti sarebbero 4.5k lordi?
Schizzano così tanto i contributi?
RAL, contributi Inail, contributi Inps, Irap, TFR, eventuali 13^-14^ più altri eventuali costi come attrezzature.
Poi cambia anche tra determinato, part time, full time, il CCNL di riferimento e l'età del dipendente.

Dovrebbe essere di media un coefficiente 210% del netto.

Dovresti prendere il RAL a cui va aggiunto il 30% per l'Inps, l'1% per l'Inail, il TFR è uguale alla somma, per ogni anno di servizio, della retribuzione utile divisa per 13,5.

Se prendiamo un lordo mensile di 1765€ il titolare spende ulteriori 785€ solo di Inps, Inail e TFR.

Mi sembra cmq troppo alto 210%
Se su un 4o livello commercio da 1250 euro netti (lordo 1.6k) la spesa per il datore diventa 2k e poco più, mi pare 2.1 2.2, intendendo un lavoratore senza alcuna agevolazione, da 2k a 4.5k è sproporzionato.
Non sto dicendo che non siano onerosi eh, ma che mi sembra troppo. Poi non trovo corretto calcolare nel conto mensile anche il TFR (nel senso che non si conta in genere per calcolare un lordo mensile, no? Ma forse ricordo male), e non ho capito che intendi per attrezzature. Anche ci fosse un costo sarebbe uguale per chiunque, no? Anche per uno stagista.

edit: ho un po' dato uno sguardo per sfizio in effetti qualcuno nomina sto 210% qualcun altro poco meno del doppio (come ricordavo io), resta che è tanto, sia chiaro, ma possiamo mai dare la colpa ai dipendenti per questo?
« Ultima modifica: 18 Mar 2022, 15:51 da Devil May Cry »

Offline omotigre

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Re: Il lavoro
« Risposta #19962 il: 18 Mar 2022, 18:03 »
https://www.open.online/2022/03/18/covid-19-smart-working-proroga-regime-emergenziale-cosa-cambia/

Regime emergenziale per lo Smart working prorogato fino al 30 giugno.

Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il lavoro
« Risposta #19963 il: 18 Mar 2022, 19:00 »
Perchè 2k netti sarebbero 4.5k lordi?
Schizzano così tanto i contributi?
RAL, contributi Inail, contributi Inps, Irap, TFR, eventuali 13^-14^ più altri eventuali costi come attrezzature.
Poi cambia anche tra determinato, part time, full time, il CCNL di riferimento e l'età del dipendente.

Dovrebbe essere di media un coefficiente 210% del netto.

Dovresti prendere il RAL a cui va aggiunto il 30% per l'Inps, l'1% per l'Inail, il TFR è uguale alla somma, per ogni anno di servizio, della retribuzione utile divisa per 13,5.

Se prendiamo un lordo mensile di 1765€ il titolare spende ulteriori 785€ solo di Inps, Inail e TFR.

Mi sembra cmq troppo alto 210%
Se su un 4o livello commercio da 1250 euro netti (lordo 1.6k) la spesa per il datore diventa 2k e poco più, mi pare 2.1 2.2, intendendo un lavoratore senza alcuna agevolazione, da 2k a 4.5k è sproporzionato.
Non sto dicendo che non siano onerosi eh, ma che mi sembra troppo.
Senza troppi problemi, quando ero a Prato percepivo 2000€ netti e il conto del commercialista per mostrarci lo staff cost indicava 4300€ circa come cifra.
Prendendo il conteggio poco sopra arrivi con Inps, Inail e Ral a 3740€/mese. Da dove arrivino il resto (escluso il tfr) delle spese non lo so.
Sono numeri che ho sentito dal titolare/amministrazione, non me li invento. :) 

Citazione
Poi non trovo corretto calcolare nel conto mensile anche il TFR (nel senso che non si conta in genere per calcolare un lordo mensile, no? Ma forse ricordo male), e non ho capito che intendi per attrezzature. Anche ci fosse un costo sarebbe uguale per chiunque, no? Anche per uno stagista.
Non si conteggia per il lordo mensile, che deriva dal RAL, ma rientra nelle spese per dipendente:
il datore di lavoro accantona (dovrebbe accantonare) una quota per quando terminerà il rapporto di lavoro e quelli sono extra stipendio ma dovrà comunque tirarli fuori. Si spera.

Per attrezzature intendevo (ma cosa che non ho conteggiato nell'esempio perché attrezzature "fisse", se noti) che alcuni costi sono da sostenere per i dipendenti: per un cuoco i coltelli. No, non vale per lo stagista perché in un mondo fatato gli stagisti non possono nemmeno usare i coltelli.

Citazione
edit: ho un po' dato uno sguardo per sfizio in effetti qualcuno nomina sto 210% qualcun altro poco meno del doppio (come ricordavo io), resta che è tanto, sia chiaro, ma possiamo mai dare la colpa ai dipendenti per questo?
Non so cosa ci mettano dentro, ma qualcosa sicuramente. In entrambi i casi è alto. Molto più di quello indicato in Francia.
Resta il fatto che non ho mai dato la colpa ai dipendenti e se nel caso l'avessi fatto, dimmi dove che correggo, visto che non era certo mia intenzione :)

Offline Tetsuo

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Re: Il lavoro
« Risposta #19964 il: 18 Mar 2022, 19:01 »
Qui stiamo cercando di fare capire all'azienda che con certi stipendi non trovi chi lavora.

auguri