Secondo me perchè vittime del loro stesso sessismo per cui due uomini è uno schifo mentre tra due donne magari arrapa pure.
Beh, l'ammettere che tra due donne, per forma e "meccanica" la cosa è più dolce e gradevole significa essere sessiste?
Avete presente quella precomprensione fortemente pruriginosa che ci si è conficcata in mente ai tempi del liceo relativa alla sessualità nel mondo greco e romano? Ebbene, la realtà è molto più informe, oscura ed eccitante di tutte le più scabrose e confuse idee che possediamo in materia. Altro che amore folle per Lesbia, Catullo ardeva per Giuvenzio, Ibico per Eurialo, Teognide per Cirno,Tibullo per Marato, Anacreonte, come Marziale, per tutti i paides che gli giravano attorno, identico discorso per Saffo; Properzio, Ovidio e Orazio erano fortemente bisessuali. Solo Aristotele fu un etero convinto. E questi son solo i rappresentanti poetici di due culture che, ad ogni livello, riproducevano la stessa ed identica forma di piacere.
Tutti erano mossi poi da una sessualità polimorfa, violenta ed insaziabile: se il romano fu uno stupratore attivo, seriale e legittimato, il greco, assai più represso dal mostro sovrastrutturale della famiglia si accontentò di esser il fiore capriccioso e passivo dei suoi maestri per riprendere l'attitudine attiva, più composta ma assai più audace, solo dopo il matrimonio.
E mi domando, allora, se si possa davvero presumere di conoscere parzialmente una civiltà (anche la nostra) ignorando o censurando le forme del piacere che essa pratica legittimandole attraverso un serissimo sforzo legislativo? O, il cristianesimo è venuto MOLTO dopo!
Il vero principio euristico non è il
"dimmi che Dio adori e ti dirò chi sei" ma, semmai, il "
dimmi come godi e capirò il tuo mondo".
E' vero spesso le lesbiche sono cesse perché cercano nell'altra la femminilità che non hanno, in tal senso ho qualche dubbio sulla radice reale dell' orientamento sessuale di molte di loro ma non sono un'esperta. Le bisessuali somigliano a uomini nell'orientamento, con uno spiccato gusto per la bellezza femminile oggettiva o tendente a questa, in cui specchiano il loro desiderio di essere migliori e più belle. Il compiacimento sessista alberga solo tra le più fragili di loro.