Autore Topic: E se avvessero ragione?  (Letto 22749 volte)

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Offline ConsoleManiac

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E se avvessero ragione?
« Risposta #60 il: 14 Feb 2003, 09:35 »
Citazione

Ehi, ehi, ehi (come Fonzie). Stiamo calmi e non andiamo sul personale. Se si vuole parlare di retrogaming sì/retrogaming no, spiegando e argomentando il perchè, tutti sono bene accetti. Se si vuole scadere negli insulti e nelle mancanze di stile allora si può benissimo andare in un altro forum.


Sorry davvero ma come ho spiegato sono di solito molto molto civile finché non mi si offende (e per quanto mi riguarda Neme lo ha fatto).
Nemesis ha bellamente offeso nel primo post, non rispettando le idee altrui, ragion per cui non ho saputo resistere.
Ah, e cmq ho anche chiesto scusa a priori  :wink:

Ciao
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ConsoleManiac ------------------

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E se avvessero ragione?
« Risposta #61 il: 14 Feb 2003, 10:38 »
Citazione da: "Janus"
Citazione da: "Nemesis Divina"
Citazione da: "Ivan F."

Il vero videogiocatore è retrogamer.
E se non lo è praticamente [magari per problemi di tempo], lo è nell'anima.


hmm.. filosofico.

I retrogames sono troppo spesso le fiabe della letteratura. Oggi preferisco qualcos'altro. poi Alice è sempre un testo pregevole...


Spiegami come fai a parlare di qlc che non hai mai sperimentato.Davvero,voglio imparare anch'io.

Io ho rispetto di chi,come te,ha incominciato a giocare solo recentemente (perchè mai non dovrei averne del resto?),vedi di averne anche tu per gli altri.

E risparmiati frasi assolutamente sconclusionate (lollose però,fiabe del codice binario)

Saluti.


Ma no daiiii, gli viene naturale...e' un feticista della sintassi eheheheh

Quoto tutto quello che hai detto :-)))

ciao
iccardo
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Offline Turrican2001

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E se avvessero ragione?
« Risposta #62 il: 14 Feb 2003, 14:13 »
Giocare, o avere il piacere di giocare ad un gioco vecchio non significa essere retrogamer. In realtà il retrogamer sarebbe colui che si è fermato ad una console e gioca solamente con i giochi che ci girano su. A me sembra normale giocare, e provare piacere, con un gioco di qualche tempo fà (e questo ovviamente non significa per forza 8 bit, 16, bit ecc. potrebbe anche essere un gioco di tre anni fa) che all'epoca mi aveva entusiasmato oppure al quale non avevo potuto giocare. Ma è la stessa cosa che fà colui che si vede un film vecchio...ma questo non significa che è un retromovier. Al contrario decretare che solo i vecchi giochi 8 bit (perchè vecchi giochi soltanto è un concetto relativo) sono degni di nota non significa essere retrogamer ma piuttosto conservatore con i paraocchi. Ripeto il VIDEOGIOCATORE non ha un era a cui aggrapparsi ma vive nel movimento e non nella contemplazione. Quando noi gichiamo ad un gioco che ci piace già in modo inconscio speriamo in un seguito (magari migliorato tecnicamente e graficamente).
Ho paura della nuova generazione di console...

Offline Shogun

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E se avvessero ragione?
« Risposta #63 il: 14 Feb 2003, 17:27 »
L’unico retrogaming che conosco è quello che si fa stando dietro la tele…

…per il resto l’80% delle meccaniche dei titoli di nuova generazione non si discosta poi molto da quelle dei game che giravano (e girano ancora) sul mio vecchio Duo.

Chiamateli “schemi di gioco collaudati” o “elementi caratterizzanti di un genere” ma la verità è  che ci si trova a giocare sempre con la solita sbobba. Se è ben fatta ci si lecca le dita, altrimenti giù nel gabinetto.


TK,

Fabio “Shogun” Ravetto

Offline VenDreaM

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E se avvessero ragione?
« Risposta #64 il: 14 Feb 2003, 17:41 »
Citazione
L’unico retrogaming che conosco è quello che si fa stando dietro la tele…

…per il resto l’80% delle meccaniche dei titoli di nuova generazione non si discosta poi molto da quelle dei game che giravano (e girano ancora) sul mio vecchio Duo.

