Suggerimento a coloro che stanno cercando o intendono cambiare lavoro: valutate il settore dell'assistenza domiciliare per anziani, malati e disabili.
Ovviamente non vi sto invitando a improvvisarvi badanti, bensì a dare un'occhiata a un ambito poco glamour ma in continua e necessaria crescita: il popolo italiano è uno dei più anziani del mondo e il covid non invertirà la tendenza.
Chi lavora nell'assistenza domiciliare?
- operatori non qualificati (assistenti familiari, badanti);
- operatori qualificati (oss, infermieri ecc.)
- gestori del personale;
- commerciali.
A meno che siate operatori qualificati, eventualità che renderebbe inutile il mio post, i ruoli più interessanti sono quelli gestionali e commerciali.
L'ambito gestionale lo conosco solo indirettamente, però posso dirvi che servono empatia, capacità relazionale, flessibilità, resistenza alla frustrazione e capacità di farsi carico dei problemi; non sono necessarie competenze tecniche particolari ma bisogna saper affrontare i problemi quando si manifestano (non il giorno dopo). Ovviamente è necessario conoscere le principali problematiche legate alla non autosufficienza e i contratti di lavoro, competenze che si possono facilmente acquisire in azienda ma di cui sarebbe bene avere un'infarinatura prima di candidarsi.
L'ambito commerciale è invece il mio, quello in cui opero da fine 2013. Il commerciale di un'azienda che opera nel domiciliare deve essenzialmente:
1) generare condizioni positive affinché le famiglie del territorio diventino potenziali clienti;
2) orientare il potenziale cliente affinché diventi cliente vero e proprio, senza sconfinare nella vendita aggressiva.
Facile, no? Come direbbe Max Allegri non si tratta di mandare lo Shuttle sulla Luna, ma se faticate a spiccicare due parole o sembrate appena usciti di prigione non è il vostro lavoro. I requisiti fondamentali a mio parere sono due: saper organizzare il proprio lavoro in autonomia ed essere credibili con gli interlocutori, tutto il resto si impara. Il mercato è in crescita, le opportunità sono tante, io stesso ricevo settimanalmente annunci di lavoro della concorrenza via linkedin.
Esistono aspetti negativi? Ovviamente sì. Si tratta di un mercato frammentato e poco regolamentato, popolato da soggetti variegati che vanno dai più rigorosi ai pirati, con varie gradazioni nel mezzo. Altro aspetto che potrebbe spaventare è che in genere si guadagna in base al fatturato generato, qualcuno potrebbe offrirvi un fisso ma non datelo per scontato.
Io negli anni ho collaborato con diverse realtà e con diverse forme contrattuali, nel corso del 2020 ho scelto di diventare libero professionista (PIVA) per poter curare lo sviluppo commerciale di tre aziende, ovviamente non concorrenti tra loro (solo una si occupa di assistenza domiciliare).
Se qualcuno fosse interessato ad approfondire e volesse qualche consiglio, sono a disposizione.