A parte l'iter online che ok, ma solo a me parrebbe buona educazione e rispetto per la società per cui si lavora andare ad avvisare prima dicendo quello che si sta facendo magari permettendo anche a loro di organizzarsi in qualche modo?
Magari mi sono perso qualche pezzo e sono stati stronzissimi con Shape (ma chi non lo è con Shape?) ma cosa hanno fatto questi di tanto male per scoprire la cosa e zitti e muti?
In generale questo topic mi pare sempre troppo (e permettetemi anche un fllino fastidiosamente) lavoratore oriented. Se uno vi licenzia senza coccole è uno stronzo infame, se voi ve ne andate per più soldi (non sto parlando di Shape in questo caso, mi pare ovvio) è il mercato. Mi sbaglio di molto?
Ma chi l'ha detto che voglio dare le dimissioni di nascosto?
Ho scoperto solo due giorni fa, grazie al forum, che per legge, da marzo 2016, va fatta prima la domanda all'INPS e poi vanno inoltrate le dimissioni al datore di lavoro con il codice che ti fornisce l'INPS, altrimenti le dimissioni non solo valide. Quindi *devo* seguire questo iter.
Se non do le dimissione al datore di lavoro, il codice fornito dall'INPS scade dopo 15 giorni, non è che l'INPS dà le dimissioni al posto mio.
Una volta che uno dà le dimissioni, poi, si hanno due alternative:
1. fare i mesi che restano come da contratto (e a me resterebbero tre mesi di lavoro)
2. accordarsi per una data di uscita
Io non voglio uscire prima per diversi motivi, sia personali sia legati a come mi stanno trattando ultimamente, quindi mi farò i tre mesi restanti (ferie e malattie escluse, ovviamente) prima di salutarli definitivamente.
E comunque a chi critica che bisogna stare al di là della barricata, state tranquilli che già mi ci sto trovando, visto che nel nostro piccolo sia mia moglie che io abbiamo bisogno ogni tanto di aiutanti: non sarà proprio come dirigere un'azienda, ma le problematiche le dinamiche le conosco.
Principalmente ho capito che in un rapporto di lavoro se vuoi rispetto devi dare rispetto: nel mio specifico caso, il rispetto manca da molto tempo.
Io non causerò danni al datore di lavoro: assumeranno al posto mio un'altra persona e, nei tre mesi che mi separeranno dal mio ultimo giorno di lavoro, ci sarà un opportuno affiancamento per il passaggio di consegne, che ho sempre fatto con onestà intellettuale ogni volta che ho presentato le dimissioni.
Quindi piano con le accuse, che qui la mia professionalità non si discute. Posso anche lamentarmi a sproposito, come la "silenziosa percentuale" pensa, ma il mio lavoro l'ho fatto sempre al 100% e non ho mai rubato un minuto di lavoro. 'Sta cosa sta iniziando a stufarmi.