Autore Topic: Retro Gamer in Italia  (Letto 77457 volte)

0 Utenti e 1 visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline AIO

  • Assiduo
  • ***
  • Post: 1.889
  • RADIOGAME DJ
    • AIO Productions
    • E-mail
Retro Gamer in Italia
« Risposta #30 il: 02 Giu 2006, 13:52 »
Se non avete una visione incellophanata del videogioco e non state incollati al monitor durante le conferenze dell'E3, supportateli.
Un plauso per aver portato Retro Gamer in Italia: il punto interessante di una retrospettiva è che viene a cadere l'importanza del videogioco come prodotto da vendere. Avendo già concluso il suo ciclo vitale, il retro gioco viene trattato come opera, senza nostalgia melensa o presunzione accademica. E viene raccontato dai suoi protagonisti in tutta la loro passione.
Trovi il videogioco per quello che è, insomma, e così scatta la voglia di giocare.

Un errore non aver pubblicato la rivista (inserzioni pubblicitarie che si contano davvero sulle dita di una mano) senza il cd. Ma questo era l'unico modo, probabilmente, per lanciare il progetto editoriale.

Considero i videogames un'immane perdita di tempo, un veicolo di fuga dal reale, nonché un pericoloso generator

Offline Andrew B. Spencer

  • Navigato
  • **
  • Post: 812
Retro Gamer in Italia
« Risposta #31 il: 02 Giu 2006, 22:41 »
Citazione da: "AIO"

Un errore non aver pubblicato la rivista (inserzioni pubblicitarie che si contano davvero sulle dita di una mano) senza il cd. Ma questo era l'unico modo, probabilmente, per lanciare il progetto editoriale.


Già, fare e distribuire più versioni porta a dei costi aggiuntivi, immagino non sostenibili per un progetto così ardito, e lanciarla senza il CD con i giochi avrebbe voluto dire rinunciare a una bella fettona di acquirenti diciamo "semi-casual" (quelli che, vedendo la scritta "35 giochi completi!!", hanno un'erezione e mettono mano al portafoglio).

Offline atchoo

  • Reduce
  • ********
  • Post: 49.338
  • Pupo
Retro Gamer in Italia
« Risposta #32 il: 03 Giu 2006, 09:49 »
Citazione da: "Vitoiuvara"
Io credo che sia la traduzione dell'inglese retro gamer (assolutamente meravigliosa).

Ne ho potuto leggere un paio di numeri in Germania e tutto mi sembra fuorchè "meravigliosa". Buona, questo sì.

Questa Retro Gamer italiana mi interesserebbe anche, ma non avendo un pc cosa me ne faccio del cd? Che poi, come credo pensi anche Duff, cd o non cd la rivista quegli euro sarebbe costata, per ovvi motivi.

Offline UnNamed

  • Condottiero
  • ******
  • Post: 8.211
  • GRLSVT
Retro Gamer in Italia
« Risposta #33 il: 03 Giu 2006, 10:10 »
Citazione da: "atchoo"
Che poi, come credo pensi anche Duff, cd o non cd la rivista quegli euro sarebbe costata, per ovvi motivi.

Ma almeno in questo modo possono giustificare il prezzo della rivista. Non so di quante pagine sia composto il primo numero ma sai che "successone" avrebbero avuto se avessero lanciato la rivista ad un prezzo di "soli" 5 euri? Non se la sarebbe filata nessuno, ma nemmeno a 4€ forse.

Citazione
il punto interessante di una retrospettiva è che viene a cadere l'importanza del videogioco come prodotto da vendere. Avendo già concluso il suo ciclo vitale, il retro gioco viene trattato come opera, senza nostalgia melensa o presunzione accademica.

Lo spero, anche perchè di porcate allucinanti ne uscivano anche allora, spero che non si basino solo su ricordi falsati. Altrimenti quello che ne esce fuori è una specie di Retrogames.it (o come cavolo si chiama) in formato cartaceo.

