Publisher: SEGA - Infogrames *** Developer: Wow Entertainment *** System: Xbox
THE HOUSE OF THE DEAD 3
SEGA fa rivivere in chiave cosmetica moderna la meccanica classica degli shoot'em up con light gun ed è sfida e provocazione alla filosofia dell' hard-core-gamer
La comunità videoludica ha ormai istituzionalizzato la figura dell'hard-core-gamer (hcg), inteso come il giocatore "duro e puro", conoscitore (e spesso fanatico) delle meccaniche epistemologiche "storiche" dei videogiochi, disilluso nei confronti dell'offerta attuale in quanto in essa vede il decadimento dei valori "originali" (incarnati nella produzione anni '70 e/o '80).
Con il diffondersi del retrogaming, soprattutto grazie al fenomeno emulazione, molti videogiocatori si sono riconosciuti nel ruolo di hcg ed hanno creato una vera e propria corrente di pensiero.
Analizzando le varie teorie propugnate, emerge un desiderio comune a quasi tutti gli hgc: la riproposizione piuttosto fedele delle strutture videoludiche classiche, supportate da un apparato cosmetico di ultima generazione.
Bene, SEGA con THOTD3 offre questo, nulla in più ma neanche nulla in meno.
Strutturalmente il pacchetto ludico di Wow Entertainment riprende rigorosamente le meccaniche di gioco classiche proprie al genere degli shoot'em up con light gun. Un mirino è l'identità del giocatore sullo schermo, nemici da colpire con precisione e tempismo sono l'obiettivo da perseguire. Il concept essenziale è volutamente scevro da qualsiasi velleità di innovazione, anzi "provoca" il giocatore con richiami agli archetipi del genere (ad esempio le fasi in cui si debbono colpire stormi di avvoltoi mutanti sono chiaro ed ironico riferimento a Duck Hunt per NES). Rispetto al precedente episodio, THOTD3 si presenta addirittura ancor meno interattivo: non ci sono bivi da prendere o civili da salvare, l'unica interruzione concessa al continuum ludico è data da sporadici quick-time-event in cui uno dei due giocatori viene inquadrato in terza persona e l'altro lo deve proteggere dall'aggressione di alcuni zombie, in caso di successo viene premiato con un hit point. THOTD3 è anche corto se paragonato alle produzioni contemporanee, ma possiede quel coinvolgimento arcano che forse l'hcg cerca. Per completare la modalità principale occorre circa una mezz'ora, ma è una mezz'ora vissuta intensamente, con i nervi tesi, i riflessi sempre pronti, la consapevolezza che in caso di esaurimento dei pochi crediti a disposizione si dovrà ricominciare tutto da capo senza potersi affidare ad alcun salvataggio. Insomma, un ritorno in chiave videoludica al leopardiano "mito del buon selvaggio".
Lo storyboard si ricollega ai capitoli precedenti e vede Lisa Rogan, coadiuvata da G (coprotagonista già del secondo episodio), impegnata nella ricerca del padre Thomas (l'altro main character dei precedenti THOTD) misteriosamente scomparso durante un'incursione ai laboratori di ricerca EFI. Ben presto i due si troveranno ad affrontare gli orrori partoriti nuovamente dagli esperimenti genetici del dottor Curien. L'azione anche in questo episodio è spezzata da filmati realizzati con il motore di gioco, atti a chiarire gradualmente i retroscena della vicenda e a conferire un sobrio tono cool all'opera.
Dal punto di vista tecnico il prodotto si difende decisamente bene, gode di una grafica pulita, ricca di poligoni e textures ottimamente realizzate. I modelli 3d dei fondali sono molto buoni, quelli dei personaggi, per quanto anch'essi ben costruiti e vari, potevano essere un po' più complessi viste le potenzialità della macchina per cui il gioco è stato convertito. La fluidità su schermo (essenziale in questo genere di prodotti) è garantita anche nelle fasi di azione più concitata. Sorprendente inoltre la godibilità del pacchetto ludico anche disponendo del solo joypad standard Xbox: la precisione delle leve analogiche è in grado di gestire adeguatamente le richieste di gioco non costringendo necessariamente l'utente alla spesa supplementare delle light gun.
Le modalità aggiuntive sono un'ulteriore sfida all'hcg: completando il gioco potrete sbloccare il secondo episodio per intero. Questo, oltre ad aumentare la longevità globale del prodotto, offre anche un'opportunità di confronto tra i due giochi che può essere spunto di riflessione (su questo mi riservo di discutere più approfonditamente in seno alla recensione di Panzer Dragoon Orta). L'opzione "Time Attack" permette invece di mettere alla prova le capacità del giocatore e di migliorarle, offrendo una sfida più a lungo termine. Come bonus vi è infine un video di una ventina di minuti con il making-of del film ispirato a THOTD (sottotitolato in italiano). Buona l'idea, non altrettanto la pellicola, che sembra un filmino amatoriale di Bryan Yuzna ai tempi del liceo.
In sostanza, THOTD3 è ritorno alle origini del videogioco con una cura estetica in grado di appagare l'occhio moderno. Personalmente mi ritengo pienamente soddisfatto dell'acquisto, dopo tanto tempo ho avuto modo di riassaporare le sensazioni del gioco arcade old-style nudo e crudo, ben ricontestualizzato audiovisivamente agli standard attuali. Sarò per questo un hard-core-gamer???
...Non lo so.
VOTO: 7,5
Sol_Badguy
- Grazie a Marco R per la puntuale correzione effettuata sulla sezione [P]lay -[/b]