Autore Topic: Il lavoro  (Letto 1955574 volte)

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Offline Tetsuo

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Re: Il lavoro
« Risposta #17490 il: 05 Ago 2017, 11:34 »


[quote author]
Ma un accordo per stare a casa da subito (o dopo che avrai passato le consegne) lo escludi a priori?
[/quote]

Sarebbe cosa buona e giusta, potrebbe organizzarsi per fotografare i cenoni a capodanno.
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Offline Vitoiuvara

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Re: Il lavoro
« Risposta #17491 il: 05 Ago 2017, 12:00 »
A parte l'iter online che ok, ma solo a me parrebbe buona educazione e rispetto per la società per cui si lavora andare ad avvisare prima dicendo quello che si sta facendo magari permettendo anche a loro di organizzarsi in qualche modo?
Magari mi sono perso qualche pezzo e sono stati stronzissimi con Shape (ma chi non lo è con Shape?) ma cosa hanno fatto questi di tanto male per scoprire la cosa e zitti e muti?
In generale questo topic mi pare sempre troppo (e permettetemi anche un fllino fastidiosamente) lavoratore oriented. Se uno vi licenzia senza coccole è uno stronzo infame, se voi ve ne andate per più soldi (non sto parlando di Shape in questo caso, mi pare ovvio) è il mercato. Mi sbaglio di molto?

Offline alexross

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Re: Il lavoro
« Risposta #17492 il: 05 Ago 2017, 12:06 »
In generale questo topic mi pare sempre troppo (e permettetemi anche un fllino fastidiosamente) lavoratore oriented. Se uno vi licenzia senza coccole è uno stronzo infame, se voi ve ne andate per più soldi (non sto parlando di Shape in questo caso, mi pare ovvio) è il mercato. Mi sbaglio di molto?

no, non ti sbagli. Chiaro che il fatto che questo sia un topic lavoratore oriented è legato al fatto che ci sono più dipendenti che imprenditori. Poi il fatto che in generale TFP sia il posto delle persone che sanno tutto è altrettanto risaputo. E questo genera il fastidio, cosa che si percepisce non solo qui ma anche in altri topic.

Offline Seppia

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Re: Il lavoro
« Risposta #17493 il: 05 Ago 2017, 12:10 »
A parte l'iter online che ok, ma solo a me parrebbe buona educazione e rispetto per la società per cui si lavora andare ad avvisare prima dicendo quello che si sta facendo magari permettendo anche a loro di organizzarsi in qualche modo?
Magari mi sono perso qualche pezzo e sono stati stronzissimi con Shape (ma chi non lo è con Shape?) ma cosa hanno fatto questi di tanto male per scoprire la cosa e zitti e muti?
In generale questo topic mi pare sempre troppo (e permettetemi anche un fllino fastidiosamente) lavoratore oriented. Se uno vi licenzia senza coccole è uno stronzo infame, se voi ve ne andate per più soldi (non sto parlando di Shape in questo caso, mi pare ovvio) è il mercato. Mi sbaglio di molto?

C'è una silenziosa percentuale di persone che concorda con te.
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Cit. Vn Vomo Givsto

Offline Nookie

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Re: Il lavoro
« Risposta #17494 il: 05 Ago 2017, 13:12 »
A parte l'iter online che ok, ma solo a me parrebbe buona educazione e rispetto per la società per cui si lavora andare ad avvisare prima dicendo quello che si sta facendo magari permettendo anche a loro di organizzarsi in qualche modo?
Magari mi sono perso qualche pezzo e sono stati stronzissimi con Shape (ma chi non lo è con Shape?) ma cosa hanno fatto questi di tanto male per scoprire la cosa e zitti e muti?
In generale questo topic mi pare sempre troppo (e permettetemi anche un fllino fastidiosamente) lavoratore oriented. Se uno vi licenzia senza coccole è uno stronzo infame, se voi ve ne andate per più soldi (non sto parlando di Shape in questo caso, mi pare ovvio) è il mercato. Mi sbaglio di molto?
Io ho semplicemente detto che non serve scrivere un papiro nella lettera di dimissioni.
Basta un bel "con la presente intendo formalizzare le mie dimissioni etc etc" non essendo più obbligatoria.

Offline Ivan F.