Offline atchoo

  • Reduce
  • ********
  • Post: 49.338
  • Pupo
Retro Gamer in Italia
« Risposta #34 il: 03 Giu 2006, 10:24 »
Citazione da: "UnNamed"
Citazione da: "atchoo"
Che poi, come credo pensi anche Duff, cd o non cd la rivista quegli euro sarebbe costata, per ovvi motivi.

Ma almeno in questo modo possono giustificare il prezzo della rivista. Non so di quante pagine sia composto il primo numero ma sai che "successone" avrebbero avuto se avessero lanciato la rivista ad un prezzo di "soli" 5 euri? Non se la sarebbe filata nessuno, ma nemmeno a 4€ forse.

Sì. Il discorso è questo, sono d'accordo.

Citazione
Citazione
il punto interessante di una retrospettiva è che viene a cadere l'importanza del videogioco come prodotto da vendere. Avendo già concluso il suo ciclo vitale, il retro gioco viene trattato come opera, senza nostalgia melensa o presunzione accademica.

Lo spero, anche perchè di porcate allucinanti ne uscivano anche allora, spero che non si basino solo su ricordi falsati. Altrimenti quello che ne esce fuori è una specie di Retrogames.it (o come cavolo si chiama) in formato cartaceo.

Ma un retro gioco come altro può essere trattato se non con nostalgia o con attenta analisi (ovviamente l'uno esclude l'altro)? Cosa vuol dire "trattato come opera"? Considerate anche che una attenta analisi disintegrerebbe un buon 99% dei titoli che risulterebbero semplicemente... vecchi*. Inserirli in un contesto ben preciso è l'unica via: ricordate The First Place su Super? Ecco. Il cd, quindi, deve essere a supporto dei vari articoli e non una semplice raccolta. E' così?

* la mia esperienza di retrogaming è, infatti, tragica. Svanito l'effetto lacrimuccia nostalgico ho praticamente sempre distrutto bei ricordi. Ci sono anche delle eccezioni, ma poche poche poche. Val la pena rischiare?

P.s. ovviamente mi riferisco a tutti, non solo a te, UnNamed.

Offline UnNamed

  • Condottiero
  • ******
  • Post: 8.211
  • GRLSVT
Retro Gamer in Italia
« Risposta #35 il: 03 Giu 2006, 10:55 »
Citazione da: "atchoo"
Inserirli in un contesto ben preciso è l'unica via: ricordate The First Place su Super? Ecco.
 

Quoto. Anche a me il modello Super piaceva, imho una rivista che tratta retrogame deve essere così. Purtroppo l'esempio di prima è il più diffuso, non si dovrebbe basare un analisi sui soli ricordi, ma nemmeno valutare i giochi di una volta con lo stesso criterio con mi valutiamo i giochi di oggi.

Offline atchoo

  • Reduce
  • ********
  • Post: 49.338
  • Pupo
Retro Gamer in Italia
« Risposta #36 il: 03 Giu 2006, 11:32 »
Citazione da: "UnNamed"
Purtroppo l'esempio di prima è il più diffuso, non si dovrebbe basare un analisi sui soli ricordi, ma nemmeno valutare i giochi di una volta con lo stesso criterio con mi valutiamo i giochi di oggi.

Io credo che abbia proprio poco senso valutarli, i giochi di una volta. A questo punto tanto vale leggersi qualche vecchio Zzap!, no?

Offline Duffman

  • TFP Service
  • Eroe
  • *****
  • Post: 13.251
    • E-mail
Retro Gamer in Italia
« Risposta #37 il: 03 Giu 2006, 11:33 »
Citazione da: "atchoo"
Citazione da: "UnNamed"
Citazione da: "atchoo"
Che poi, come credo pensi anche Duff, cd o non cd la rivista quegli euro sarebbe costata, per ovvi motivi.

Ma almeno in questo modo possono giustificare il prezzo della rivista. Non so di quante pagine sia composto il primo numero ma sai che "successone" avrebbero avuto se avessero lanciato la rivista ad un prezzo di "soli" 5 euri? Non se la sarebbe filata nessuno, ma nemmeno a 4€ forse.

Sì. Il discorso è questo, sono d'accordo.


