Autore Topic: Il lavoro  (Letto 1955395 volte)

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Offline Ivan F.

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Re: Il lavoro
« Risposta #18195 il: 04 Set 2018, 19:33 »
Nel posto attuale mi hanno fatto un contratto a tempo indeterminato con "clausola rescissoria*" di 3 mesi.

C'hai la clausola come Higuain?!
Cioè, tipo che se un altro ristorante ti vuole assumere può pagare la clausola?
No, sono piuttosto sicuro che funzioni in qualche altro modo.
Come funziona?

P.S. Ma c'hai anche la formula del prestito con diritto di riscatto?
P.P.S. E la recompra, se metti caso diventi stellato?

No, sto divagando...
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Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il lavoro
« Risposta #18196 il: 04 Set 2018, 21:08 »
Nel posto attuale mi hanno fatto un contratto a tempo indeterminato con "clausola rescissoria*" di 3 mesi.

C'hai la clausola come Higuain?!
Cioè, tipo che se un altro ristorante ti vuole assumere può pagare la clausola?
No, sono piuttosto sicuro che funzioni in qualche altro modo.
Come funziona?

P.S. Ma c'hai anche la formula del prestito con diritto di riscatto?
P.P.S. E la recompra, se metti caso diventi stellato?

No, sto divagando...
:D

Ho dimenticato di specificare l'asterisco...

Anziché i 30 giorni di preavviso  previsti da contratto nazionale, la proprietà ha voluto inserire che in caso di dimissioni dobbiamo dare 3 mesi di preavviso.

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #18197 il: 05 Set 2018, 10:26 »
Quando facevo il designer il mio team di progettazione e design era il fiore all'occhiello dell'azienda: apprezzato dalle aziende rivali e partner, dai centri dove andavamo ad omologare i prodotti, ecc. Questo non ha impedito al proprietario di trattarci sempre come se fossimo un male necessario che gli spillava soldi in continuazione (a parer loro eh).
Quando le cose sono andate male, per via delle scelte scellerate in campo economico (tipo spendere 20.000€ per far cambiare il colore dello sfondo del sito web più altre spese pazze) e gestione del mercato (affidato ad un familiare che ha ottenuto un bel -40% dopo pochi mesi, senza essere rimosso), nonostante clienti, banche, sindaci, avessero evidenziato che il problema era a monte (famiglia non in grado di gestire), il dito è stato puntato verso il mio team che è stato messo in cassa integrazione.
Quando abbiamo deciso di andarcene (io sono stato il primo, gli altri subito dopo) non hanno fatto nulla per fermarci (anzi a me che me ne sono andato quando ancora c'era qualche soldo in cassa hanno pure agevolato le cose) ed i miei colleghi rimasti sono stati contesi da diverse aziende ed hanno potuto scegliere dove andare.
Questo per rispondere che non sempre è vero che chi lavora bene non viene cacciato.
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Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il lavoro
« Risposta #18198 il: 05 Set 2018, 10:50 »
@peppebi per tua stessa ammissione, i tuoi colleghi di un reparto tanto produttivo in termine di qualità, "sono stati contesi da diverse aziende ed hanno potuto scegliere dove andare".
Proprio perché, evidentemente, lavorano bene.
Forse non hai letto quello che ho scritto nel post dopo, ne ho fatti un paio di esempi (che in realtà sono cose che mi sono successe), ma è anche vero che se il reparto risulta improduttivo, a prescindere da dove sia il problema, è ovvio che possa saltare anche chi il suo lavoro lo sa fare: l'entrata economica è la base dell'azienda, se manca quella, salta tutto il discorso.

Io il mio lavoro lo so fare, ma se il ristorante non lavorasse, diventa ovvio che rischierei di saltare.

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #18199 il: 05 Set 2018, 10:55 »
Non ero polemico col tuo post e ne condivido il senso. Volevo giusto dire che le eccezioni ci sono, probabilmente più in Italia che altrove perchè qui le cose funzionano, appunto, all'italiana. Nel mio caso, il proprietario dell'azienda ha preferito mandare a puttane tutto piuttosto che ammettere che la sua famiglia non era in grado di gestire l'azienda.
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Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il lavoro
« Risposta #18200 il: 05 Set 2018, 11:01 »
Tranquillo, forse sono stato un po' troppo "aggressivo" nella risposta :)

Offline atchoo

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Re: Il lavoro
« Risposta #18201 il: 05 Set 2018, 12:06 »
Io intanto ho scritto un'email al responsabile, educata, comunque informale, ma anche molto diretta: di fatto è un ultimatum, vediamo ora come mi risponderà.
Ho semplicemente fatto notare cosa faccio e come e indicato le condizioni minime sotto le quali non intendo proseguire. Oltre all'aspetto economico, ho insistito tanto su come vedo il lavoro. Se capirà, bene. Altrimenti vorrà dire che, presto o tardi, me ne sarei stato comunque a casa.