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Re: Il lavoro
« Risposta #17495 il: 05 Ago 2017, 13:48 »
A parte l'iter online che ok, ma solo a me parrebbe buona educazione e rispetto per la società per cui si lavora andare ad avvisare prima dicendo quello che si sta facendo magari permettendo anche a loro di organizzarsi in qualche modo?
Magari mi sono perso qualche pezzo e sono stati stronzissimi con Shape (ma chi non lo è con Shape?) ma cosa hanno fatto questi di tanto male per scoprire la cosa e zitti e muti?
In generale questo topic mi pare sempre troppo (e permettetemi anche un fllino fastidiosamente) lavoratore oriented. Se uno vi licenzia senza coccole è uno stronzo infame, se voi ve ne andate per più soldi (non sto parlando di Shape in questo caso, mi pare ovvio) è il mercato. Mi sbaglio di molto?
C'è una silenziosa percentuale di persone che concorda con te.
No, ma quale silenziosa?
L'ho scritto, e lo ripeto: dovrebbero provare a stare dall'altro lato della barricata, qualche volta, questi lavativi!

 :)
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Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il lavoro
« Risposta #17496 il: 05 Ago 2017, 14:41 »
Ci sono tempistiche determinate dai CCNL, da un lato e dall'altro.
Se uno vuole dare le dimissioni è perché ha trovato dove star meglio o dov'è al momento non sta così bene, quindi lavorerebbe in modo non sufficientemente produttivo.

Io non credo di aver letto di qualcuno che vuol fare le dimissioni di nascosto, immagino che l'INPS comunichi e il dipendente è tenuto ad informare il datore di lavoro.

Il periodo per organizzarsi è regolamentato da un CCNL, se serve più tempo del necessario per sostituirlo, "probabilmente" lo state sottopagando o non ha l'inquadramento che dovrebbe avere.



Offline Gold_E

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Re: Il lavoro
« Risposta #17497 il: 05 Ago 2017, 15:17 »
Ci sono tempistiche determinate dai CCNL, da un lato e dall'altro.
Se uno vuole dare le dimissioni è perché ha trovato dove star meglio o dov'è al momento non sta così bene, quindi lavorerebbe in modo non sufficientemente produttivo.

Io non credo di aver letto di qualcuno che vuol fare le dimissioni di nascosto, immagino che l'INPS comunichi e il dipendente è tenuto ad informare il datore di lavoro.

Il periodo per organizzarsi è regolamentato da un CCNL, se serve più tempo del necessario per sostituirlo, "probabilmente" lo state sottopagando o non ha l'inquadramento che dovrebbe avere.
Scusa Ryo, ma l'ultima frase mi sembra un po' una cavolata. Dipende tutto dal tipo di lavoro. Io ho un inquadramento da impiegato terzo livello, e ho 30 giorni di preavviso da contratto se volessi dimettermi. Faccio quello per cui sono pagato, nulla di più, ma se mi prendesse l'idea di cambiare lavoro e dessi le dimissioni, formare un'altra persona ed impararargli ad usare il gestionale aziendale richiederebbe almeno 3 mesi (se è uno sveglio). Il lavoro andrebbe avanti grazie agli altri miei 4 colleghi per carità, ma si dovrebbero fare il sedere con tanto di extra. E se capitasse in mezzo a ferie già programmate sarebbe un bel problema. Insomma, nulla è irrisolvibile, e nessuno è indispensabile, però un pò di problemi si creerebbero..
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Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il lavoro
« Risposta #17498 il: 05 Ago 2017, 16:16 »
Ci sono tempistiche determinate dai CCNL, da un lato e dall'altro.
Se uno vuole dare le dimissioni è perché ha trovato dove star meglio o dov'è al momento non sta così bene, quindi lavorerebbe in modo non sufficientemente produttivo.

Io non credo di aver letto di qualcuno che vuol fare le dimissioni di nascosto, immagino che l'INPS comunichi e il dipendente è tenuto ad informare il datore di lavoro.