Yup. Non è questione che lo pensi io, così è. Lanciare una rivista del genere a basso prezzo e a tirature 'normali' non avrebbe avuto senso, visto che il pubblico cui si rivolge è quello che è. Posto che il prezzo *doveva* essere alto, il CD era necessario per dare senso a tutto. Che poi si possa usare per tentare esperimenti di integrazione tra testo e materiale interattivo e cose simili è vero, ma bisogna vedere se e come. Non avendo mai avuto occasione di leggere RG in originale non so quali siano le linee guida della rivista.



Citazione
Citazione
Citazione
il punto interessante di una retrospettiva è che viene a cadere l'importanza del videogioco come prodotto da vendere. Avendo già concluso il suo ciclo vitale, il retro gioco viene trattato come opera, senza nostalgia melensa o presunzione accademica.

Lo spero, anche perchè di porcate allucinanti ne uscivano anche allora, spero che non si basino solo su ricordi falsati. Altrimenti quello che ne esce fuori è una specie di Retrogames.it (o come cavolo si chiama) in formato cartaceo.

Ma un retro gioco come altro può essere trattato se non con nostalgia o con attenta analisi (ovviamente l'uno esclude l'altro)? Cosa vuol dire "trattato come opera"? Considerate anche che una attenta analisi disintegrerebbe un buon 99% dei titoli che risulterebbero semplicemente... vecchi*. Inserirli in un contesto ben preciso è l'unica via: ricordate The First Place su Super? Ecco. Il cd, quindi, deve essere a supporto dei vari articoli e non una semplice raccolta. E' così?

* la mia esperienza di retrogaming è, infatti, tragica. Svanito l'effetto lacrimuccia nostalgico ho praticamente sempre distrutto bei ricordi. Ci sono anche delle eccezioni, ma poche poche poche. Val la pena rischiare?

P.s. ovviamente mi riferisco a tutti, non solo a te, UnNamed.


Ecco, questo è interessante. Chi volesse approfondire può seguire, come sto facendo io con piacere, l'esperimento condotto da IGN in queste settimane: un rilancio della sua sezione Dreamcast condotto in maniera molto simpatica e senza troppe pippe da retrogamer. Pur non essendo per nulla un ammiratore del sito in questione, devo ammettere che è un'iniziativa che mi piace molto, sia per la sostanza che per come è portata avanti.
Duffman ci dà di nuovo dentro FORTE E CHIARO,
in direzione del problema. Ma un po' meno. OOOHHH YEAH!!!  online: DuffmanTFP

Offline Postinopazzoide

  • Recluta
  • *
  • Post: 107
    • http://www.retrogaming.it
Retro Gamer in Italia
« Risposta #38 il: 04 Giu 2006, 11:47 »
Citazione
Altrimenti quello che ne esce fuori è una specie di Retrogames.it (o come cavolo si chiama) in formato cartaceo.

A quanto leggo, oltre a ignorare l'url del sito ne ignori anche i contenuti.

Offline Nemo

  • Generale
  • *****
  • Post: 3.969
    • pettanick.net
    • E-mail
Retro Gamer in Italia
« Risposta #39 il: 04 Giu 2006, 15:37 »
Citazione da: "Postinopazzoide"
Citazione
Altrimenti quello che ne esce fuori è una specie di Retrogames.it (o come cavolo si chiama) in formato cartaceo.

A quanto leggo, oltre a ignorare l'url del sito ne ignori anche i contenuti.

Apro e chiudo l'OT.
UnNamed ammesso che non ti sia fatto guidare nel tuo giudizio da un'occhiatina superficiale ti consiglio di dare una seconda possibilità a Retrogaming.it che mi pare sia nei contenuti anni luce da quello che dici.
Non sono un loro collaboratore e non me ne viene intasca nulla ma per correttezza non penso si possa liquidare così un sito senza dubbio ben fatto e che propone contenuti ragionati ed approfonditi. Poi si può anche non essere d'accordo con tutto quello che c'è scritto ma segarlo così mi pare davvero ingeneroso.
Chiuso l'OT

Riguardo Retro Gamer mi pare un buon prodotto, spero che abbia sufficiente successo da poter permettersi successive uscite perché così, ovviamente, è alquanto incompiuto.

