Autore Topic: Il lavoro  (Letto 1943063 volte)

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Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19545 il: 27 Apr 2021, 16:39 »
Shape cerco di dirlo con tutto il garbo possibile perchè capisco che la situazione ti tocca da vicino. Però il presidente di Federmep non può uscirsene con
Citazione
"Ci dicano quanti contagi si sono registrati la scorsa estate a seguito dei purtroppo pochi matrimoni ed eventi che si sono tenuti. Non ci stiamo a passare per gli untori d’Italia, e non ci stiamo ad esser presi in giro"
. Non può perchè comunque uno la pensi la situazione non è paragonabile a quella dell'estate scorsa dove i contagi erano molto meno e non c'erano le varianti del virus. Allo stesso tempo pensare che un matrimonio possa essere una situazione controllata e che si possa lavorare in sicurezza è pura fantasia.
In generale tutti quelli che parlano di possibilità di riaprire in sicurezza stanno mentendo perchè non è possibile riaprire in sicurezza le piccole attività di ristorazione, figuriamoci i matrimoni. Se la Sardegna è passata da bianco a rosso cosa significa? O che i protocolli non vengono rispettati o che per quanto ci si sforzi di attuarli rimane il fatto che il virus si diffonde quando la gente viene in contatto con altra gente.
Se il presidente Ranieri ritiene che sia la prima ipotesi allora forse dovrebbe focalizzare le sue attenzioni sul chiedere al governo di far rispettare i protocolli in modo che tutti possano lavorare. Se è la seconda ipotesi allora ha ragione il governo a volere limitare.
Per quanto mi riguarda, e lo dico da persona coinvolta (se la mia compagnia non riparte questa estate non credo che avrò ancora un lavoro il prossimo inverno, dopo due anni di stop quasi totale) anche se per ora col culo al caldo perchè dipendente (sono in cassa integrazione), l'unica cosa da fare ora è chiudere tutto e vaccinare a manetta in modo da poter aprire il prima possibile, magari già da metà giugno, in maniera più semplice per tutti, cioè aprendo e basta e tenendo un minimo di controlli e procedure di distanziamento. Siccome nessuno vuole questa situazione, tranne gli scienziati, allora l'unica è andare avanti a compromessi e la signora di cui sopra dovrà farsene una ragione. E con lei tutti quelli coinvolti, purtroppo.
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Offline Shape

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Re: Il lavoro
« Risposta #19546 il: 27 Apr 2021, 16:45 »
Ma non è vero che gli scienziati vogliono tutti un altro lockdown. Un altro lockdown significa soltanto distruggere altre aziende.

L'unico vero problema è far rispettare 'ste cavolo di regole. Non sono l'unico ad aver visto che la gente se ne frega bellamente perché ne ha le scatole piene di regole inutili (come quella dell'obbligo di mascherina all'aperto).
Servono regole reali e bisogna farle rispettare. Ma qui non c'è né una cosa né l'altra, da cui il patatrac.
Altrimenti come li spieghi i numeri che abbiamo ancora oggi?

Qui a Pasqua e anche due giorni fa c'era odore di brace dappertutto, ma di che stiamo a parla'?

