Autore Topic: Eiji Anouma dice...  (Letto 4449 volte)

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Offline Jello Biafra

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Eiji Anouma dice...
« il: 06 Apr 2003, 12:11 »
…(produttore di The Wind Waker) riguardo al realismo dei videogiochi.

Citazione
DOMANDA: L’immagine presentata inizialmente era quella di un Link in versione adulta. Come mai c’è stato un cambiamento cosi drastico?

ANOUMA: Se continuiamo a ricercare la perfezione del 3D e movimenti sempre più naturali, il controllo del gioco diventa stressante. Una grafica troppo realistica può solo tendere a imitare meglio la realtà, e quindi limitare la fantasia.


Io dico che sono d’accordo con lui.
Giochi come Agony, Yoshi’s Island, lo stesso The Wind Waker perderebbero il 90% del fascino se sviluppati in maniera ultra realistica.
Ma non solo. Prendiamo Metal Gear Solid 1 e 2. Si tratta di giochi apparentemente realistici, ma che in realtà usano una palette di colori e un character design che di reale ha ben poco e questo secondo me è uno dei loro più grandi pregi, che fa immedesimare il giocatore e lo coinvolge.
Ecco, secondo me questa è la strada da seguire: per i giochi comunque “seri” si dovrebbe lasciare qualcosa di  immaginario, per me il titolo ne guadagna tantissimo.
So che è un argomento spinoso, ma passo a voi la palla…

Offline theblackpages

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Eiji Anouma dice...
« Risposta #1 il: 06 Apr 2003, 19:20 »
Concordo.

Dico di più: credo che la corsa al realismo possa pregiudicare al VG lo status di forma d'arte.

A tal proposito, cade a fagiuolo un documentario che ho visto ieri sera: un'intervista ad uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, oltre che una delle persone con il peggior carattere che la storia ricordi ;).

"Si vede [la realtà] come la si vuole vedere, in modo falso. E questa falsità è l'arte."

Edgar Degas

Offline teokrazia

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Eiji Anouma dice...
« Risposta #2 il: 06 Apr 2003, 20:13 »
Bravi ragazzi! Concordo.
Sono pronto a scommettere una cosa: nella prossima generazione di console e fra 3-4 di schede grafiche per pc, quando si riuscirà ad ottenere risultati ancora più realisitici e con maggiore facilità, accadrà che lo "stile" FOTOREALISTICO, così spesso ricercato, agognato, desiderato in questa generazione, "PASSERA'MOLTO DI MODA", ergo NON SPARIRA' [per carità] ma in quella generazione molto più che adesso NASCERA'UNA TENDENZA AD IMPIEGARE LA POTENZA DIVERSAMENTE...
Guardate il cel/toon-shading, si può quasi definire uno STANDARD...quando un pugno di anni fa era puro esotismo...
Questo mi autorizza a pensare che chissà quanti altri "IMPREVISTI" si proporranno sulla scontata strada del raggiungimento del FOTOREALISMO.
Mi piacerebbe sentire dei pareri"autorevoli"da parte di teste"autorevoli", chessò AVECONE. CANGIALOSI e altri...
Avete voglia?

P.s.Per TheBlackpages:ma te l'immagini un'avventura alla Grim Fandango ma con una grafica del tutto analoga allo stile del video"Stinkfist"dei Tool?

Offline theblackpages

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Eiji Anouma dice...
« Risposta #3 il: 06 Apr 2003, 22:44 »
Citazione da: "teokrazia"
Bravi ragazzi! Concordo.
Sono pronto a scommettere una cosa: nella prossima generazione di console e fra 3-4 di schede grafiche per pc, quando si riuscirà ad ottenere risultati ancora più realisitici e con maggiore facilità, accadrà che lo "stile" FOTOREALISTICO, così spesso ricercato, agognato, desiderato in questa generazione, "PASSERA'MOLTO DI MODA"


Mi sembra una ipotesi del tutto plausibile.

Citazione da: "teokrazia"
P.s.Per TheBlackpages:ma te l'immagini un'avventura alla Grim Fandango ma con una grafica del tutto analoga allo stile del video"Stinkfist"dei Tool?


M_I_S_T_I_C_O.

E magari con la colonna sonora curata dai Tool... Sarebbe l'Esperienza ludica definitiva...

Offline Darkside

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Eiji Anouma dice...
« Risposta #4 il: 06 Apr 2003, 23:09 »
Citazione
Ecco, secondo me questa è la strada da seguire: per i giochi comunque “seri” si dovrebbe lasciare qualcosa di immaginario, per me il titolo ne guadagna tantissimo.

Concordo in parte.Dipende dal genere.Sogno ancora un PES ultrafotorealistico...ma a quel punto forse smetterei di sognare

Offline Jello Biafra

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Eiji Anouma dice...
« Risposta #5 il: 06 Apr 2003, 23:26 »
La butto la come viene viene: senza usare la fantasia i videogiochi morirebbero?
So che è un pò cruda messa cosi, però è tardi e sto morendo di sonno...

