Autore Topic: Il lavoro  (Letto 1967669 volte)

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Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #16575 il: 14 Ott 2016, 17:30 »
Oh, la capacità di soffermarsi su una minima cagata evitando di entrare davvero nel merito delle poche righe che ho scritto ha dell'incredibile.
Io trovo grave che debba leggere che nelle università del sud ci si laurei gratis mentre al nord ci si fa il culo (tre volte di più!).

No n ha detto questo. Ha detto che a parità di preparazione, i voti al sud tendono ad essere più alti, e che certe lauree valgono più di altre.
Cosa che è un fatto incontrovertibile.
Una laurea ad Harvard vale più che a Milano, che vale più di una a Catania, benvenuto nel mondo reale.

Chiaro che ci siano università più prestigiose e altre meno. Ma non vuol dire necessariamente che la preparazione abbia un divario veramente marcato, nè che si assegnino voti con più facilità. Atchoo invece l'ha buttata proprio sui luoghi comuni e con un accenno di razzismo perchè ha scritto Bari (sbagliando, tra l'altro) ma voleva dire Sud. E non l'ha messa sul prestigio o sulle classifiche internazionali ma proprio su un livello becero e cioè: al sud ci si laurea facilmente quindi non si può equiparare un voto del sud con uno del nord. Non della Università x con quella y ma proprio sud vs nord. Così, generico, tanto si sa.
Io dico invece che ci sono università facili sia a nord che a sud (per esempio conosco molti che da Lecce sono andati a fare gli esami a Siena perchè più facili).
Adesso però vorrei che linkassi anche un solo articolo dove emerge che i voti delle università del sud sono più alti e più "facili" di quelli delle università del nord. Visto che è incontrovertibile ci saranno migliaia di pubblicazioni in merito. Grazie.
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Offline Ivan F.

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Re: Il lavoro
« Risposta #16576 il: 14 Ott 2016, 17:34 »
Peppebi, rilassati, non c'è bisogno di buttarla sulle carte bollate :)

Nessuno ha detto quello che tu hai letto, e te l'ha spiegato Seppia.
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Online atchoo

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Re: Il lavoro
« Risposta #16577 il: 14 Ott 2016, 17:37 »
Ma tu guarda se devo pure essere corretto sui miei pensieri. ???
Ho scritto Bari e non "sud" (e Parma e non "nord") perché se ne parlava ai tempi di quando frequentavo io giurisprudenza a Piacenza, più o meno nel paleolitico. E il confronto era tra Parma (ritenuta in seguito più "facile" di Piacenza stessa) e, appunto, Bari.
Parlavo di voti, non di preparazione.

Offline keigo

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Re: Il lavoro
« Risposta #16578 il: 14 Ott 2016, 17:42 »
st'idea che l'università di debba giurisprudenza più abbia professori inclini alle domande stronze (ed allo stress psicologico degli studenti), quando il punto sarebbe avere gente che ha padronanza di un certo quadro legislativo, mi ha sempre incuriosito.


Infatti il sistema funziona così bene che fanno tutti la fame.
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ma chi me lo fa fare?!? il petrolio è una figata.

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #16579 il: 14 Ott 2016, 17:43 »
Io sto calmo e smetto anche di rispondere ma esser preso per culo no.
La frase è questa:
"Chiedilo a chi, laureato a Parma facendosi un culo triplo, si è trovato a concorrere con 110 e lode di Bari."
Io ci leggo che i laureati di Parma devono concorrere con quelli di Bari e che quelli di Parma hanno dovuto studiare molto di più per ottenere i 110 e lode. Sottinteso: non è giusto equiparare un laureato di Parma con uno di Bari, a parità di voto.
Siccome, e questo sì che è incontrovertibile, proprio l'università di Bari è tra le migliori università pubbliche italiane (secondo alcuni studi addirittura la migliore), ne deduco che atchoo non ne sa granché sull'università di Bari ma ha sparato nel mucchio e parlato per luoghi comuni.


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Online atchoo

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Re: Il lavoro
« Risposta #16580 il: 14 Ott 2016, 17:58 »
Quel ragionamento lo fece il rettore dell'università e parlò proprio di media di voti, di media di laureati sugli iscritti, ecc. ecc.
Per il resto keigo ha scritto in almeno tre post quale sia il problema alla base, se tu continui a vederci razzismo e ti senti preso per il culo, non so che dirti.
Vale(va, pure mia moglie ha frequentato nel paleolitico) anche per Padova e Trento, sempre giurisprudenza.

