D'accordo con voi, queste son proprio le scelte che non riesco a capire con che criterio vengano prese.
Beh i "criteri" (virgolettato dispregiativo non casuale) a mio parere sono evidentemente due, una diffusissima mentalità padronale indegna del 21° secolo, abbastanza prevedibile comunque alla luce dell'asse Governo-Confindustria, e la necessità, peraltro esplicitamente dichiarata all'opinione pubblica, di sostenere artificiosamente tutto l'indotto che gira attorno agli uffici, in primis quello della pausa pranzo.
Che per carità sono lavoratori anche loro, lungi da me accanirmi. Però scusate ma a me girano un po' i
cabbasisi a pensare che iniziative del genere vengano - e non certo a caso - proprio da forze politiche il cui credo è quello della flessibilità: il principio del doversi reinventare all'occorrenza deve valere per tutti, non solo per i lavoratori dipendenti.
E se il mercato per qualsivoglia motivo cambia rendendo determinate attività economiche non più praticabili beh a mio modestissimo parere rientra nel rischio d'impresa. Non è la prima e non sarà l'ultima volta che avvengono mutamenti radicali nella società che disintegrano uno o più mestieri, cercare di forzare la mano remando contro il buonsenso lo trovo boh, a dir poco discutibile. Poi se Brunetta o chi per lui mi dice che questi ristoratori devono ricevere un sostegno economico dallo Stato è altro discorso e su quello non ho nulla in contrario.
Non lo so.
Io sono pieno di dubbi. Questo isolamento per 10/11 ore al giorno è veramente alienante.
(anche per JVR che aveva sollevato la medesima questione)
Io sono l'imperatore dei dubbi eh
ma su questo specifico aspetto di perplessità ne ho zero: sembra quasi che l'unico modo per socializzare sia il lavoro, ma questo non è necessariamente vero. In un mondo connesso h24 come il nostro poi...
Ma se anche fosse, non vedo il problema se, come auspicato, si lascia libertà di scelta: insomma se l'azienda se lo può permettere (io continuo a pensare che sul medio/lungo termine si renderanno conto che TUTTI o quasi i lavori compatibili ha troppo senso renderli smart) e Tizio Caio e Sempronio muoiono dalla voglia di buttarsi in ufficio, perché no?
Detto questo, ribadisco: oggi come oggi secondo me chi lo desidera socializza con immane facilità anche (soprattutto?!) al di fuori di contesti lavorativi. Per me è l'ultimo dei problemi.