Autore Topic: Il lavoro  (Letto 1955777 volte)

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Offline Shape

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Re: Il lavoro
« Risposta #17235 il: 18 Mag 2017, 11:56 »
Se la cosa si ripete dovresti passare direttamente al "contatta il cliente".
E ti pare facile, mica posso scavalcare responsabile e Dvce.

Non posso passare al "contatta il cliente" perché il flusso è il seguente:
- Dvce e/p responsabile: leggiti queste carte, entro domani dammi una stima sui tempi di sviluppo
- Io: ma non posso darti una stima, mi mancano gli elementi e poi mi sembra possano esserci queste criticità: se ci fossero i tempi si allungherebbero
- Dvce: "Risolvi i problemi!"
-  etc. etc...

Offline Gold_E

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Re: Il lavoro
« Risposta #17236 il: 18 Mag 2017, 12:04 »
Io trovo strano che Shape abbia sempre ragione sui problemi e su come risolverli :D

Non per questioni di competenza, per carità: proprio per calcolo statistico.
Bé, ma le due cose possono tranquillamente coesistere..
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Le sue emanazioni azzerano il potere, le azioni e la volontà di chi lo attacca. Chi resta colpito fisicamente da Requiem vede la propria morte riportata a zero, e continua a riviverla ogni volta.

Offline eugenio

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Re: Il lavoro
« Risposta #17237 il: 18 Mag 2017, 12:05 »
Forse non riesco a spiegare bene le dinamiche di quello che succede qui, ergo la vostre perplessità. Cerco di farmi capire meglio.

Ma io non sono perplesso, anzi col tuo 'pippone' confermi esattamente che sei parte della dinamica. Non sto affermando sia colpa tua. Sto dicendo che stai continuando a sbattere la testa contro un muro; ma ti lamenti che è fastidioso.

2 - Fase iniziale di nuovi progetti o modifiche di progetti esistenti, di cui ho notizie "filtrate" dal responsabile
È qui che mi trovo costretto ad alzare il ditino, perché non ho informazioni di prima mano e quindi non sono in grado di eseguire un'analisi completa del progetto e di una sua parte.

Evidentemente, è in questa fase che va cambiato qualcosa. Ed è un cambiamento che devi attuare tu, se ormai è assodato che i tuoi referenti sono de coccio - per usare un eufemismo -.

Per esempio, non fare analisi. Fa' stime descrittive, a grandi linee.
Oppure, dato le criticità che stimi si rivelano sempre importanti e verificate a posteriori, invece di fare un'analisi redigi un diagramma di flusso in cui, per ogni criticità, evidenzia le tre possibili macro-soluzioni e stima come ciascuna di esse impatti sul progetto in termini di gestione.

Ora, tu potresti dirmi che hai già provato seicentoventinove modalità diverse, e che nessuna ha portato a un risultato. Al che potrei risponderti che sta a te trovare la seicentotrentesima modalità con la quale sbloccare questo circuito del malessere. Ma ti sei già risposto da solo, visto che hai deciso di licenziarti. E io ne sono felice, sia chiaro.

Spero anche sia chiaro che, relativamente a quese dinamiche, il tuo atteggiamento è parte del problema.
Non è colpa tua, non facciamone un dramma; però abbassa quel ditino.
O almeno, considera che quel ditino, un domani, potrebbe costarti il pagamento di un cliente.

Offline Shape

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Re: Il lavoro
« Risposta #17238 il: 18 Mag 2017, 12:20 »
Io trovo strano che Shape abbia sempre ragione sui problemi e su come risolverli :D

Non per questioni di competenza, per carità: proprio per calcolo statistico.
Non è quello, Ivan, è che non sanno proprio lavorare. Ci sta che commetta errori anche io, ma quelli di cui vi parlo qui sono errori grossolani che si ripetono sempre.

Hanno messo l'ultimo arrivato su un progetto importantissimo e difficilissimo, senza nessuno che lo affiancasse: hanno fatto una figura dimmerda senza pari. Ora ci stanno lavorando in cinque.
E lo hanno fatto anche con quello che era arrivato prima dell'ultimo.

Dico al Dvce che alcune persone hanno grosse difficoltà a eseguire l'analisi dei progetti da fare (cosa che si traduce in enormi errori in fase di realizzazione e quindi tempo sprecato in seguito per mettere le pezze), mi risponde che per lui è più importante che "facciano gruppo" piuttosto che scrivere un codice perfetto. A parte che gli parlo di analisi e non di scrittura del codice, ma ti pare che sia una cosa da dire in una società di informatica?

Vogliono i tempi di realizzazione dei progetti senza che noi sappiamo cosa dobbiamo fare.

"I documenti non sono importanti". "I manuali non vanno scritti, se li scrivesse il cliente".

Oggi: "Rimandiamo questo progetto A, questi non contano un cazzo facciamo il progetto B".
Domani: "Dobbiamo terminare il progetto A e il progetto B. Armiamoci e partite!"