Chiamateli “schemi di gioco collaudati” o “elementi caratterizzanti di un genere” ma la verità è che ci si trova a giocare sempre con la solita sbobba. Se è ben fatta ci si lecca le dita, altrimenti giù nel gabinetto.


Quoto in pieno

Offline outerworld

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E se avvessero ragione?
« Risposta #65 il: 14 Feb 2003, 18:53 »
Io non appartengo all'epoca di quei giochi che attualmente consideriamo retrogames ma per quei giochi nutro un'incondizionata ammirazione e di questi giochi che giravano su queste console io sono un'incensatore, benchè non potessero raggiungere l'odierna perfezione formale (perchè spesso è solo formale). Sono invidioso di chi è vissuto giocando su un NES o un ATARI ma questa invidia la supero con il retrogaming. Non sono un retrogamer. La mia anima appartiene alle nuove generazioni. Ma per capire il presente guardo al passato.

Probabilmente non sarebbe mai esistito un Leonardo Da Vinci, un Caravaggio, o un Van Gogh se l'uomo primitivo non avesse mai abbozzato graffiti sui muri delle caverne
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Offline Wis

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E se avvessero ragione?
« Risposta #66 il: 14 Feb 2003, 20:01 »
L'importante è non scadere nella misticizzazione a tutti i costi del passato.
A parte gli RPG (effettivamente più longevi o meno lineari in passato) non mi risulta che ci siano molti giochi che possono vantare la stessa qualità complessiva di alcune produzioni attuali.
Parlo di giochi di almeno 10 anni fa.
Anche allora c'erano prodotti spettacolari e prodotti da spruzzone.
Esattamente come oggi.
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Offline outerworld

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E se avvessero ragione?
« Risposta #67 il: 14 Feb 2003, 20:26 »
Citazione da: "Wis"
L'importante è non scadere nella misticizzazione a tutti i costi del passato. [...] Anche allora c'erano prodotti spettacolari e prodotti da spruzzone.Esattamente come oggi.


Concordo
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Offline m y t o y b o x

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E se avvessero ragione?
« Risposta #68 il: 14 Feb 2003, 20:43 »
Le ultime riflessioni che ho letto sull'argomento qualche post fa', mi sembrano giuste...
In effetti  un videogiocatore e' un videogiocatore, qualsiasi macchina o software usi...
Il concetto di retrogamer e' ambiguo, potrebbe essere una persona che oltre a giocare il nuovo, gioca anche il vecchio oppure chi, come ha detto qualcuno prima si fossilizza su un qualcosa di passato e lo coltiva fino in fondo.
Il mio personale modo di vedere il retrogamer e' un modo di "pensare", la maniera con cui un giocatore approccia alle nuove esperienze, il background che si e' creato dopo anni di giochi...come dicevo alcunoi post sopra, conoscere il passato per godere di piu' il presente.
E' indubbio che chi ha giocato cose che hanno, nei tempi andati, creato dei generi, non puo' avere lo stesso stupore di chi non ha mai provato, che so Doom e oggi si mette per la prima volta davanti a un FPS.
Il retrogamer ha un approccio al nuovo diverso, piu' critico, più selettivo ma sempre entusiasiastico. E chiaramente non disdegna qualche puntatina nel passato...
Vediamolo come un modo di approcciare la nostra passione...tutto qua.

ciao
iccardo
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Offline SniperREX

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E se avvessero ragione?
« Risposta #69 il: 14 Feb 2003, 22:54 »
Citazione da: "Shogun"
L’unico retrogaming che conosco è quello che si fa stando dietro la tele…

…per il resto l’80% delle meccaniche dei titoli di nuova generazione non si discosta poi molto da quelle dei game che giravano (e girano ancora) sul mio vecchio Duo.

Chiamateli “schemi di gioco collaudati” o “elementi caratterizzanti di un genere” ma la verità è  che ci si trova a giocare sempre con la solita sbobba. Se è ben fatta ci si lecca le dita, altrimenti giù nel gabinetto.


TK,

Fabio “Shogun” Ravetto


L'80% mi sembra veramente eccessivo, i cambiamenti nel gameplay ci sono stati ed anche piuttosto significativi.