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19547 il: 27 Apr 2021, 16:51 »
Boh io ho letto che gli scienziati sono contrari alla riapertura di ieri però non ho approfondito più di tanto quindi mi fido.
Sul resto sono sostanzialmente d'accordo e proprio per questo ti dico: come lo controlli un matrimonio? Non lo vedo come un evento diverso da una festa in discoteca quindi come fai a far stare n persone sedute ai propri tavoli e distanziate? Secondo me non si può e probabilmente la stessa cosa avrà pensato chi ha fatto le regole e quindi l'unico modo "controllabile" rimane quello del controllo su chi entra; che è poi quello che succederà per gli eventi culturali e sportivi, immagino.
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Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il lavoro
« Risposta #19548 il: 27 Apr 2021, 16:51 »
@Ryo_Hazuki è il motivo per cui ho un po' paura a tornare in Italia e resto qui anche se vorrei mollare tutto e tornare al mio paesino pugliese.
Qui una situazione del genere, almeno per quella che è stata la mia esperienza, non esiste. Ma proprio che non è contemplata. Può succedere qualche volta che fai gli straordinari ma, siccome te li pagano sempre, un buon manager evita quando può di farli fare. Si preferisce piuttosto chiamare qualche cuoco esterno affiliato ad agenzie perché evidentemente il ristorante ha qualche vantaggio fiscale nel farlo. Pure in Germania in gelateria era così: se il lavoro lo richiedeva veniva gente pagata a ore a dare una mano.
E non è un discorso di umanità perché questi pensano solo e soltanto ai soldi.
La cosa che mi ha più stupito è che quando inizi un lavoro la prima cosa che ti chiedono è se hai vacanze prenotate o bisogno di giorno di ferie per il prossimo anno. Ricordo ancora quando dovevo chiedere ferie a Rovigo e dovevo andare dal boss che ti guardava e ti valutava con lo sguardo per decidere se concedertele o meno.
Per la maternità stessa cosa: non ho mai sentito nessuno lamentarsi perché tizia o caia andava in maternità. Al massimo un "che palle che perdiamo tizia!".
In soldoni: sono stato male in questi giorni perché si era aperta una possibilità di lavoro da cuoco proprio nel mio paesino pugliese. Poi ho pensato a tutte queste cose e ho deciso che finché dura sto lavoro qui resto in UK.
Come non comprenderti.
Anche rispetto a quello che hai detto dopo.
Anche io a conti fatti sono lontano dal mio paese da 15 anni, sono in Italia, ma sempre lontano dalle amicizie.

Venezia, Siena, Prato, Sestri... sempre almeno 2-3-400km lontano da amici e parenti.
I miei amici li vedo 1 volta l'anno, i miei genitori 2-3, i miei fratelli 1 volta ogni 2 anni.

Arriva il momento in cui poi tiri le somme e ti guardi dentro.
La ristorazione è allo sfascio, ieri la mia pausa pranzo è stata mangiare con le mani una specie di lasagna al pesto che non è più andata al tavolo, direttamente dalla padella.

C'è chiaramente qualcosa che non va...

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19549 il: 27 Apr 2021, 17:06 »
Io se penso alla situazione del mio paesino pugliese piango. Letteralmente. Ho talmente tanto il fegato ingrossato che la rabbia e la frustrazione prendono il sopravvento. Degli amici di infanzia, di scuola, del liceo, sono rimasti in pochissimi (a spanne si e no un 10%). Quindi a quanto tu scrivi si aggiunge anche il fatto che non sempre riesco ad incrociare i miei amici e parenti quelle volte che scendo e quindi succede che non ci si veda anche per molti anni.
Sul resto io credo che sia ora di tirare le somme in generale e capire dove sta andando tutto perchè da me non è che la situazione è tanto diversa: io sono stato assunto con un contratto decente ma comunque peggiore di quelli arrivati prima; quelli arrivati solo un mese dopo di me hanno avuto il contratto 10-12 (lavori 10 mesi l'anno e lo stipendio ti viene spalmato su 12) e meno benefit. Ora con la scusa della pandemia hanno fatto fuori tutti quelli coi contratti vecchi per poi riassumere gente nuova con contratti ancora più scadenti (anche 8-12 o part time), molti dei quali stagionali. A me hanno già detto che se e quando arriverà il trasferimento lo avrò solo se firmerò un nuovo contratto (che era 10-12 quando applicai per il trasferimento ma probabilmente sarà ancora peggio).
La corsa al ribasso c'è ovunque.
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Offline Shape

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Re: Il lavoro
« Risposta #19550 il: 27 Apr 2021, 18:54 »
E intanto, grazie a queste belle notizie, mi salta un altro matrimonio. Me ne restano 5, quest'anno. Cinque.

Offline naked

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Re: Il lavoro
« Risposta #19551 il: 28 Apr 2021, 05:55 »
Dispiace shape.

Questo "evento" planetario ha condizionato, oltre ogni previsione, la vita di tantissima gente.

Ogni commento lascia veramente il tempo che trova davanti a un tale disastro.

Un abbraccio e forza.

Se fosse un’orchestra a parlare per noi Sarebbe più facile cantarsi un addio Diventare adulti sarebbe un crescendo Di violini e guai I tamburi annunciano un temporale Il maestro è andato via Metti un po’ di musica leggera Perché ho voglia di niente Anzi leggerissima

Offline Vitoiuvara

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Re: Il lavoro
« Risposta #19552 il: 28 Apr 2021, 13:30 »
E intanto, grazie a queste belle notizie, mi salta un altro matrimonio. Me ne restano 5, quest'anno. Cinque.