Offline babaz

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Re: Il lavoro
« Risposta #16581 il: 14 Ott 2016, 18:11 »
Hai scritto una cosa saggia a cui si pensa poco: l'ambizione non è necessariamente legata al lavoro, si può legittimamente ambire ad una vita serena ed equilibrata.

parole sante
ma quando definisci (o ricerchi) qualità come l'ambizione difficilmente questa viene associata al volere "una bella famiglia, e una vita serena".

C'è proprio una scala di valori diversa (diversa, non migliore nè peggiore).

Offline babaz

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Re: Il lavoro
« Risposta #16582 il: 14 Ott 2016, 18:14 »
Una laurea ad Harvard vale più che a Milano, che vale più di una a Catania, benvenuto nel mondo reale.

attenzione: questa è la realtà (nel mondo privato) ma in Italia non è in vigore ancora il "valore legale" della laurea? Quello cioè che equipara lo stesso titolo fra Università differenti?

Offline Mr.Big

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Re: Il lavoro
« Risposta #16583 il: 14 Ott 2016, 18:15 »
Non vedo che bisogno ci sia di prendersela.
Mica ha detto che gli studenti del sud sono dei cretini.
Io ho capito che secondo lui al sud sono in generale più di manica larga coi voti, cosa per altro abbastanza apprezzabile anche da dati statistici riguardanti voti di maturità e valutazioni nei corsi di laurea.
Non ha bestemmiato.
E' prassi universitaria, per attirare il maggior numero di iscritti, vendersi come "facili".
Chi me lo farebbe fare di andare a Padova a fare giurisprudenza, se a Bologna avessi l'opportunità di ritmi più umani, uscirmene prima e avere un voto finale più alto?
E' una considerazione normale.
« Ultima modifica: 14 Ott 2016, 18:22 da Mr.Big »

Offline Azraeel

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Re: Il lavoro
« Risposta #16584 il: 14 Ott 2016, 18:19 »
Gli avvocati hanno un esame nazionale.
I commercialisti no.
Genova è la sede più difficile d'Italia, attualmente.
La più facile non è Napoli, ma Benevento, se non ricordo male.

Questo non è razzismo  :( ma semplice constatazione di quello che accade.

Offline Mr.Big

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Re: Il lavoro
« Risposta #16585 il: 14 Ott 2016, 18:20 »
Una laurea ad Harvard vale più che a Milano, che vale più di una a Catania, benvenuto nel mondo reale.

attenzione: questa è la realtà (nel mondo privato) ma in Italia non è in vigore ancora il "valore legale" della laurea? Quello cioè che equipara lo stesso titolo fra Università differenti?

Purtroppo alcuni cretini sono soliti bandire concorsi in cui il voto di laurea sia discriminante.
Probabilmente sperano non ci saranno ricorsi.

Offline babaz

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Re: Il lavoro
« Risposta #16586 il: 14 Ott 2016, 18:23 »
non ho capito io, oppure non hai risposto alla mia domanda (non era retorica, ma una domanda vera e propria)

Online atchoo

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Re: Il lavoro
« Risposta #16587 il: 14 Ott 2016, 18:23 »
Il rettore, mi affiorano ricordi, disse "noi non vi regaleremo voti, il nostro 110 sarà un vero 110".
Infatti molti di quelli che erano passati da Parma a Piacenza per comodità tornarono a Parma. ;D
Rileggendo il post di keigo mi accorgo di quanto poco senso avesse quella frase, se non per dare "prestigio" al corso. Era pure controproducente in sede di concorso, ma immagino che l'ambizione fosse quella di non sfornare laureati da concorso. Come se, appunto, ci fosse qualcosa di male nel voler partecipare.


attenzione: questa è la realtà (nel mondo privato) ma in Italia non è in vigore ancora il "valore legale" della laurea? Quello cioè che equipara lo stesso titolo fra Università differenti?

Sì, ma il fatto che abbiano tolto il voto dai concorsi pubblici la dice lunga.
Tra l'altro la proposta era peggiore: volevano assegnare un coefficiente a ogni università, per, diciamo, ponderare il voto. Ecco, questo sarebbe stato discriminante, una vera porcata.

Offline keigo

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Re: Il lavoro
« Risposta #16588 il: 14 Ott 2016, 18:30 »
secondo me tutto quello che dovrebbe essere un concorso pubblico lo si può vedere nei concorsi alla banca d'italia.


Roba che si, è pubblico, voto discriminante e tutto, ma per entrare devi veramente avere le palle.


(no matter what)
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ma chi me lo fa fare?!? il petrolio è una figata.

Offline babaz

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Re: Il lavoro
« Risposta #16589 il: 14 Ott 2016, 18:33 »
beh sì, diciamo che un concorso è buono (valido) se effettivamente seleziona gli elementi migliori per quello specifico lavoro. Tutto il resto è relativo e al massimo funzionale alla scelta.