Es. progressiva estinzione dei continue limitati, degli high-score, dei gameplay basati sul prova e riprova. Generi videoludici agonizzanti (SEU, BEU 2D, avventure punta e clicca ecc.), contaminazioni nei generi. Tendenza al realismo nei giochi di guida e sportivi sono le prime cose che mi vengono in mente.
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  Vi "SniperREX" Tran Duy

Offline Shogun

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E se avvessero ragione?
« Risposta #70 il: 15 Feb 2003, 12:44 »
IMHO gli elementi caratterizzanti i vari generi sono stati codificati diverso tempo fa.

Da allora, quello a cui abbiamo assistito, è stato un progressivo raffinamento delle strutture di gioco e della loro cosmesi.

L'emento variabile è quindi l'altezza, il picco massimo raggiugibile da una produzione. La base, per quanto ci si sforzi di puntellarla (a parte alcuni rari casi), rimane sempre la stessa.


TK,

Fabio "Shogun" Ravetto

Offline Wis

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E se avvessero ragione?
« Risposta #71 il: 15 Feb 2003, 15:56 »
Quindi secondo te è impossibile creare nuovi generi?
Professional Casual Gamer

Offline Shogun

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E se avvessero ragione?
« Risposta #72 il: 16 Feb 2003, 18:50 »
Dipende che valenza attribuisci al termine "nuovo".

Sicuramente si possono ancora produrre prodotti "diversi", capaci di elevarsi rispetto ad altri prodotti analoghi.

Sul "nuovo" così come sulle "rivoluzioni" sono sempre molto cauto.


TK,

Fabio "Shogun" Ravetto

Offline Sandman

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E se avvessero ragione?
« Risposta #73 il: 16 Feb 2003, 19:08 »
Citazione da: "Shogun"

Sul "nuovo" così come sulle "rivoluzioni" sono sempre molto cauto.




Peraltro se fossi in gradi prevedere ralmente novità esse non sarebbero più tali. Allo stesso modo non si può dire che tutto è stato già inventato e che non esiste più la possibilità di ulteriori innovazioni. E' un qualcosa che è stato detto anche secoli fa eppure di concetti e idee nuove ne sono arrivate in quantità. Basta pensare alla definizione che abbiamo del futuro: ci aspettiamo una lineare evoluzione delle tecnologie correnti aggiornandole semplicemente all'anno che vogliamo raggiungere che sia esso per una fiction che per una rappresentazione pseudo realistica del futuro dell'umanità. Non funziona così; nell'era vittoriana si immaginavano tutti un futuro pieno di dirigibili e di macchine a vapore perchè seguivano lo stesso ragionamento che seguiamo noi per immaginare le astronavi della nostra fantascienza e quando pensiamo al futuro. Dirigibili e vapore sono stati rimpiazzati da design concettuali che non avevano immaginato in quanto la loro invenzione è stata, appunto, innovazione.
Alessandro "Sandman" Casini
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Offline theblackpages

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E se avvessero ragione?
« Risposta #74 il: 16 Feb 2003, 21:35 »
Citazione da: "Sandman"
Citazione da: "Shogun"

Sul "nuovo" così come sulle "rivoluzioni" sono sempre molto cauto.




Peraltro se fossi in gradi prevedere ralmente novità esse non sarebbero più tali. Allo stesso modo non si può dire che tutto è stato già inventato e che non esiste più la possibilità di ulteriori innovazioni. E' un qualcosa che è stato detto anche secoli fa eppure di concetti e idee nuove ne sono arrivate in quantità. Basta pensare alla definizione che abbiamo del futuro: ci aspettiamo una lineare evoluzione delle tecnologie correnti aggiornandole semplicemente all'anno che vogliamo raggiungere che sia esso per una fiction che per una rappresentazione pseudo realistica del futuro dell'umanità. Non funziona così; nell'era vittoriana si immaginavano tutti un futuro pieno di dirigibili e di macchine a vapore perchè seguivano lo stesso ragionamento che seguiamo noi per immaginare le astronavi della nostra fantascienza e quando pensiamo al futuro. Dirigibili e vapore sono stati rimpiazzati da design concettuali che non avevano immaginato in quanto la loro invenzione è stata, appunto, innovazione.

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