Sono cose che non accadono solo a me, ma a tutti i colleghi. E sono stati fortunati che, fino a ora, hanno trovato comunque dipendenti coscienziosi che si fanno il culo, ciascuno con le proprie limitazioni, per raggiungere obiettivi in un ambiente sempre stressante ("siete delle pippe", "o lo consegnate o vi licenzio") e sempre in regime di straordinario.

Offline Shape

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Re: Il lavoro
« Risposta #17239 il: 18 Mag 2017, 12:36 »
2 - Fase iniziale di nuovi progetti o modifiche di progetti esistenti, di cui ho notizie "filtrate" dal responsabile
È qui che mi trovo costretto ad alzare il ditino, perché non ho informazioni di prima mano e quindi non sono in grado di eseguire un'analisi completa del progetto e di una sua parte.
Per esempio, non fare analisi. Fa' stime descrittive, a grandi linee.
Oppure, dato le criticità che stimi si rivelano sempre importanti e verificate a posteriori, invece di fare un'analisi redigi un diagramma di flusso in cui, per ogni criticità, evidenzia le tre possibili macro-soluzioni e stima come ciascuna di esse impatti sul progetto in termini di gestione.
Perdonami, ma è una perdita di tempo: prima si conosce il problema, poi si cercano le soluzioni.

Il loro approccio al lavoro "senza documentazione" li porta a stilare contratti molto generici (ben diversi da quelli che redigevo per la parte tecnica, anni fa, per Accenture), a sottostimare le richieste del cliente pur di accaparrarsi il lavoro, a essere superficiali in una fase iniziale che invece getta le fondamenta del lavoro, a pensare che il cliente chieda una cosa quando invece ne chiede un'altra.

Lavorando poi sempre in regime di emergenza, hanno fretta di conoscere questi benedetti tempi di sviluppo *dopo* che hanno stilato un contratto e non prima.
D'accordo, devono far quadrare i conti, ergo devono chiudere contratti.
Qui si chiudono contratti fumosi con scadenza X, ti assegnano il progetto da consegnare entro X, viene fuori che è un mostro di dimensioni spaventose quando inizi a capire di cosa si tratta e che non ce la farai mai a consegnarlo entro X, ma tanto il problema è il tuo.
Così facendo ci sono tanti effetti collaterali:
- hai svenduto il lavoro dei tuoi dipendenti
- il cliente ha percezione che il prodotto che gli stai vendendo non ha valore
- non c'è documentazione: il cliente si sente in diritto di cambiare idea durante la realizzazione del progetto
- i tempi si allungano sempre di più, ben oltre quelli previsti dal contratto
- frustrazione nel dipendente
- il cliente aggiunge cose: "tanto che ci vuole"

Stiamo sempre a 90° e ti garantisco che non è piacevole, ecco.

edit: comunque il "pippone" era: non posso darvi stime dei tempi di sviluppo perché non conosco il nuovo ambiente di sviluppo e non ho informazioni su come differenti software già esistenti dovranno relazionarsi a questo nuovo software da sviluppare. Piuttosto, voi che avete stilato il contratto e parlato con il cliente, mi sapete dire qualcosa di più proprio su quest'ultima cosa? (la cosa comporta una sincronizzazione di dati tra vari database, non proprio una passeggiata di salute). Ovviamente sono stato attaccato perché loro non avevano proprio idea delle risposte e qualcosa si è chiarita dopo la riunione fatta col cliente una settimana dopo.
« Ultima modifica: 18 Mag 2017, 12:46 da Shape »

Offline iKenny

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Re: Il lavoro
« Risposta #17240 il: 18 Mag 2017, 17:00 »
Mi faccio 6 ore di prova, non pagata

Ecco la prova non pagata non esiste proprio come cosa. Se non ti vogliono pagare ciao proprio allora.

Offline Naked 2.0

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Re: Il lavoro
« Risposta #17241 il: 18 Mag 2017, 17:03 »
Ecco la prova non pagata non esiste proprio come cosa. Se non ti vogliono pagare ciao proprio allora.
Si è proprio una truffaldinata.
Questi con la scusa della prova incrementano il personale in cucina nei picchi.
Certa gente è veramente senza scrupoli. :no:

Offline Stay Black

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Re: Il lavoro
« Risposta #17242 il: 18 Mag 2017, 17:11 »
Dvce

Leggendolo con la "v" di "trve", improvvisamente diventa tutto più divertente.
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Offline Tetsuo

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Re: Il lavoro
« Risposta #17243 il: 18 Mag 2017, 18:11 »
Peppe, gli dovresti almeno fare una recensione dimmerda(sul luogo, su come lavorano, sul cibo) con un nick a  caso in qualche posto online che li possa sputtanare per bene

Offline Argaen

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Re: Il lavoro
« Risposta #17244 il: 18 Mag 2017, 18:27 »
Io comprendo il punto di vista di Shape, in realtà. Quando lavoravo in Italia situazioni simili a quella descritta, seppur in ambiti diversi, erano all'ordine del giorno, anche in aziende private (seppur di estrazione parastatale, va detto) piuttosto grandi con cui mi trovavo a lavorare. Avere a che fare con un quadro o dirigente e avere la sensazione di trovarsi di fronte a una persona competente con piena visione del lavoro da fare era estremamente raro.

