La violenza nei videogiochi? Ebbene sì, esiste… Ma andiamo con ordine. GTA: Vice City si potrebbe definire come il simulatore del malavitoso. Il vostro compito, infatti, è portare il vostro personaggio,Tommy Vercetti (non c’è nulla da fare, l’italiano è visto sempre cosi’, oltre a pizza e mandolino…), da ladro sconosciuto a boss della malavita dell’intera “city”, una sorta di Miami. Inizierete ad eseguire semplici “lavoretti” impartiti dai capi locali, come Carlos Diaz o Avery Carrington, giusto per citarne due. Ognuno vi assegnerà diversi obiettivi: potrete trovarvi a pedinare delle persone o, per esempio, ritrovare un carico di droga, per arrivare a missioni più cruente, nelle quali dovete uccidere qualche personaggio “scomodo”, fare una strage in un determinato posto, fare esplodere palazzi... Purtroppo non posso elencarvi tutte le missioni, ma sappiate che ce n’è per tutti i gusti e per tutti i tipi. Insomma, l’azione non mancherà di certo, e la longevità del gioco è praticamnete infinita. Questo grazie alla possibilità di effettuare missioni bonus (sono quelle “del telefono”…) o partecipare a dei minigiochi disseminati lungo tutta Vice City. Qualche esempio: girovagando per la vostra città vi capiterà di imbattervi in strani furgono bianchi, con la scritta Fun. Una volta saliti sul mezzo scatterà il bonus game e vi ritroverete a portare dei mini elicotteri telecomandati o delle macchine radiocomandate, magari completando dei percorsi nel minor tempo possibile o gareggiare contro altri avversari. La varietà dei bonus anche in questo caso è infnita: non si possono infatti non menzionare anche le missioni “vigilante”, in cui impersonerete un poliziotto, o “taxi”, in cui dovrete scarrozzare in giro i poveri passeggeri, o ancora “vigile del fuoco”, il cui compito sarà quello di estinguere degli incendi. Questi sono giusto tre esempi. Tornando al cuore del gioco vero e proprio, ho detto che inizialmente impersonerete un ladruncolo di basso livello, ma man mano che porterete a buon fine le missioni assegnatevi, acquisirete fama e vi verrà data la possibilità di acquistare molta parte degli immobili di Vice City. Tutto ciò ovviamente vi porterà denaro, che potrete gestire nei modi più assurdi, investendolo magari nei locali a luci rosse (con tanto di privè personale…), o comprando discoteche. E ancora, investendolo in un salone macchine o in una gelateria, fino ad arrivare a comprare alberghi (ogni immobile acquistato rappresenterà poi il vostro punto di salvataggio, oltre che di relax, in cui rigenerare la salute o rifornirvi di armi, se presenti ovviamente). Una volta investiti i vostri soldi, vi si apriranno una serie di ulteriori missioni da affrontare. Insomma, preparatevi a scalare la classifica del boss più temuto!!! Avere un’intera città virtuale da visitare, e successivamente da gestire, è una sensazione fantastica. Il tutto è reso poi gratificante da una grafica di prim’ordine e da vari tocchi di classe. Il tempo cambierà, il sole potrà oscurarsi per dare spazio ad una tempesta (pioverà, si alzerà il vento e il mare si agiterà), il ciclo giorno/notte è riprodotto benissimo, e non si potrà non fermarsi per guardare un bel tramonto sulla spiaggia o per vedere le scie degli aerei nel cielo. Sembra davvero di essere in una città vera, con le persone che vanno a fare la spesa o corrono dalla polizia dopo aver subito un furto, l’ambulanza che soccorre un malato e via dicendo. Ogni situazione non si presenterà mai uguale a se stessa: tutto è gestito dinamicamente e in modo casuale. Come per ogni boss che si rispetti, non può mancare un arsenale bellico degno di nota. Per svolgere le missioni più ostiche potrete utilizzare pistole, mitra, fucili di precisione, bombe a mano, lanciafiamme, bazooka, motoseghe, coltelli, mazze e quant’altro, e stesso discorso vale anche per i mezzi di locomozione, come macchine e mezzi di diverso tipo, elicotteri, moto, barche, aerei. La notevole libertà data dal gioco, grazie anche alla sua struttura non lineare (potete decidere voi quali missioni portare a termine o quando affrontarle), vi permetterà di svolgere anche azioni, non proprio legali. Potrete, se volete, investire i pedoni con la vostra auto, oppure dare vita a risse, massacrare la gente per strada, far saltare per aria tutto ciò che vi si para davanti, in altre parole potete fare tutto quello che vi passa per la mente. Riprendendo la frase iniziale “La violenza nei videogiochi? Ebbene sì, esiste”. Fa da padrone in GTA:VC, il sangue scorre a fiumi, cosìcome la violenza propriamente intesa (falciare le persone con automobili, sparare ai passanti, gonfiare di botte il malcapitato di turno), a dosi massicce, ma mai fastidiosa. La notevole ironia che pervade tutto il gioco, anche nelle azioni più “politically incorrect”, rende tutto molto allegorico e “improbabile” (anche se la realtà a volte va oltre ogni videogioco…).
Per concludere, dal punto di vista tecnico il gioco si attesta su livelli alti, la grafica è ben realizzata, anche se l’eccessivo motion blur e un frame rate non costante rendono a volte tutto un po’ caotico. La città è enorme, ricca di dettagli e dotata di texture dai colori sgargianti. Tutto è ben fatto, insomma. Il sonoro è ottimo e le 4 ore di musica (ce n’è per tutti i gusti) vi terranno compagnia per tutto quanto il gioco.
In definitiva: Vercetti ownz you,beeyotch!!!
VOTO: 10 su 10