Il periodo per organizzarsi è regolamentato da un CCNL, se serve più tempo del necessario per sostituirlo, "probabilmente" lo state sottopagando o non ha l'inquadramento che dovrebbe avere.
Scusa Ryo, ma l'ultima frase mi sembra un po' una cavolata. Dipende tutto dal tipo di lavoro. Io ho un inquadramento da impiegato terzo livello, e ho 30 giorni di preavviso da contratto se volessi dimettermi. Faccio quello per cui sono pagato, nulla di più, ma se mi prendesse l'idea di cambiare lavoro e dessi le dimissioni, formare un'altra persona ed impararargli ad usare il gestionale aziendale richiederebbe almeno 3 mesi (se è uno sveglio). Il lavoro andrebbe avanti grazie agli altri miei 4 colleghi per carità, ma si dovrebbero fare il sedere con tanto di extra. E se capitasse in mezzo a ferie già programmate sarebbe un bel problema. Insomma, nulla è irrisolvibile, e nessuno è indispensabile, però un pò di problemi si creerebbero..
Uhm.
Il punto è: sei il solo a saper usare il gestionale? Se sì, il tuo inquadramento è sbagliato, altrimenti se anche tutti gli altri sanno usare il gestionale, è un "non problema", i giorni di preavviso sono "sufficienti".
Dev'essere il datore di lavoro a sapersi tutelare, di saper cadere sempre in piedi.
Se da titolare mi manca un dipendente e sono nella cacca, probabilmente ho qualche deficienza.
Come va detto che il dipendente pagato per lavorare deve lavorare e quello pagato per pensare deve saper pensare.
Oltre al fatto che si può recedere da un contratto a tempo indeterminato, ma non si potrebbe da un contratto a tempo determinato, senza la giusta causa.

Questo in termini assoluti.

Se vogliamo entrare nel lato umano, io l'ultima volta che ho dato le dimissioni, le ho date con 5 mesi di anticipo.
Generalmente è raro che una persona dall'oggi al domani dia le dimissioni e "l'iter" generalmente è: capo, vorrei andare via perché x, quando posso concludere il rapporto?
E' altrettanto raro che un dipendente comprenda che se il datore di lavoro non assume un dipendente in più, è perché altrimenti rischierebbero di non avere proprio il lavoro, perché non sempre è colpa del datore di lavoro se non c'è lavoro o i clienti non pagano.

Offline alexross

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Re: Il lavoro
« Risposta #17499 il: 05 Ago 2017, 17:45 »
Ti assicuro che ci son lavori dove anche se dai due o tre mesi di preavviso comunque crei un danno. Poi per una società un dipendente che se ne va è sempre un danno (a meno di esuberi)

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Offline pedro

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Re: Il lavoro
« Risposta #17500 il: 05 Ago 2017, 18:06 »
A parte l'iter online che ok..., mi pare ovvio) è il mercato. Mi sbaglio di molto?
C'è una silenziosa percentuale di persone che concorda con te.
Ma sì, più che altro perché il mondo del lavoro in Italia è il riflesso del metro con cui è scritta la nostra Costituzione, che tutela sproporzionatamente il debitore più del creditore, il dipendente più del datore di lavoro e che massacra di tasse la proprietà di beni mobili e immobili.

Ti assicuro che ci son lavori dove anche se dai due o tre mesi di preavviso comunque crei un danno. Poi per una società un dipendente che se ne va è sempre un danno (a meno di esuberi)

Esatto, basta anche pensare alla difficoltà di rimpiazzare dalla sera alla mattina un dipendente che è costretto a restare a casa improvvisamente per lunghi periodi ancorché per motivi giustificatissimi e giustificabilissimi (ad esempio per una grave malattia).
« Ultima modifica: 05 Ago 2017, 18:09 da pedro »
«Allora dev'essere molto pericoloso essere un uomo.» «Lo è, signora. E solamente pochi ce la fanno. È un mestiere difficile, e al fondo c'è la tomba.»

Offline Shape

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Re: Il lavoro
« Risposta #17501 il: 06 Ago 2017, 12:28 »
A parte l'iter online che ok, ma solo a me parrebbe buona educazione e rispetto per la società per cui si lavora andare ad avvisare prima dicendo quello che si sta facendo magari permettendo anche a loro di organizzarsi in qualche modo?
Magari mi sono perso qualche pezzo e sono stati stronzissimi con Shape (ma chi non lo è con Shape?) ma cosa hanno fatto questi di tanto male per scoprire la cosa e zitti e muti?
In generale questo topic mi pare sempre troppo (e permettetemi anche un fllino fastidiosamente) lavoratore oriented. Se uno vi licenzia senza coccole è uno stronzo infame, se voi ve ne andate per più soldi (non sto parlando di Shape in questo caso, mi pare ovvio) è il mercato. Mi sbaglio di molto?
Ma chi l'ha detto che voglio dare le dimissioni di nascosto?