Visto oggi il responsabile, mi ha detto "Letta l'email, compreso perfettamente". Vedremo, non conosco ancora perfettamente il responsabilese, non ho ben chiaro cosa aspettarmi.

Offline eugenio

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Re: Il lavoro
« Risposta #18202 il: 05 Set 2018, 12:17 »
Ipotizzo che avendo "compreso perfettamente", la sua azione sarà veloce, precisa ed efficace.

Continuerà a non fare nulla.

Offline alexross

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Re: Il lavoro
« Risposta #18203 il: 05 Set 2018, 12:23 »
Ipotizzo che avendo "compreso perfettamente", la sua azione sarà veloce, precisa ed efficace.

Continuerà a non fare nulla.

anche secondo me. Ha compreso il tuo disagio, ma se ne fotterà allegramente

Offline 1c0n 0f s1n

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Re: Il lavoro
« Risposta #18204 il: 05 Set 2018, 21:17 »
Ipotizzo che avendo "compreso perfettamente", la sua azione sarà veloce, precisa ed efficace.

Continuerà a non fare nulla.

Quoto in toto. Successo millemila volte pure a me.

Offline atchoo

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Re: Il lavoro
« Risposta #18205 il: 05 Set 2018, 21:19 »
Sì, avevo pensato pure io a qualcosa del genere, però l'alternativa alle mie condizioni è andarmene, contento lui...

Sperando di non annoiarvi (va beh, se non vi interessa non leggete :P), sintetizzo un po' la mia storia in quella società.

È una società a partecipazione comunale, dunque aveva il blocco delle assunzioni fino al 30 giugno di quest'anno (per assumere devono fare un bando pubblico) e hanno un limite nei contratti a tempo determinati: salvo casi particolari (tipo ex tossici) possono fare solo contratti singoli da 3 mesi. Poi possono riassumerti per altri tre mesi, ma devono passare 14 giorni.
Detto questo io ho fatto:
metà settembre - metà novembre > tirocinio
metà novembre - metà febbraio > tre mesi
marzo - maggio > tre mesi
A questo punto una collega rimane incinta e va da praticamente subito in maternità anticipata.
Non potendo rimanere con due persone in meno (lei incinta e io in "pausa") mi riassumono, ma con Manpower, cosa che gli permette di evitare la "pausa" (e che gli costa parecchio di più).
giugno - agosto > tre mesi con Manpower
settembre - novembre > tre mesi con Manpower
A metà novembre dovrebbe esserci il bando di concorso con cui mi assumerebbero (con il rischio che qualcuno mi freghi il posto).
Però, a questo punto, se non rispettano le mie condizioni* al bando manco partecipo e si arrangeranno con qualcun altro. Al momento non ho alternative, ma, fortunatamente, ho le spalle coperte e non intendo indietreggiare neppure di mezzo passo.

* intendiamoci, sono davvero soft, le elenco:
- Orario part-time: tra il 60% e l'80% (negli ultimi tre mesi ho lavorato anche oltre l'80%, ma ci sono state varie "emergenze", ferie, ecc. ecc.)
- Qualifica: impiegato, com'è ora con Manpower e non operaio com'era prima quando ero SIS
- Livello: 4° e non 2° (ma ci sta che abbia fatto un po' di "gavetta", per carità)
- Superminimo non assorbibile: almeno 100 euro (che, di fatto, diventano tra i 60 e gli 80 euro, in base al part time che deciderete)
- Buoni pasto: sì, come ora

Così arriverei a 8 euro all'ora, che considero modesti per il lavoro che faccio e come lo faccio. La mia collega rimasta a casa incinta, che fa più o meno quello che faccio io (più meno che più, ammesso da lei stessa), viaggia abbondantemente sopra i 10, per dire. Non ho indagato io, aveva un dubbio sulla busta paga e gliel'ho spiegato.

La mia email si concludeva con un Dunque a voi la decisione se continuare o se cercare qualcuno "al ribasso".
Magari cercheranno qualcuno "al ribasso". :baby:
« Ultima modifica: 05 Set 2018, 22:40 da atchoo »

Offline Ivan F.

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Re: Il lavoro
« Risposta #18206 il: 06 Set 2018, 01:00 »
Standing Pupation!