Però è probabile che abbiano rimandato e non si siano sposati in circostanze diverse.
Quindi oggi è una merda ma domani ti riprenderai alla grande sommerso di lavoro.
Ho vissuto nel pessimismo cosmico per anni e non serve a niente. Goditi tuo figlio e le cose cominceranno ad andare un sacco meglio. A parte la moglie, quella devi tenertela. ^_^ (salutamela)
Daje!

Offline MrSpritz

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Re: Il lavoro
« Risposta #19553 il: 28 Apr 2021, 13:54 »
Sì non tutti son stronzi come me che ne ho approfittato per farlo senza invitare nessuno (tranne la fotografa).

Sono d'accordo con te che questa situazione di panico e non di gestione del rischio non aiuta.

Offline Shape

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Re: Il lavoro
« Risposta #19554 il: 28 Apr 2021, 14:01 »
E intanto, grazie a queste belle notizie, mi salta un altro matrimonio. Me ne restano 5, quest'anno. Cinque.

Però è probabile che abbiano rimandato e non si siano sposati in circostanze diverse.
Quindi oggi è una merda ma domani ti riprenderai alla grande sommerso di lavoro.
Ho vissuto nel pessimismo cosmico per anni e non serve a niente. Goditi tuo figlio e le cose cominceranno ad andare un sacco meglio. A parte la moglie, quella devi tenertela. ^_^ (salutamela)
Daje!
Non è proprio vero: più di un certo numero di matrimoni all'anno non posso gestirli, quindi non è che li recupero. Ormai ho perso due anni di lavoro, che sono andati, finiti, morti.


Offline Devil May Cry

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Re: Il lavoro
« Risposta #19556 il: 04 Mag 2021, 13:26 »
Articolo che mi prende in pieno e descrive quasi completamente la mia attuale situazione, stanco di essere sfruttato e preso a pesci in faccia mentre loro si devono ingozzare grazie al tuo lavoro. Due aziende che si sono ritrovate servite su un piatto d'argento il mio lavoro di anni (prima) e mesi (dopo) con posizioni rimaste scoperte e che campano ancora su tutte le migliaia di inserzioni da me create e posizionate come prezzi descrizioni e titoli. Un lavoro che non si limita al mero fatturato che puoi raggiungere ma un lavoro oscuro che è difficilmente dimostrabile, soprattutto nei cv.
Emblematica la frase:

si aggiunge spesso l’incapacità delle aziende di riconoscere il valore delle competenze non puramente tecniche

che ti scartano dalle candidature senza manco una telefonata non solo per l'handicap dell'età (a 40 anni sono morto) ma perché vorrebbero il 25enne laureato con 5 anni di esperienza e un master specializzato che magari non sa manco accendere un PC o va nel panico se un cliente manda una mail di reso.
Senza comprendere che una tabella pivot o uno strumento di controversie si imparano, ma l'attitudine alla vendita, al commercio, a trattare coi clienti, ecc sono qualità innate che o hai o difficilmente riesci a sviluppare. Ma senza dare la possibilità di dimostrarlo non lo si può mai sapere.
Questo tralasciando le finte offerte di lavoro che propongono stage, tirocini e contratti ridicoli che è solo un modo per metterti a lavorare full time 40 50 ore ma pagandoti 500 euro.
« Ultima modifica: 04 Mag 2021, 13:29 da Devil May Cry »

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19557 il: 04 Mag 2021, 13:31 »
L'azienda in cui lavoravo come designer ancora sopravvive coi prodotti disegnati da me anni fa.
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Offline eugenio

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Re: Il lavoro
« Risposta #19558 il: 04 Mag 2021, 14:14 »
Articolo che mi prende in pieno e descrive quasi completamente la mia attuale situazione

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Offline Void

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Re: Il lavoro
« Risposta #19559 il: 04 Mag 2021, 19:10 »
si aggiunge spesso l’incapacità delle aziende di riconoscere il valore delle competenze non puramente tecniche
Non che eccellano nel riconoscere le competenze tecniche  ???
Se tu dai un pesce ad un uomo, lo avrai sfamato per un giorno. Se gli proponi di imparare a pescare, ti risponderà che sei un neoliberista
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