Ho scoperto solo due giorni fa, grazie al forum, che per legge, da marzo 2016, va fatta prima la domanda all'INPS e poi vanno inoltrate le dimissioni al datore di lavoro con il codice che ti fornisce l'INPS, altrimenti le dimissioni non solo valide. Quindi *devo* seguire questo iter.
Se non do le dimissione al datore di lavoro, il codice fornito dall'INPS scade dopo 15 giorni, non è che l'INPS dà le dimissioni al posto mio.

Una volta che uno dà le dimissioni, poi, si hanno due alternative:
1. fare i mesi che restano come da contratto (e a me resterebbero tre mesi di lavoro)
2. accordarsi per una data di uscita

Io non voglio uscire prima per diversi motivi, sia personali sia legati a come mi stanno trattando ultimamente, quindi mi farò i tre mesi restanti (ferie e malattie escluse, ovviamente) prima di salutarli definitivamente.

E comunque a chi critica che bisogna stare al di là della barricata, state tranquilli che già mi ci sto trovando, visto che nel nostro piccolo sia mia moglie che io abbiamo bisogno ogni tanto di aiutanti: non sarà proprio come dirigere un'azienda, ma le problematiche le dinamiche le conosco.
Principalmente ho capito che in un rapporto di lavoro se vuoi rispetto devi dare rispetto: nel mio specifico caso, il rispetto manca da molto tempo.

Io non causerò danni al datore di lavoro: assumeranno al posto mio un'altra persona e, nei tre mesi che mi separeranno dal mio ultimo giorno di lavoro, ci sarà un opportuno affiancamento per il passaggio di consegne, che ho sempre fatto con onestà intellettuale ogni volta che ho presentato le dimissioni.

Quindi piano con le accuse, che qui la mia professionalità non si discute. Posso anche lamentarmi a sproposito, come la "silenziosa percentuale" pensa, ma il mio lavoro l'ho fatto sempre al 100% e non ho mai rubato un minuto di lavoro. 'Sta cosa sta iniziando a stufarmi.

Offline Seppia

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Re: Il lavoro
« Risposta #17502 il: 06 Ago 2017, 13:49 »
La cosa ti stuferà anche, ma se scrivi ripetutamente su un forum pubblico la gente ha il diritto di farsi un'opinione, che non per forza ti piace, ed ogni tanto può anche esprimerla.

Nessuno ha mai discusso la professionalità, quindi non mettere in bocca parole mai dette.
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Cit. Vn Vomo Givsto

Offline Wis

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Re: Il lavoro
« Risposta #17503 il: 06 Ago 2017, 13:50 »
Lo spero bene che un dipendente che se ne va crei un disagio all'azienda, se non stiamo parlando di multinazionali da migliaia di dipendenti dove nessuno ricopre ruoli esclusivi.
Il punto è che se il dipendente è pagato bene ed è messo in condizione di lavorare bene difficilmente prende in considerazioni di andarsene, e se lo fa di solito mantiene buoni rapporti e si allontana con rispetto dei tempi contrattuali e, nel caso, aiutando anche l'azienda per il periodo immediatamente successivo.
Se invece il dipendente è circondato da imbecilli irrispettosi che lo trattano da schifo, tali imbecilli avranno il peggio che le leggi consentono, com'è più che naturale.
Questo a grandi linee, per estremi e a coprire infiniti casi tutti diversi.

Nel mio per esempio ho fatto quanto in mio potere per andarmene con il minor impatto possibile, mi hanno trattenuto soldi che erano miei (e mi avevano promesso) e nonostante tutte le buone intenzioni alla fine sono andato per avvocati.
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Offline Shape

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Re: Il lavoro
« Risposta #17504 il: 06 Ago 2017, 14:06 »
Beh, "voglio"... Se dai le dimissioni "devi". :)
Ma un accordo per stare a casa da subito (o dopo che avrai passato le consegne) lo escludi a priori?
Sì, lo escludo perché l'inverno è mese di magra, facendo principalmente fotografie di matrimoni.