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Offline naked

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Re: Il lavoro
« Risposta #18207 il: 06 Set 2018, 07:49 »
Sì, avevo pensato pure io a qualcosa del genere, però l'alternativa alle mie condizioni è andarmene, contento lui...

Sperando di non annoiarvi (va beh, se non vi interessa non leggete :P), sintetizzo un po' la mia storia in quella società.

È una società a partecipazione comunale, dunque aveva il blocco delle assunzioni fino al 30 giugno di quest'anno (per assumere devono fare un bando pubblico) e hanno un limite nei contratti a tempo determinati: salvo casi particolari (tipo ex tossici) possono fare solo contratti singoli da 3 mesi. Poi possono riassumerti per altri tre mesi, ma devono passare 14 giorni.
Detto questo io ho fatto:
metà settembre - metà novembre > tirocinio
metà novembre - metà febbraio > tre mesi
marzo - maggio > tre mesi
A questo punto una collega rimane incinta e va da praticamente subito in maternità anticipata.
Non potendo rimanere con due persone in meno (lei incinta e io in "pausa") mi riassumono, ma con Manpower, cosa che gli permette di evitare la "pausa" (e che gli costa parecchio di più).
giugno - agosto > tre mesi con Manpower
settembre - novembre > tre mesi con Manpower
A metà novembre dovrebbe esserci il bando di concorso con cui mi assumerebbero (con il rischio che qualcuno mi freghi il posto).
Però, a questo punto, se non rispettano le mie condizioni* al bando manco partecipo e si arrangeranno con qualcun altro. Al momento non ho alternative, ma, fortunatamente, ho le spalle coperte e non intendo indietreggiare neppure di mezzo passo.

* intendiamoci, sono davvero soft, le elenco:
- Orario part-time: tra il 60% e l'80% (negli ultimi tre mesi ho lavorato anche oltre l'80%, ma ci sono state varie "emergenze", ferie, ecc. ecc.)
- Qualifica: impiegato, com'è ora con Manpower e non operaio com'era prima quando ero SIS
- Livello: 4° e non 2° (ma ci sta che abbia fatto un po' di "gavetta", per carità)
- Superminimo non assorbibile: almeno 100 euro (che, di fatto, diventano tra i 60 e gli 80 euro, in base al part time che deciderete)
- Buoni pasto: sì, come ora

Così arriverei a 8 euro all'ora, che considero modesti per il lavoro che faccio e come lo faccio. La mia collega rimasta a casa incinta, che fa più o meno quello che faccio io (più meno che più, ammesso da lei stessa), viaggia abbondantemente sopra i 10, per dire. Non ho indagato io, aveva un dubbio sulla busta paga e gliel'ho spiegato.

La mia email si concludeva con un Dunque a voi la decisione se continuare o se cercare qualcuno "al ribasso".
Magari cercheranno qualcuno "al ribasso". :baby:
Quando parli di "spalle coperte", intendi che hai una nuova proposta di lavoro?
Se ho ben capito come ragionano questi, non faranno un cazzo.
Se fosse un’orchestra a parlare per noi Sarebbe più facile cantarsi un addio Diventare adulti sarebbe un crescendo Di violini e guai I tamburi annunciano un temporale Il maestro è andato via Metti un po’ di musica leggera Perché ho voglia di niente Anzi leggerissima

Offline stone21

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Re: Il lavoro
« Risposta #18208 il: 06 Set 2018, 07:57 »
Magari poteva essere una buona idea girare un video della situazione quando è avvenuta, no?

Credo possano persino denunciarti per una cosa del genere, sicuro non potresti usarla in tribunale.
Fai montare le telecamere per la sicurezza, fai firmare la liberatoria ai dipendenti per la consapevolezza negra [cit.]... Ah no :) per la consapevolezza e basta e poi fai il cazzo che ti pare.
Da me abbiamo telecamere ovunque, in primis per l'attrezzatura ovviamente, ma penso che se servono puoi usare i filmati.
In caso di furto l'abbiamo usato, ma ovviamente il caso 3 diverso.


TeamFrullino, ma al nordE lo chiamano tutti flessibile.
Mentre ho scoperto che il seghetto alternativo si chiama scintilla.
"There's our destination, Six: Pillar of Autumn. Race you to her."

Offline FreeDom

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Re: Il lavoro
« Risposta #18209 il: 06 Set 2018, 08:07 »
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Io invece penso positivo e credo che se le peraltro ragionevoli richieste non cozzano con qualche bislacco limite aziendale, ci penseranno due volte a rifiutarle, che soprattutto in ambienti in cui finisce un po' di tutto, non lo trovi tutti i giorni uno come il pupo.