Offline theblackpages

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Eiji Anouma dice...
« Risposta #6 il: 06 Apr 2003, 23:29 »
Citazione da: "Jello Biafra"
senza usare la fantasia i videogiochi morirebbero?


Sì.

Ma dice il giusto Darkside: dipende dal genere. Del resto, obiettivo delle simulazioni è riprodurre digitalmente e fedelmente la realtà.

Offline teokrazia

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Eiji Anouma dice...
« Risposta #7 il: 06 Apr 2003, 23:31 »
Citazione da: "theblackpages"
Citazione da: "Jello Biafra"
senza usare la fantasia i videogiochi morirebbero?


Sì.

Ma dice il giusto Darkside: dipende dal genere. Del resto, obiettivo delle simulazioni è riprodurre digitalmente e fedelmente la realtà.


D'accordissimo.

Offline ZionSiva

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Eiji Anouma dice...
« Risposta #8 il: 07 Apr 2003, 00:12 »
Vero, dipende dal genere ma pure dal taglio stilistico che vuole dare il Game Designer/Regista: una grafica iperealistica può essere funzionale a un racconto particolarmente crudo dove n scenari quotidiani entrano elementi disturbanti (tipo silent hill).
D'altronde sono certo che la fantasia dei programmatori non si limiterà con la tecnologia, ma andrà ad espandersi per le nuyove possibilità offerte.
Concordo con la citazione di Degas riportata da TheBlackPages. Infatti credo che capiti a tutti di trovare forzati dei racconti "aderenti alla realtà" o "realistici", quando un episodio dei Simpson può invece sembrare lo specchio del quotidiano.
~~porcelina, she waits for me there
with seashell hissing lullabyes and whispers fathomed deep inside my own~~~~  What's So Funny 'Bout Peace, Love and Understanding?  Wag the dog.

Offline theblackpages

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Eiji Anouma dice...
« Risposta #9 il: 07 Apr 2003, 02:13 »
Citazione da: "ZionSiva"
Vero, dipende dal genere ma pure dal taglio stilistico che vuole dare il Game Designer/Regista: una grafica iperealistica può essere funzionale a un racconto particolarmente crudo dove n scenari quotidiani entrano elementi disturbanti (tipo silent hill).


Hai perfettamente ragione.

Aggiungo che l'iperealismo cosmetico giova a tutte le avventure con taglio cinematografico, perché si ha maggiormente l'impressione di giocare in un film. Il che non presuppone l'esclusione della fantasia: quanta immaginazione è necessaria per realizzare le spaventose creature che infestano gli scenari di Silent Hill?

Offline A.A.

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Re: Eiji Anouma dice...
« Risposta #10 il: 07 Apr 2003, 08:27 »
Citazione da: "Jello Biafra"
DOMANDA: L?immagine presentata inizialmente era quella di un Link in versione adulta. Come mai c?è stato un cambiamento cosi drastico?
ANOUMA: Se continuiamo a ricercare la perfezione del 3D e movimenti sempre più naturali, il controllo del gioco diventa stressante. Una grafica troppo realistica può solo tendere a imitare meglio la realtà, e quindi limitare la fantasia.


Concordo. Il videogioco è evasione, sogno e magia. Roommania, The Sims & C sono la negazione dell'astrazione, e ripropongono la piattezza e la noia della quotidiana realtà, proprio ciò che si vuole dimenticare quando si gioca.
Online:CapaRezza
Now Playing:
 Winning Eleven 8,Silent Hill 4 PS2
 Top Spin, TOCA RD2, Ninja Gaiden, Panzer Dragoon ORTA XBOX
 FireEmblem,CastlevaniaCOTM GBA
 Castlevania SOTN, Einhander, FFVII PSOne

Offline Jello Biafra

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Eiji Anouma dice...
« Risposta #11 il: 07 Apr 2003, 15:16 »
Citazione
ripropongono la piattezza e la noia della quotidiana realtà, proprio ciò che si vuole dimenticare quando si gioca.


Ecco, è proprio questo il punto.
Personalmente quando gioco lo faccio per divertirmi, per evadere dalla realtà, per immaginare di essere un pilota spaziale, un elfo in un mondo magico, un campione di arti marziali, tutte cose che, anche se volendo, non potrei mai fare realmente.
Se i videogiochi si sforzano di imitare la realtà (perchè riprodurla non sarà mai possibile), viene del tutto a mancare la componente "immedisimazione" e, di conseguenza il divertimento.

Certo, il realismo va contestualizzato al genere, quindi un gioco come Winning Eleven secondo me è più bello cosi che non con le mosse speciali.

Comunque sto notando che la ricerca esasperata e fine a se stessa del realismo a tutti costi è tipica del videogioco occidentale moderno...
Voi che ne dite?

Offline Jello Biafra

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« Risposta #12 il: 07 Apr 2003, 16:06 »
Citazione
P.s.Per TheBlackpages:ma te l'immagini un'avventura alla Grim Fandango ma con una grafica del tutto analoga allo stile del video"Stinkfist"dei Tool?


Sarebbe il mio sogno...

"...finger deep inside the borderline. Show me that you love me and that we belong togheter. Relax. Turn Around and take... my hands"