Offline Postinopazzoide

  • Recluta
  • *
  • Post: 107
    • http://www.retrogaming.it
Retro Gamer in Italia
« Risposta #40 il: 05 Giu 2006, 14:39 »
Eh si, la classe del "Nemo Insert Coin" non è acqua....
Ho trovato solo oggi in edicola Retro Gamer. Che dire: ampi speciali, retroscena (la diatriba tra il Team 17 e Amiga Power è irresistibile), complete retrospettive hardware e approfondimenti di ottimo livello (uno su tutti Flashback). Le uniche pecche rilevanti risiedono nella traduzione, non sempre perfetta, e nella altalenante qualità delle immagini. Ma in ciò non si potrà che migliorare.
A Play Press tutti gli onori del caso e la benedizione, si spera, di una ampia fascia di potenziali (e)lettori.

Offline EGO

  • Eroe
  • *******
  • Post: 14.142
Retro Gamer in Italia
« Risposta #41 il: 05 Giu 2006, 23:22 »
Ragazzi, io quando spendo 9,90 euro per una rivista così sottile da essere ancora spillata (formato che adoro, personalmente, ma il prezzo dovrebbe essere ridotto) pretenderei una traduzione fatta da esseri umani che conoscono i giochi di cui parlano, e non da Babelfish.

Ho letto solo un articolo, quello su Super Metroid. Nelle prime due colonne si fa fatica a capire il discorso, ma dopo viene fuori una serie di errori che nemmeno nelle barzellette. Meravigliosa, meravigliosa, ASSOLUTAMENTE meravigliosa la traduzione di "missile tank" con "carro armato missilistico", roba appunto da traduttori automatici del 1995, manca solo un "can" tradotto con "barattolo" e saremmo a posto. Oppure il box sulle speedrun, la cui prima frase è indecifrabile e che poi ci presenta un "il fatto che i giocatori arrivino a queste lunghezze", una traduzione letterale che lascia crollare qualsiasi speranza, in un articolo su un gioco così importante. Mio dio. Non riesco nemmeno a ridere.

Non si può fare cultura del videogioco con una rivista tradotta da chi quella cultura non ce l'ha. Sfogliando qua e là ho intravisto altre perle (tipo: "Game&Watch, serie di piccoli giochi LCD portatili creati dalla leggendaria Gunpei"!!!!!!! Aaaaaaaaarrrrrrrrgh!), ho quasi paura a leggere per intero un altro articolo.

Boh, se il prezzo nei prossimi numeri cala, o se la traduzione migliora, se ne può parlare, ma se il buon giorno si vede dal mattino, non nutro speranze. Peccato perché le foto ispirano quei bei momenti passati...

Offline Zel

  • Reduce
  • ********
  • Post: 38.607
  • Supa Scoopa
    • It's me
Retro Gamer in Italia
« Risposta #42 il: 05 Giu 2006, 23:31 »
ego mi hai fatto risparmiare 9.9€
| (• ◡•)|  (❍ᴥ❍ʋ)

Offline EGO

  • Eroe
  • *******
  • Post: 14.142
Retro Gamer in Italia
« Risposta #43 il: 05 Giu 2006, 23:33 »
Citazione da: "Zel"
ego mi hai fatto risparmiare 9.9€


Sempre lieto di essere utile :)

Offline fr[A]nz

  • Generale
  • *****
  • Post: 3.291
Retro Gamer in Italia
« Risposta #44 il: 05 Giu 2006, 23:56 »
Confermo ciò che che dice Ego, l'idea è grande, mi ha fatto sognare vederla in edicola, ho dato i 10 euro senza esitazione, ma che mezza delusione.. si vede che hanno raggranellato solo dei traduttori che di videogiochi non capiscono una mazza, e non sono neanche buoni a tradurre in un italiano corretto. uno che mi scrive come titolo Pitafall invece che Pitfall è da evirare! poi i box riassuntivi dell'articolo di Super Metroid partono con :"La Nintendo..." ma dai l'articolo l ho usato fino alle elementari!
Dalle ceneri di frnz11 nasco io: 2624 messaggi sacrificati per l'acquisto di una "A"