Non è ovunque cosi' chiaramente, sono sicuro che in Luxottica o Ferrero o in altre eccellenze Italiane si lavora bene e ci son capi carismatici e competenti (cosi' come in molte aziende giovani etc etc), ma quello che descrive Shape a me pare assolutamente plausibile, cosi' come mi pare ahimè possibile che non ci sia davvero un modo per migliorare la sua situazione al di fuori di:

- abbassare la testa e subire
- abbandorare la nave

In bocca al lupo per la tua decisione Shape, lavorare nell'ambiente sbagliato ti ammazza dentro, e ne so qualcosa!

"I'd rather be a climbing ape than a falling angel"

Offline Seppia

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Re: Il lavoro
« Risposta #17245 il: 18 Mag 2017, 18:42 »
Tutto vero. 
È però statisticamente poco probabile trovare sempre capi imbecilli in più di dieci anni di carriera e diverse aziende.
"Se vuoi lavorare con i piedi in mostra vai a vendere il cocco in spiaggia"
Cit. Vn Vomo Givsto

Offline Shape

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Re: Il lavoro
« Risposta #17246 il: 19 Mag 2017, 08:15 »
La prima azienda in cui ho lavorato è stata Accenture.
Purtroppo la primissima esperienza è stata pessima, con una manager veramente terribile (a detta anche di molti che ho conosciuto in seguito), ma ancora non sapevo nulla del mondo del lavoro e sono stato zitto. Poi sono stato trasferito in un altro progetto e le cose sono andate molto bene, ma il manager non c'era mai. Sono andato via perché era il periodo in cui Accenture stava riorganizzandosi da anni di successi e relative promozioni a valanga, quindi spazio per far carriera non c'era.

Seconda azienda: una piccola azienda informatica romana. Mi sono trovato bene, ma anche qui le possibilità di carriera non c'erano, gli spazi erano tutti occupati e volevo guadagnare di più.

Terza azienda: mi avevano prospettato una carriera da quadro al posto di quello che c'era perché mi ritenevano migliore. Ma quello che c'era ha pensato bene di inventarsi cose e di farmi licenziare.

Ora sono qui.

Non ho avuto sempre capi imbecilli, anzi quello che avevo nella seconda azienda era molto competente, ma spazi di crescita non c'erano.

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Offline Nookie

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Re: Il lavoro
« Risposta #17247 il: 19 Mag 2017, 08:36 »
Tralasciando le test di cazzo nei vari posti di rilievo, quello che ti capita Shape non mi sembra, particolarmente strano. Una stima è una stima e quindi va fatta un pò alla cazzo di cane, cercando di fare il miglior lavoro possibile. Succede anche nel mio settore (power/oil e gas).
La forza di una ditta (soprattutto in questo periodo di vacche magre) a mio avviso è la risposta immediata al cliente, e se il progetto va avanti si discute su spese accessorie e tutto il resto. Per fare una stima non puoi impiegarci settimane e tartassare il cliente di domande. Perchè il cliente ti manda a cagare e va da un altro.
Magari mi sbaglio eh, però in questo preciso momento storico in cui la quantità è preponderante alla qualità, faccio fatica a credere che tu possa trovare qualcosa di diverso, a meno che non finisci in una ditta che ha il monopolio del mercato

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Re: Il lavoro
« Risposta #17248 il: 19 Mag 2017, 08:49 »
Per fare una stima non puoi impiegarci settimane e tartassare il cliente di domande. Perchè il cliente ti manda a cagare e va da un altro.
Basterebbe mandare personale qualificato a fare il briefing preliminare dal cliente oppure affiancare il commerciale con un tecnico. Quando io affianco il commerciale per fare le offerte, gli intoppi in corso d'opera sono minimi. Quando manco è un continuo implementare.
Non perchè io sia un genio, tutt'altro e non sarei in grado di formulare un'offerta da solo mancandomi anche solo le basi di gestione aziendale, ma semplicemente perchè sono più addentro alle questioni tecniche legate alla produzione.
Spesso*, per mia esperienza, chi fa gli incontri con il cliente è molto ferrato sul piano commerciale ma molto poco su quello tecnico/produttivo.
Dove lavoravo prima (ditta a conduzione familiare, però) il titolare era un ottimo commerciale ed un tecnico esperto, quindi riusciva ad assolvere entrambi i ruoli. Ora sono in una ditta DECISAMENTE più grande e questo non è più possibile, non per mancanze ma per mere questioni pratiche.



*Spesso non è sempre, ogni volta, tutti.
« Ultima modifica: 19 Mag 2017, 09:18 da Kabuto »

Offline Nookie

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Re: Il lavoro
« Risposta #17249 il: 19 Mag 2017, 08:51 »
Se non sbaglio sei un grafico, e credo che le variabili in gioco siano ben diverse rispetto ad una software house o una ditta metalmeccanica